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Processo su “incandidabilità” ex amministratori. Udienza rinviata

Si è svolta ieri mattina, presso il Tribunale di Marsala, la prima udienza, in sede civile, sul provvedimento di incandidabilità per 13 ex amministratori del Comune di Castelvetrano. Il processo è scaturito in seguito allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Castelvetrano, avvenuto a pochi giorni dalle elezioni previste per lo scorso mese di giugno.

Il giudice Caterina Greco ha disposto il rinvio ai primi di settembre. Gli avvocati difensori hanno già depositato le memorie difensive, il PM ha avuto termine sino al 31 agosto per le sue contro deduzioni.

Le richieste di incandidabilità riguardano l’ex sindaco Felice Errante (già dimissionario al momento del decreto); gli assessori: Vito Fazzino, Giuseppe Rizzo, Girolamo Signorello, Angela Giacalone, Daniela Noto, Maria Rosa Castellano; i consiglieri comunali: Enrico Adamo, Francesco Martino, Lillo Giambalvo, Salvatore Vaccarino, Francesco Bonsignore e Gaspare Varvaro.

Attraverso il procedimento promosso dal Ministero dell’Interno ai sensi dell’art 143 del Testo Unico degli Enti Locali, si chiede che il Tribunale disponga, previa la verifica della concretezza, univocità e rilevanza della condotta contestata agli amministratori la incandidabilità per un turno elettorale, per le prossime consultazioni amministrative e regionale degli ex amministratori e consiglieri castelvetranesi interessati. La norma non prevede l’interdizione degli ex amministratori dai pubblici uffici come erroneamente riportato da alcune testate.

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  • IL Prefetto, quindi lo Stato, scioglie d'autorità il Consiglio Comunale che, scioltosi per autonoma decisione un anno prima, era rappresentato e gestito dal Commissario Messineo Francesco, già Massima Potenza siciliana della Magistratura Inquirente. Il Prefetto , di fatto, esautora il Giudice Messineo. Colpevole di qualcosa ? di nulla ? Viene comunque mandato......a gestire Trapani | Candidabile ! Ma, i "delinquenti d'accatto" , consiglieri comunali da patibolo avevano preferito dimettersi dal Consiglio perchè unico rimedio al male di farvi permanere il Consigliere Giambalvo che, sordo a qualunque richiamo alla ragione sociale, "godeva del "privilegio" di essere stato reintegrato al suo posto dal......PREFETTO di Trapani ! Esattamente la stessa Prefettura che dopo oltre un anno condanna inappellabilmente gli stessi consiglieri che, senza dubbio alcuno avevano operato per l'affermazione della Legalità ! Quante Prefetture esistono nella stessa Provincia ? Quali correnti di pensiero di alto antimafismo soffiano per la terra martoriata dalla nefasta latitanza di Messina Denaro. Tanto nefasta quanto protetta ! Da chi ? Vedremo dalle denunce appositamente presentate . Prima che arrivi il Giudice di Berlino. Quali motivazioni Sua Eccellenza il Signor Prefetto pone alla base del provvedimento ? Le più evidenti realtà fuorviate , ammannitegli subdolamente. Il falso è reato, chiunque lo commetta. Aggravato se il reo è pure rappresentante dello Stato, chiamato ad applicare le leggi Aggravato ancor più se frammisto da interessi di parte politica contro altra parte. La dimostrazione delle falsità è negli atti. E' un dovere denunciare il Prefetto. La Magistratura interessata dimostrerà che la "obbligatorietà dell'azione penale" si pratica pure oltre che predicarla. Così è stato denunciato il Prefetto. Chiedendogli i danni,moralmente incalcolabili, per avere distrutto la serenità familiare di chi è accusato ingiustamente. Che certamente si guarderà bene dal riproporre candidature al servizio della Collettività. Senza incandidabilità imposta ! Venghino signori venghino ! Al coerente servizio dei potenti di turno i comunque plaudenti. Per Salvatore Vaccarino ...figlio di..Antonio Vaccarino...colpevole costui....????? di essere stato accusato dalla fogna dell'Umanità, psicopatico, schizofrenico, assassino,già condannato e con procedimenti in corso per calunnia. Depistatore strumento del latitante. Ma questa è materia di studio dei Magistrati. Rispettoso di tutti, anche di chi si spaventa delle ragione del bastone. Antonio Vaccarino

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Redazione