Il processo è stato chiesto per alcuni imprenditori, che hanno chiesto e ottenuto i contributi pubblici per la realizzazione di un albergo a Selinunte Belice Mare (da anni già in funzione), e commercianti e artigiani fornitori di beni e prestazioni d’opera che avrebbero emesso quelle «false fatture» necessarie per incassare gli «indebiti» finanziamenti. Contestati, a vario titolo, anche i reati di false dichiarazioni ed evasione fiscale.
Nell’indagine sono coinvolti i castelvetranesi Giovanni Cascio, di 66 anni, Girolamo Grande, di 59, Eugenio Brillo, di 62, Mario Aldo Brillo, di 58, Giacomo Fundarò, di 68, e Calogero Maggio, di 44, i marsalesi Antonino Titone, di 55, Salvatore Ciaramidaro, di 59, e Girolamo Bartolomeo Castiglione, di 51, i mazaresi Nicola Pizzo, di 59, e Settimo Fabio Giacalone, di 26, e il campobellese Giuseppe La Chiana, di 47.
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