Sentenza di appello bis, dopo il rimando da parte della Cassazione, per il processo “Ermes 2”. La terza sezione penale della Corte d’Appello di Palermo ha pronunciato la sentenza nei confronti di alcuni imputati: sono state confermate, con rideterminazione della pena, le condanne ai fratelli Carlo Antonio e Giuseppe Loretta e di altri 3 imputati, mentre è stato dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti dei mazaresi Francesco Mangiaracina, Natalya Ostashko, Epifanio Agate, Rachele Francaviglia e Nicolò Passalaqua. L’indagine si sostanziava di 2 filoni, da una parte quello relativo all’associazione di stampo mafioso e dall’altro quello relativo a delle intestazioni fittizie di aziende volte ad eludere delle misure di prevenzione. Il processo aveva visto delle dure condanne da parte del gip di Palermo, sostanzialmente confermate in Appello e il rinvio della Cassazione, per vari profili, nuovamente ai giudici di Appello di Palermo.

«Prendiamo atto della sentenza della Corte di Appello di Palermo che ha dichiarato il non doversi procedere relativamente alle imputazioni ai danni dei miei assistiti, ma tale pronuncia ha il sapore amaro – ha commentato Giuseppe Accardo, legale di Mangiaracina e Ostashko – da un lato siamo contenti che il lungo iter processuale sia finito, dall’altro eravamo convinti di potere ottenere un esito positivo nel merito del processo, attesi anche i rilievi della Cassazione che aveva accolto il ricorso dei miei assistiti ritenendo giuridicamente non motivata la sentenza di primo grado e di Appello. Ovviamente riteniamo che tutta la vicenda sia stato frutto di una non corretta interpretazione e ricostruzione dei fatti da parte della Pubblica accusa».

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