[di Graziella Zizzo] Ma ci stiamo accorgendo che ovunque volgiamo lo sguardo il paesaggio del nostro territorio è sempre più devastato da pale eoliche che stanno sorgendo anche in zone di grande interesse naturalistico ed archeologico? Mi riferisco in particolare al parco eolico già ultimato che si trova in contrada Bigini-Magaggiara a confine fra Castelvetrano e Partanna: un’isola naturalistica fino a poco tempo fa incontaminata, caratterizzata da aspre rocce.

L’intera zona è stata scavata e stravolta per costruire pannelli fotovoltaici e strade per trasportare ed impiantare le gigantesche pale alcune delle che si trovano ad appena 250 m. dalla Torre di Bigini e dalla Vasca selinuntina. Non possiamo non interrogarci sui criteri di valutazione di impatto ambientale da parte della Regione e della Soprintendenza di Trapani.

Ma ci sono già in programma anche altri impianti: nelle zone circostanti a Castelvetrano ne sorgeranno 2: uno in contrada Gazzera, a 7 chilometri da Castelvetrano, che si estenderà per una lunghezza di quasi 8 Km. con 18 pale alte m. 199 e sarà visibilissimo dall’area attrezzata di Trinità; un altro fra Partanna e Selinunte denominato “Selinus”, (9 pale di m. 183) che si estenderà per ben 7 km in una zona circostante il Castello della Pietra dove scorre un’ansa del fiume Belice e si trovano anche tracce di un accampamento preistorico che risalgono al paleolitico superiore ed antichi manufatti storici.
L’intero territorio della nostra Provincia si sta trasformando in un mostruoso parco con centinaia di pale alte come un palazzo di 45-50 piani nell’assoluto assordante silenzio di tutti: enti locali, associazioni, cittadini ….. .

La produzione di energia alternativa che ovviamente auspichiamo e sosteniamo, non può andare a discapito della tutela del paesaggio in un momento in cui, paradossalmente, tante sono le iniziative volte a voler valorizzare proprio il territorio belicino riconoscendone le grandi risorse.
Ancora una volta emerge invece la nostra incapacità di difendere quel patrimonio straordinario che abbiamo avuto la grande fortuna di ereditare, e che abbiamo il dovere di conservare non solo per tramandarlo alle nuove generazioni, ma anche per farne volano di sviluppo turistico.

Chiediamo al nostro Sindaco un incontro aperto a tutte quelle Associazioni presenti nel territorio che condividono la stessa idea di sviluppo, ma anche ai Sindaci dei paesi a noi vicini. L’ incontro sarà finalizzato a decidere azioni comuni per tentare di bloccare questo ennesimo scempio che si è abbattuto su un territorio che per la sua ricchezza non solo andrebbe gelosamente custodito, ma valorizzato.

Graziella Zizzo
Responsabile Gruppo FAI Castelvetrano

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