Nell’ambito della VIII rassegna OlioinTavola, tenuta lo scorso mese in Toscana, si è parlato anche di Olio extravergine di Oliva nella prevenzione dei tumori. La dr.ssa Elisa Giommoni, dell’Oncologia Medica di Careggi (Firenze) ha precisato che molti studi individuano nell’olio extravergine di oliva un alimento che ha un rilevante potere nel ridurre l’incidenza di alcuni tipi di neoplasie.
Studi epidemiologici hanno dimostrato infatti come l’incidenza di alcuni tipi di tumore è relativamente bassa nel bacino del mediterraneo rispetto a quella dei paesi del nord Europa e del nord America. Per quanto riguarda la quantità consigliata, il fabbisogno raccomandato secondo la dr.ssa Giommoni è di due, tre cucchiai da minestra al giorno
Noi di CastelvetranoSelinunte.it abbiamo incontrato il Dott. Pierluigi Crescimanno, imprenditore ed agronomo che da parecchi anni svolge la propria attività presso la Tenuta Rocchetta a Castelvetrano. Crescimanno è componente dell’Accademia dei Georgofili e dell’Accademia Nazionale dell’Olivo dell’Olio.
Finalmente si sta consolidando in Italia, nella comunità scientifica e nei consumatori la consapevolezza delle grandi proprietà nutraceutiche e salutistiche dell’olio extravergine, la mia famiglia, nella ns. Tenuta Rocchetta è impegnata, da diversi anni, in ricerche che riguardano i polifenoli dell’olio di nocellara del belice, la loro estrazione dalle acque di vegetazione ed il loro utilizzo medicale “i risultati sin qui ottenuti sono ragguardevoli!”
In particolare l’olio di Nocellara del belice, oltre ad essere tra i più pregiati di italia, come dimostrano gli innumerevoli premi da noi vinti in Italia dal 1996 con tutti i nostri “brand”, contiene alte quantità di oleocantale e lignani componenti che esplicano una attività antiinfiammatoria (oleocantale in particolare) e di contrasto rispetto all’insorgenza dei tumori.
Alcuni lavori scientifici, condotti da mia sorella Marilena, docente e ricercatore dell’università di Palermo, in collaborazione con altre istituzioni universitarie e scientifiche Italiane, dimostrano la ricchezza di tali principi nell’olio della Nocellara del Belice, rispetto alle tante altre cultivar nazionali e la loro concreta attività anticancerogena.
In questi ultimi anni, abbiamo messo a punto un sistema di estrazione dei polifenoli dalle acque di vegetazione derivanti dall’estrazione dell’olio di oliva, nel quadro di un progetto di ricerca per il trasferimento di innovazione tecnologica in Olivicoltura “Innolivo”, utilizzando diverse filtrazioni sequenziali ed ottenendo un concentrato di polifenoli, che speriamo e a breve, possa essere valorizzato per migliorare la qualità dell’olio, per usi di alimentazione zootecnica e soprattutto per usi nutraceutici per l’uomo in abbinamento alle coltivazioni in biologico.
L’olio extra vergine é l’alimento principe della dieta mediterranea ed è altresì vero, che sono mutati i stili di vita dei consumatori, sempre più orientati a consumi consapevoli e salutistici. In questo Scenario l’Olio della Nocellara del Belice, “con le sue proprietà”, può giocarsi un grande partita nel mercato dell’alta qualità, a condizione che ci sia nel Territorio una maggiore consapevolezza sul prodotto olio ed olive della Nocellara del Belice ed una strategia sapiente di valorizzazione delle eccellenze “del territorio nel territorio “, in un contesto di integrazione con le bellezze artistiche e paesaggistiche.
Prospettive per il futuro
Abbiamo due Dop dagli anni 90, unici nel mondo, e all’ottenimento delle quali, io e la mia famiglia abbiamo contribuito “fortemente”, prodotti oleari di eccellenza , tante giovani energie e una nuova amministrazione di giovani, guidata dal Sindaco Errante, finalmente sensibile ed attenta alle istanze del territorio e alla valorizzazione del territorio, dopo alcune opache amministrazioni assai distanti dall’agricoltura.
Parte una nuova sfida per la Nocellara del Belice e sono convinto che potrà essere il leitmotiv del territorio nei prossimi anni e una grande opportunità per il territorio e per i giovani.
Articolo pubblicato il 19 marzo 2015
AUTORE. Redazione
Un grande imprenditore che con fatica ed abnegazione, porta nel mondo le eccellenze della nostra terra. Grazie e complimenti
Sono molto felice di leggere questo articolo,l’albero dell’ulivo è il più antico è nobile degli alberi,possiedo un piccolo aranceto qui l’ultima punta della conca d’oro dove terreni fertili ciltivati a agrumeti vinge è oliveti sono stati distrutti e destinati ad altro.Ma il mio piccolo tesoro produce ancora arance ,e 10 anni fà ho piantato 5 ulivi di qualità nocellara comprati in noto vivaio ,da 3 anni raccolgo ulive bellissime,ma sono poche per portarli al frantoio,vorrei qualche consiglio per la conservazione circa 70 kg, grazie .
Francesca chiovaro .