[di Antonio Pizzo per GdS] “Salvatore Accardi agì per legittima difesa”. E’ quanto hanno sostenuto, ieri, gli avvocati difensori Paolo Paladino e Pamela Nastasi nel processo con rito abbreviato al 61enne commerciante ambulante castelvetranese che la sera dello scorso 10 gennaio uccise con un colpo di fucile il 40enne pregiudicato Ignazio Pellicane.

omicidio-castelvetrano-pellicaneAlla base dell’omicidio, pare, piccole richieste estorsive che andavano avanti da anni. Il tragico epilogo fu davanti la panineria dell’Accardi, in via Caduti di Nassiria, nella zona commerciale di Castelvetrano. La stessa sera, il commerciante confessò il delitto ai carabinieri. Fu ascoltato in caserma dopo essere stato fermato mentre era in auto.

L’uomo fu rinchiuso nel carcere di Trapani con l’accusa di omicidio volontario. Inoltre, benché in possesso della licenza per uso caccia, gli è stata contestata anche la detenzione illegale di arma in luogo diverso dalla propria abitazione. Il fatto che avesse l’arma con se fa presumere che il commerciante temesse l’arrivo del Pellicane e la possibilità che ne potesse scaturire un violento alterco. Dopo il grave fatto di sangue, a Castelvetrano, alcuni pare abbiano approvato il gesto di disperazione di Accardi, meglio conosciuto come “Zu Turiddu”.

Tra la popolazione, infatti, c’è anche chi percepisce l’assenza della giustizia e delle forze dell’ordine nella tutela dei commercianti che, in base agli orari e alla tipologia della loro attività, si trovano più esposti alle vessazioni di alcuni gruppi di pregiudicati che, anche se arrestati, tornano spesso in libertà frequentando esattamente gli stessi posti.

Nella precedente udienza, il pubblico ministero Anna Cecilia Sessa ha chiesto la condanna dell’imputato a 12 anni di reclusione. Ieri, alla richiesta del pm si sono associati gli avvocati di parte civile: Frazzitta, Tranchida e Mattozzi. Il processo si svolge davanti al giudice delle udienze preliminari Annalisa Amato. La sentenza potrebbe essere emessa il 6 dicembre.

fonte. Antonio Pizzo per Giornale di Sicilia

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