Grandi opere di Castelvetrano “Chiostro e convento dei minimi”

E’ stato presentato ufficialmente il  progetto di restauro e riuso dell’ex Convento San Francesco di Paola, o dei minimi, per il completamento e la rifunzionalizzazione con biblioteca e  mediateca. L’importo complessivo dell’appalto è di €  2.800.000 ed  i lavori dovranno essere completati entro 720 giorni dalla data del verbale  di consegna dei lavori.

Il  progetto di recupero dell’ immobile, sito in pieno centro storico accanto alla Chiesa di San Francesco Di Paola, in piazza Escrivà,  rientra tra quelli che hanno ottenuto finanziamenti  per oltre 17 milioni di euro, quasi 35 miliardi delle vecchie lire,  nell’ambito del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale- PO FESR- 2007-2013.

L’intervento di restauro segue ad un primo lotto di recupero che fu , circa dieci anni fa, progettato dagli arch. Mario Corsentino, Nino D’anna e Nicola Iraci e che portò al recupero ed al consolidamento dell’opera. Questo secondo segmento invece è stato progettato dal solo arch. Iraci.

Seguono le Note storiche e la descrizione del progetto

Ubicato nella parte nord del centro urbano di Castelvetrano e precisamente tra la piazza Matteotti e la via V. Veneto. Edificato nel 1607, il convento di San Francesco di Paola, a pianta quadrangolare con corte interna, sorse in seguito alla rendita assegnata dai Duchi di Terranova e da un eminente cittadino. Poi si principiò alla costruzione del convento, iniziata vicino al convento dei miracoli che andava al potere dei Principi di Castelvetrano denominato “Conigliera”, ma a causa dell’infezione dell’area, fu sospesa e il convento trasportato, con il permesso della sopraddetta fondatrice nel quartiere S. Leonardo, dove tuttora si trova, a dì 1 Agosto 1608.  In seguito alla soppressione delle corporazioni religiose, i frati, che ne avevano diretto e curata la costruzione dovettero abbandonare quelle vecchie mura. Nei primi anni del secolo attuale l’ex convento dei Minimi fu adibito ad alloggio di truppe. Intorno al 1950 edificio fu adibito come locale scolastico e successivamente come magazzino comunale.

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Il progetto, prevede nella sua stesura progettuale, l’organizzazione degli spazi interni già recuperati con il primo intervento e ad organizzarli secondo specifiche di funzionalizzazione e metodica già avviata nel recente passato con il riutilizzo del manufatto, una volta completato il restauro, quale biblioteca con annessa mediateca e sala multimediale, aprendo inoltre l’uso dell’ala Nord del piano terra alle funzioni di centro polivalente con aule didattiche, centro funzionale polivalente e di servizio all’intera comunità Castelvetranese e non solo. L’ala di piano terra con annessa mediateca dotata di attrezzature didattiche multimediali ed interattive, sarà realizzata nell’ala Est a piano terra, mentre nell’ala Nord troveranno ubicazione tutti i servizi e le funzioni inerenti l’utilizzazione del centro sociale polivalente. Il piano cantinato sarà destinato ad archivio dei libri della biblioteca che sarà ubicata a primo piano, dove troveranno ubicazione le sale lettura e gli uffici di pertinenza. La sistemazione dell’area posta a Nord del manufatto, prospiciente l’angolo della piazza con la via V. Veneto creerà, uno spazio urbano di pregevole fattura, realizzando un continuum con il “Parco delle Rimembranze” importante polmone di verde della città.

RELAZIONE  TECNICA

1.0 – PREMESSA

Il manufatto in oggetto è stato nel recente passato sottoposto ad un intervento mirato al recupero ed al consolidamento dell’esistente attuato con finanziamento dai fondi “P.O.P. Sicilia 1994/99 misura 2.4 II fase” che ha ottenuto l’obiettivo di restituire autenticità ai materiali ed agli ambienti che rappresentano il vero valore del convento. All’interno di detto intervento si è operato con l’eliminazione di tutte quelle superfetazioni che si sono susseguite nel corso del secolo scorso e grazie a ciò è stato possibile restituire alla collettività la corte interna (di circa mq 1000) in un’ottica di restituzione storica e di riutilizzo per attività culturali.

2.0 – UBICAZIONE E CENNI STORICI

Ubicato nella parte nord del centro urbano di Castelvetrano e precisamente tra la piazza Matteotti e la via V. Veneto. Edificato nel 1607, il convento di San Francesco di Paola, a pianta quadrangolare con corte interna, sorse in seguito alla rendita assegnata dai Duchi di Terranova e da un eminente cittadino. Poi si principiò alla costruzione del convento, iniziata vicino al convento dei miracoli che andava al potere dei Principi di Castelvetrano denominato “Coniglera”, ma a causa dell’infezione dell’area, fu sospesa e il convento trasportato, con il permesso della sopraddetta fondatrice nel quartiere S. Leonardo, dove tuttora si trova, a dì 1 Agosto 1608.

In seguito alla soppressione delle corporazioni religiose, i frati, che ne avevano diretto e curata la costruzione dovettero abbandonare quelle vecchie mura. Nei primi anni del secolo attuale l’ex convento dei Minimi fu adibito ad alloggio di truppe. Intorno al 1950 edificio fu adibito come locale scolastico e successivamente come magazzino comunale.

3.0 –  DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO DI RECUPERO FINANZIATO CON IL P.O.P. SICILIA 1994/99 MISURA 2.4 II FASE

L’intervento effettuato con il finanziamento “P.O.P. Sicilia 1994/99 misura 2.4 II fase” ha avuto l’obbiettivo di restituire autenticità ai materiali ed agli ambienti che rappresentano il vero valore del convento e quindi ne ha proposto il recupero. L’idea portante del progetto è stata quella di mettere in evidenza gli elementi caratteristici significativi quali volte, archi e consolidamento delle mura.   Allo stato precedente ai lavori, il manufatto presentava gravi carenze strutturali derivate da mancanza di manutenzione, dal deterioramento naturale dei materiali e da carichi aggiunti in epoche successive che hanno pregiudicato la staticità di volte, di pavimenti e di parte di muri portanti provocando cioè crolli parziali.

Il primo lotto, ha mirato al recupero ed al consolidamento dell’esistente in modo da evitare possibili crolli e, in definitiva, perdere completamente questo importante manufatto della storia e della cultura Castelvetranese. In seconda istanza, con l’eliminazione delle superfetazioni esistenti all’interno della corte (che ha una dimensione di circa mq. 1000) è diventata una parte nuova di notevole importanza nel quadro di fruizione per attività collettive. Detto spazio incompleto è riscattato dalla nuova proposta di spazio a destinazione pubblica dilatato dalla presenza di una pavimentazione in marmo bianco e di un quadrato più piccolo rispetto alla geometria del chiostro in ciottoli di fiume, ruotato secondo un nuovo asse di riferimento dettato dall’ingresso principale decentrato. La corte, finora rimasta inutilizzata, è diventata la parte conclusiva di un percorso urbano ed architettonico che inizia dalla piazza e allo stesso tempo una zona fruibile per attività collettive. Le facciate seicentesche prive di intonaco mettono in luce le tessiture della muratura a mostrare la storia dell’edificio. Inoltre, è da rilevare la valenza storico-culturale che lo stesso riveste nel panorama Castelvetranese e l’interesse che esso riveste per ciò che concerne l’attuazione di un nuovo circuito Turistico-Culturale che attualmente è, nonostante l’importanza che riveste il vicino sito Archeologico di Selinunte, inesistente ma che ha sicuramente una notevolissima valenza.

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4.0 –  DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO PROPOSTO CON IL “PROGETTO DI RESTAURO E RIUSO DELL’EX CONVENTO DI SAN FRANCESCO DI PAOLA. COMPLETAMENTO E FUNZIONALIZZAZIONE CON BIBLIOTECA, CENTRO SOCIALE POLIVALENTE E FUNZIONALE E SEGRETARIATO SOCIALE DI PRIMO E SECONDO LIVELLO”.

Il progetto, prevede nella sua stesura progettuale, l’organizzazione degli spazi interni già recuperati con il primo intervento e ad organizzarli secondo specifiche di funzionalizzazione e metodica già avviata nel recente passato con il riutilizzo del manufatto, una volta completato il restauro, quale biblioteca con annessa mediateca e sala multimediale, aprendo inoltre l’uso dell’ala Nord del piano terra alle funzioni di centro polivalente con aule didattiche, centro funzionale polivalente e di servizio all’intera comunità Castelvetranese e non solo. Il tutto rientra nel quadro del P.O. FERS Sicilia 2007-2013 Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile”. L’ala di piano terra con annessa mediateca dotata di attrezzature didattiche multimediali ed interattive, sarà realizzata nell’ala Est a piano terra, mentre nell’ala Nord troveranno ubicazione tutti i servizi e le funzioni inerenti l’utilizzazione del centro sociale polivalente. Il piano cantinato sarà destinato ad archivio dei libri della biblioteca che sarà ubicata a primo piano, dove troveranno ubicazione le sale lettura e gli uffici di pertinenza. In questa metodica di riutilizzo e funzionalizzazione del manufatto l’intervento proposto, dal punto di vista ambientale e dell’impatto che lo stesso può innescare sul contesto circostante su cui si interviene, pur non essendo eccessivamente degradato, potrà che inserirsi perfettamente metodologicamente e complessivamente nell’area urbana su cui insiste, e lo stesso edificio, così recuperato, creerà una perfetta simbiosi con il tessuto urbano circostante, riqualificandolo. La sua presenza, infatti, è di notevole importanza sul contesto ambientale della zona in cui è ubicato e di conseguenza il suo recupero porterà esclusivamente benefici sia dal punto di vista del recupero monumentale, sia dal punto di vista storico, artistico ed urbanistico, sia in definitiva per la funzionalizzazione del progetto che lo renderà assolutamente vivibile, fruibile ed altamente integrato nel suo territorio e nel contesto urbano. La sistemazione dell’area posta a Nord del manufatto, prospiciente l’angolo della piazza con la via V. Veneto creerà, uno spazio urbano di pregevole fattura, realizzando un continuum con il “Parco delle Rimembranze” importante polmone di verde della città. In tal modo si creerà una nuova prospettiva di compiuta rivalutazione dell’intero assetto del comparto Viale Roma-Piazza Matteotti sul detto asse viario urbano che è tra i più rilevanti nel contesto urbanistico del centro storico della città di Castelvetrano. L’Ex convento ha, all’interno della sua struttura, due ali di proprietà Comunale mentre la terza, prospiciente su Piazza Matteotti è in uso alla Curia Vescovile di Mazara. Le ali Est e Nord sono quelle interessate dall’intervento progettuale e sono composte da un piano terreno e da un primo piano. In particolare l’ala Est ha un piano cantinato che nel progetto sarà destinato ad archivio libri della biblioteca che sarà collocata a primo piano. Al piano terra, cui si accede sia dalla corte interna che dalla piazza Matteotti, saranno ubicate le seguenti funzioni:

Ingresso-reception, Emeroteca, Servizi e locali tecnici, Gruppo ascensore e montacarichi, Aula multimediale         (Mediateca), Sala aggregazione, Sala audio video, Ufficio assistenti sociali, Sala psicomotricità e musicoterapia

Si prevede inoltre, il recupero delle due scalinate dell’antico complesso monastico adattandole alle nuove esigenze.

Al primo piano, cui si accede sia dalle scalinate che dal gruppo ascensore, saranno allocate le seguenti funzioni:

Gruppo servizi igienici per il pubblico, N° 2 sale di lettura, Sala Sezione ragazzi, N° 3 uffici personale e dirigente,             ufficio e segretariato sociale, servizi per il personale

L’intervento, dunque, prevede nel rispetto delle preesistenze e dei materiali impiegati nella costruzione originale del Convento, di recuperarne le parti attualmente in rovina realizzando nuovi spazi e nuove funzioni che possano essere ritenute confacenti con l’impianto in cui sono allocate e restituendo dignità al fabbricato che da troppo tempo, pur essendo una presenza imponente, è stato abbandonato. Le opere previste con il presente progetto sull’ ex convento, si possono così riassumere:

  • Opere di consolidamento strutturale con interventi mirati all’inserimento di nuovi solai atti a garantire i carichi di esercizio previsti dalle vigenti normative, di ripristino delle scale esistenti, di deumidificazione delle murature;
  • Opere di ricostruzione dei paramenti murari oggi diroccati (scalone principale) e di costruzione delle tramezzature richieste dalle mutate esigenze e dalla progettazione in essere;
  • Opere in cemento armato per la creazione della gabbia ascensore;
  • Opere di creazione della nuova copertura del primo piano e dell’intero edificio, attualmente diruta, che verrà riproposta con la realizzazione di capriate in legno lamellare e copertura con coppi tipo siciliano;
  • Opere edili di completamento e rifinitura con intonaci, nuove pavimentazioni, nuovi infissi sia interni che esterni da realizzarsi in legno;
  • Opere volte alla costituzione dei servizi igienici, sale letture, mediateca con impianto di attrezzature didattiche multimediali ed interattive;
  • Opere di finitura dei prospetti con intonaci tradizionali che diano nuova luce all’intera fabbrica;
  • Opere che prevedono la realizzazione ex novo di tutti gli impianti tecnologici:

Impianto idrico, Impianto elettrico, Impianto di climatizzazione, Impianto antincendio, Impianto antifurto

Saranno curati tutti gli aspetti relativi all’abbattimento delle barriere architettoniche previste dalla Legge 13/89 e successive modifiche ed integrazioni, alla sicurezza degli impianti di cui al D.Lgs 37/2008 con particolare riferimento a quanto previsto dai Decreti Legislativi vigenti in materia di contenimento dei consumi energetici. Si prevede infine, di realizzare un esproprio all’angolo Nord- Ovest del complesso ad angolo tra la piazza Matteotti ed il viale Vittorio Veneto di alcune case fatiscenti e disabitate per far si che il complesso monumentale riacquisti gli originari spazi ad esso pertinenti.

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5.0 –  EFFETTI E RICADUTE OCCUPAZIONALI

Si prevede che, successivamente all’ultimazione dei lavori, il complesso, così recuperato, possa essere destinato a tutte quelle attività collettive di interesse socio-culturale che oggi rivestono una notevole importanza nel vivere collettivo. Mostre all’aperto, spettacoli e manifestazioni culturali e di varia natura vi potranno essere ubicate. Ciò è sicuramente di non trascurabile importanza e dopo il recupero dell’intero complesso, consentirà il riutilizzo dello stesso sia per attività collettive, sia quale edificio di interesse pubblico (cosa peraltro prevista dal nuovo P.R.G. della Città di Castelvetrano), sia per il recupero di un importante monumento storico-culturale della Città. Oltre alla funzione di Biblioteca, l’A.C. di Castelvetrano, attraverso il suo Assessorato ai Servizi Sociali, ha redatto un apposito progetto per la fruizione del complesso “ex Convento di San Francesco di Paola” quale Centro sociale polivalente e polifunzionale e Segretariato Sociale di Primo e secondo livello, nell’ottica già perseguita dall’asse VI “Sviluppo urbano sostenibile” del P.O. FERS Sicilia 2007-2013. Infatti il suddetto progetto segue le linee di intervento del predetto P.O., e nello specifico segue i criteri di selezione dello stesso:

  1. Priorità alle aree degradate nelle città di maggiori dimensioni. Il nostro progetto tende al recupero di un importante manufatto in un’area fortemente degradata quale il quartiere “Beati Morti”, area ex IACP al termine del Viale Roma, mirando a divenire punto di aggregazione sociale.
  2. L’attivazione del Centro sociale previsto dall’A.C. all’interno del complesso, attiverà i seguenti benefici:
  • Erogazione di una serie di servizi per i cittadini anche in coordinamento con gli interventi FSE.
  • Attivazione di servizi volti ad aiutare la cura per bambini ed anziani         (musicoterapia, psicomotricità).
  • All’interno delle attività troveranno spazio quelle destinate alla popolazione         immigrata ed alla parte debole             della popolazione.
  • Attivazione attraverso le attrezzature informatiche della sala multimediale delle opportunità offerte dalla società e        dal mondo dell’informazione.
  • Il centro sociale svolgerà anche attività di monitoraggio e valutazioni.
  1. Nello svolgimento delle attività socio culturali si avrà particolare attenzione:
  • al coinvolgimento delle locali associazioni portatrici di interessi;
  • Alla qualità ed alla esperienza del partenariato dei progetti;
  • Alla promozione e diffusione dei risultati degli interventi sociali ottenuti;
  • Alla capacità tecnica e professionale degli operatori.
  1. In merito alla sostenibilità ambientale (VAS) il nostro progetto prevede:
  • La realizzazione di servizi collettivi a basso impatto ambientale in quanto recupera un manufatto esistente di    pregevole valore storico;
  • L’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (impianto fotovoltaico e solare termico)   e l’utilizzo di materiali riciclabili ed ad alto rendimento energetico;
  1. Il nostro progetto prevede il completamento e la rifunzionalizzazione di un complesso monumentale ubicato in un’area a forte valenza sociale;
  2. Il nostro progetto prevede l’utilizzo di innovazioni tecnologiche nel campo dei consumi energetici (impianto fotovoltaico e solare termico) e nella metodologia gestionale dei servizi;
  3. Il nostro progetto prevede l’utilizzo di apparecchi illuminanti a basso consumo ed a basso inquinamento luminoso.

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  • E' tutto bellissimo! MA.
    La mediateca esisteva anche alla biblioteca comunale in via Garibaldi, e non mi sembra che abbia mai funzionato. Non si possono fare poche cose, ma BENE? Io personalmente, vorrei tanto il ritorno (o l'installazione? Visto che quando c'erano non se ne era accorto nessuno!) degli hotspot wifi. APERTI PLEASE.

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Comune di Castelvetrano