Gli amici della Coop Lombardia venuti in città per partecipare al primo campo di lavoro e formazione sui terreni confiscati alla mafia e in visita presso il Parco archeologico di Selinunte, ci hanno segnalato la vendita di alcune magliette che recano scritte oltremodo discutibili sul “Benvenuto in Sicilia” e su alcune caratteristiche dell’ ”Essere siculo”, che qui riportiamo, corredate di foto.
A nostro parere immagini e scritte risultano lesive della dignità dei cittadini “Onesti e laboriosi” da Lei piu’ volte citati. Riteniamo non possa essere accettato neanche quale becera parodia di basso profilo siffatto modo di attrarre i turisti, consegnando loro un’immagine fortemente negativa della sicilianità che allude palesemente alla violenza e alla mafiosità.
Chiediamo pertanto a Lei, Sig. Sindaco della città di Castelvetrano, di prendere posizione come è già stato fatto in alcuni Comuni della provincia di Trapani , affinchè possa porre fine a tale vergognosa vendita di stereotipi subculturali che offendono la parte sana dei cittadini.
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Presidio Libera Castelvetrnao “Salvatore e Giuseppe Asta”
AUTORE. Presidio Libera Castelvetrano
dove posso acquistare le magliette?
La laboriosità o l’esser sani, si misura con le stampe delle magliette? Ma non abbiamo problemi peggiori da affrontare, tipo la fame che sta colpendo tutti e forse davvero c’è il rischio di diventare malati? Ma per favore!
Io invece trovo la segnalazione più che fondata. Queste magliette sono vergognose! Quando gli altri ci danno del mafioso o dell’omertoso, giustamente ce la prendiamo e non lo accettiamo. Invece dovremmo accettare queste magliette che vengono vendute in terra nostra, come a voler ammettere quello che di solito sono gli altri a far notare. A volte siamo proprio dei fessi!
Non so’se ridere oppure piangere,una domanda ma nella preistoria queste stesse magliette facevano al massimo sorridere,oggi sono diventati grazie a libera oggetti di mafiosita’.forse bene farebbe il sig sindaco a non invitarli in una qualche manifestazione fosse mai anche questa mafiosita’.con tutti i veri disagi che essa ci provoca ci mancava solo libera.
Suvvia, non siate cosi’ esagerati.
Belle!!! Le voglio!!!! :D
Un particolarissimo “bravo” ad ANNA, MONTE CARMELO e AGOSTINO.
BRAVI!!!
BRAVISSIMI!!!
Voi siete sicuramente quelli che applaudono al Sindaco quando in ogni discorso evita di pronunciare la parola “Mafia” perchè siete anche voi convinti che “leda l’immagine” della nostra città, che è famosa per il parco archeologico, ecc ecc ecc.
Ormai la solfa la conosciamo a memoria.
Poi peró, una cosa del genere non ha alcuna importanza.
Perchè se uno dice “lotta alla mafia”, allora tutti pensano che Castelvetrano sia una città mafiosa e quindi meglio dire “lotta per la legalità…”
Invece un turista che vede queste magliette cosa dovrebbe pensare di Castelvetrano?
Sicuramente penserà che la nostra è la città dei templi e di cittadini che la mattina si alzano per andare a lavorare…
Il messaggio è evidente.
E in particolare, sig. MONTE CARMELO.
Cos’è che ha detto?
“Ci mancava anche Libera…”?
Senza parole.
Sul serio senza parole.
Lei è sicuramente fra i primi sotto il palco ad applaudire ai discorsi sulla “legalità” e il primo anche a dire che se un giorno prenderanno Messina Denaro, noi staremo peggio…
Ma dove vuole andare la nostra città, quando esistono simili cittadini…?
Ma che li facciamo venire a fare sti turisti?
Hai voglia a smacchiare la nostra fama a colpi di “legalità”.
Noi la mafia la meritiamo.
Perchè il cervello di alcuni, troppi castelvetranesi è chiuso dietro barricate create da loro stessi.
Non abbiamo speranza.
Mi dica sig. CARMELO MONTE.
Ma se non ci fosse Libera, chi direbbe “no” alla mafia?
Lei?
Lei che farà certamente parte di quelli che dicono “ma cu ci u fa fari…?”
Lei che farà certamente parte di quelli che pensano che in fondo Peppino Impastato se l’è andata a cercare?
Lei che sarà uno di quelli che preferiscono non nuocere il cane che dorme?
Si sciacqui la bocca prima di parlare di Libera e anche allora, non ne sarebbe degno.
Dovete solo ringraziare chi ha segnalato queste gravi e lesive idiozie e vergognarvi di non averlo fatto voi…
Mi dispiace per i commenti stolti che sostengono che i problemi sono sempre altri: ma siete rinc*******?
Si vendono la nostra dignità per 2 euro e va bene secondo voi?! Maaaaaaaaah!
Spero che l’amministrazione prenda i tardivi provvedimenti e ringrazi i civilissimi segnalatori.
Avevo sollevato il problema sul blog livesicilia, delle magliette scandalose che girano nelle bancarelle delle numerose piazza siciliane,quando ci siamo sentiti offesi per l’apertura a Vienna del pub Don Panino con i nomi delle vittime di mafia. La notizia aveva creato tante prese di posizioni, persino il Presidente della commissione regionale antimafia Nello Musumeci reagì duramente, ci furono raccolte di firme in dissenso all’iniziativa dei panini. Ma stranamente non si prendono gli opportuni provvedimenti contro le magliette che offendono la dignita di molti siciliani.
Leggere certi commenti mi fa capire quanto difficile sia il compito che Libera si propone sul territorio. Qua non è solo la mafia, quella vera, che va combattuta , ma sopratutto certe menti di persone che sulla carta non sono mafiose, ma che con la loro mentalità dimostrano di essere più mafiosi dei mafiosi.
SICILIA (e siciliani)=MAFIA…
E’ QUESTO CHE VOLETE SIA TRASMESSO NEL MONDO?
Vorrei raccontarvi quello che ho provato vedendo queste magliette all’ingresso del parco archeologico di Selinunte.
Io sono di Milano e di origini friulane ma AMO la Sicilia, una terra generosa, dove ho conosciuto uomini e donne meravigliosi, luoghi unici al mondo per la ricchezza storica e culturale, una natura straordinaria, paesaggi mozzafiato, una terra bellissima.
Sono arrivato sabato mattina 29 giugno all’ingresso del parco archeologico di Selinunte (uno dei più belli del mondo), un luogo visitato da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Di fronte all’ingresso del Parco ci sono dei negozi con gadget e i bagni, come capita in tutti i luoghi turistici, prima o dopo la visita del Parco, hai bisogno del bagno e guardi i negozi. Ho visto queste magliette esposte all’esterno ed ho provato prima stupore, poi vergogna e infine indignazione.
Mi chiedo è questa l’immagine che la Sicilia vuole trasmettere al mondo?
Capisco (come scrive Anna) che ci sono problemi gravi come la fame, la mancanza di lavoro, ecc. ma anche i simboli hanno un peso importante.
Queste magliette non fanno ridere e non sono nemmeno ironiche, non trasmettono simpatia, riflettono e alimentano i peggiori stereotipi sulla Sicilia e sull’Italia. Offendono tutti coloro che si impegnano quotidianamente per cambiare l’immagine dell’Italia nel mondo e che in questa terra lottano contro la mafia.
Non si può essere orgogliosi della equazione Sicilia=mafia, e se vogliamo che i turisti di tutto il mondo valorizzino in una maglietta la Sicilia migliore, indossandola con orgoglio nel mondo, bisognerebbe proporre ben altre immagini.
Queste magliette sono scandalosamente vergognose!
Condivido con l’autore dell’articolo, sono lesive all’immagine della nostra terra!
Che si mobiliti chi di dovere!
Quelle magliette, con tutto il beneficio dell’ironia dell’autoironia, della satira, della libertà di espressione e via dicendo , in ultima analisi andrebbero sequestrate e distrutte perché lesive dell’immagine della Sicilia e della città di Castelvetrano…Non è bello che i turisti acquistino queste magliette e portino tale messaggio in giro per il mondo,, immaginate di andare nella città del Vaticano e trovare delle magliette che ironizzano sulla pedofilia di alcuni preti,, Ovviamente questa azione di tutela, dovrebbe partire da chi rappresenta questa comunità di persone perbene, cioè il signor cittadino sindaco avvocato Errante Felice..
Io ho sempre rifiutato la commercializzazioni di questi magliette nei nostri negozi…. Qualche anno fa il sindaco di Erice ha intrapreso una vera e proprio lotta contro i negozianti che vendevano sudetti gadget….
Sono rimasta sconvolta nel leggere alcuni commenti che non vedono nulla di male in quelle magliette. Io che abito in Lombardia e che spesso mi scontro con coloro che hanno grossi pregiudizi nei confronti dei siciliani e di tutti coloro che abitano nelle regioni del Sud, considerandoli tutti mafiosi e omertosi non riesco ad accettare che i miei concittadini del sud si facciano del male da soli anche attraverso queste magliette. Ma possibile che almeno i meridionali onesti, che sono la maggioranza degli italiani residenti nelle regioni del Sud Italia, continuino a subire e a vivere con una malefica rassegnazione rispetto alla cultura mafiosa? Non lo possiamo accettare né al Sud né qui al Nord, dove comunque la mafia è ben presente anche se son si fa notare con maniere eclatanti, che venga infangata la memoria delle migliaia di vittime innocenti delle mafie. Io lo scorso anno avevo già protestato ad Erice con alcuni negozianti del centro storico per l’esposizione delle magliette “mafiose”; ho saputo più tardi che c’era un’ordinanza sindacale che impediva l’esposizione delle suddette magliette all’esterno dei negozi… e bravo quel sindaco!
Al posto di pensare a queste frivolezze, cerchiamo di essere più coerenti e realisti.. Cosa stiamo offrendo al turista? Spiagge sporche, alghe putrefatte, branchi di cani randagi per le strade, parco archeologico infestato dalle zecche. Scarsa e quasi assente sorveglianza da parte della forze dell’ordine mirata alla sicurezza e all’ordine pubblico. Ah no… abbiamo i nostri bravi vigili urbani davanti le transenne e gli altri che fanno fotografie lungo la statale.
E i problemi sono le magliette??? Ma smettiamola.
Qualche anno fa il Sindaco di Erice emise un’ordinanza contro l’esposizione di questo genere di gadgets, che prevedeva una multa di 500 euro per chiunque li esponesse. Quindi se il sindaco Errante volesse tutelare l’immagine del teritorio che amministra, com’è nei suoi doveri, la materia rientrerebbe nei suoi poteri di intervento diretto.
Ma per piacere, finiamolo con questo moralismo neo inquisitoriale dei dispensatori di patenti di antimafiosità.
le magliette sono IL PROBLEMA!!! ma dove vivete? a Paperopoli??? il turismo è la forza traino della nostra economia,e questo non è per niente un bel biglietto da visita!
ed economia a parte,la dignità non è in vendita.meno male che c’è gente con una certe sensibilità e moralità che riesce a scindere il giusto dallo sbagliato.
ma perchè non vi svegliate?? voi che minimizzate siete vergognosi tanto quanto quelle scellerate t-shirt.
Caro sig. RICCIARDELLI.
I problemi non sono solo le magliette.
Ovvio.
Peró che cosa penserebbe lei, se andando in Irlanda, vedesse delle magliette ispirate ai terroristi dell’IRA?
Che cosa penserebbe se vedesse, in Algeria, delle magliette con immagini di turisti sgozzati?
O in Corsica, magliette con le ville degli stranieri, distrutte dalle bombe al plastico?
È giusto speculare sui luoghi comuni?
È giusto che un turista, al rientro delle vacanze, magari mostri agli amici la maglietta sulla mafia, anzichè foto di templi, musei, chiese?
A parte il fatto che non si dovrebbe ridere di qualcosa che ha causato e continua a causare morti, famiglie distrutte e sangue, io mi chiedo ancora perchè si critichi chi parla di mafia e non di “legalità”, in quanto leda l’immagine di Castelvetrano e non ci si indigni contro una cosa del genere.
È questo che non capisco.
Perchè non si deve poter parlare di mafia, ma solo di “legalità” e non una parola debba essere spesa contro chi, in un attimo, distrugge l’immagine di un’intera città…?
le grandi battaglie a volte si vincono abbattendo anche i simboli, l’oscenità ricorrente di rappresentare una terra splendida come la sicilia in questo modo ci deve convincere ha discutere per cambiare . Pertanto sia che siate d’accordo oppure no , continuate a perlarne , a volte si comincia così e poi tutto cambia.
Meno male che c’è qualcuno che fa notare (Libera nella fattispecie)se non altro l’assurdità e l’anacronismo di questi ridicoli articoli-souvenir.
Immagino che i turisti siano ‘appagati’ dal girare nei loro paesi con queste grottesche rappresentazioni della vostra splendida terra coprendo soprattutto voi siciliani di ridicolo.
Non credo proprio che voi stessi abbiate la
dabbanaggine di indossare roba del genere che diffama in primo luogo proprio voi.
E’ una questione di buon gusto, se proprio non vogliamo parlare d’altro!
Ancora non capisco come si possa essere così superficiali su argomenti del genere….come si fa a chiudere gli occhi o ad offendersi perché qualcuno fa notare che a casa tua vendono immondizia…..come si può minimizzare tutto parandosi dietro problemi più gravi. Allora tutto è più grave di tutto e non serve più sorprendersi di nulla. La non accettazione di critiche o nei sulla propria terra è sintomo di chiusura mentale e di complicità. Forza dai mettiamo tutti la testa sotto la sabbia che li non si vede e non si sente nulla e sopratutto nessuno ci può sentire.
Complimenti per aver segnalato quelle schifose magliette.
Alcuni commenti confermano quanto la mafia sia idolizzata nei dintorni, o perchè di parte o per stupidità. È vero, tanta e tanta gente fessa in giro.
Chi che sia che dice solo un bic contro LIBERA, o è mafioso o non ha cervello.
Egregio sig. Vasile,vede se lei si inalbera cosi tanto per delle magliette che francamente non offendono nessuno che a lei piaccia o no e da sempre un nostro marchio regionale sapesse quante le volte che ci abbiamo riso sopra alle tre scimmiette,ma evidentemente lei sottilenea ci mancava libera certo egr,perche’se prova a girarsi dietro l’angolo non saranno quelle magliette che mortificheranno il senso del dovere ed ilrispetto per le istituzioni ed ancora meno il ricordo di due eroi su tutti il giuducefalcone ed il giudice borsellino,mi creda loro dal cielo diranno assieme giuva mi pari che non siamo stati bravi a far capire cose la mafia.se mi permette mi vergogno molto di piu’quando leggo notizie giornaliere dove tutti mortificano la dignita umana in tutti sensi,piuttosto che incazzarmi per delle stupide magliette.con doverosa osservanza p,s per sua personale conoscenza io non sono un seguace del sindaco ma il troppo storpia;
Dulcis in fundo la bocca se la lavi lei magari con un po’di cortesia e garbo avere pareri contrastanti e’ umano oppure anche questa e mafiosita’
Egregio sig vasile,dal suo modo di rispondere, mi sembra che sia lei magari incosapevolmente soffra lei di mafiosita’e non solo non credo sia questo ilmodo di relazionarsi su qualsiasi tematica allora si lavi a piu non posso la bocca prima di dire o pensare selvaggiamente.poi in tutta franchezza del suo giudizio non puo fregar di me mi ha solamente dimostrato il suo totale mpdo prevaricatorio’per quanto riguarda il resto vada a documentarsi in qualche libro di lorenzo barbera o danilo dolci allora forse comprendera’meglio la parola mafia.per quanto riguarda libera mio personalissimo pensiero non era un rimprovero solo che con i tempi che cavalchiamo mi creda le tre scimmie sono le piu innocue
Appoggio il Sig. Monte.
Questa forma di accanimento gratuito direi che vada assolutamente troncata.
Ognuno di noi è libero di esprimere il proprio parere.
Liberi dal non condividerlo, ma DEVE essere comunque rispettato.
Ad maiora!
Guidobaldo,
il fatto che tutti i pareri vadano rispettati in assoluto è una emerita boiata, tutto dipende dai contenuti e su certi contenuti che DOVREBBERO essere la base condivisa da un consesso civile NON si può e non si deve transigere.
Il tema è sulle magliette che scherzano con la mafia e mettono, a mio parere e secondo il parere di tanti non siciliani/italiani di mia conoscenza, in cattiva luce la Sicilia e i siciliani.
Io nelle magliette vedo un problema, sono delle magliette delle quali io mi vergogno e che a mio parere non aiutano ne la Sicilia ne i Siciliani.
Poi abbiamo anche tanti altri e ben più gravi problemi in Sicilia, purtroppo; ma ora qui si parla delle magliette, e io sarei contento di non vederle più, quanto meno non a Selinunte dove la gente viene per ben altri motivi che per sopportare inneggi alla mafia.
Bisogna fare, semplicemente fare, agire dove si può; se al momento non si possono togliere le alghe o i cani randagi, o le auto in sosta selvaggia e la spazzatura in ogni dove, non vuol dire che non si possano criticare queste stupide e fesse magliette.
Vedo che i sigg. GUIDOBALDO e CARMELO sono fatti della stessa pasta.
Vabbe’, continuate a non vedere al di là del proprio naso.
Esempio perfetto di “castelvetranosità…”
Al mondo esistono 2 specie di persone.
I conformisti e gli anticonformisti.
In genere gli anticonformisti sono quelli che si ribellano al sistema e i conformisti quelli che ne fanno parte.
Ma Einstein diceva che tutto è relativo e mai come in questo caso, devo dire che aveva ragione.
Infatti devo constatare che chi in genere si conforma alla tendenza generale che è quella di riempirsi la bocca con la “legalità”, perchè è piú fine rispetto alla parola “mafia” e perchè è come se non parlandone contribuisca a farla sparire, in genere è poi anticonformista verso chi invece dia il giusto nome alle cose, dica “mafia” quando di mafia si tratti e punti il dito contro ció che sul serio leda l’immagine della propria terra.
Ed ecco che fra tutti quelli che condannano questa stupida quanto scellerata idea commerciale, spuntano due illustri, diciamo cosí, anticonformisti.
GUIDOBALDO e CARMELO.
Bravi.
Continuate cosí.
a Cracovia (Polonia)c’e’ un ristorante che si chiama”Corleone”davanti la porta ha un manichino ad altezza di uomo con le sembianze di Marlon Brando vestito come nel film il “Il Padrino”. (per inciso i proprietari sono polacchi)
Andate a lamentarvi con quel gestore, anzi fategli causa perche’ esibisce elementi lesivi dell’immagine della Sicilia.
Cercate di essere realisti, la mafiosita’ siciliana e’ uno stereotipo che ci accompagna e ci accompagnera’ ancora per lungo tempo.
Tanto vale allora scherzarci sopra.
“Quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito”.
Il significato di questo proverbio è molto chiaro e semplice: non bisogna fermarsi alla superficie delle cose (il dito), ma bisogna saper cogliere la loro profondità (la luna).
E’ fondamentale analizzare i processi culturali, il linguaggio, le parole e i gesti che rappresentano la realtà, che la definiscono e la delimitano. Utilizzo questo proverbio come la metafora che può aiutarci a fare un salto in questa discussione.
Se mi fermo al “dito”, cioè alla maglietta, posso seriamente pensare che sia solo espressione del cattivo gusto, del kitsch che, sbagliando, pensiamo possa attirare il turista gonzo, ma se non sono stolto e guardo la luna capisco immediatamente che questi oggetti vanno al di la del cattivo gusto, rappresentano una cultura, un modello di riferimento, e qui purtroppo dobbiamo prendere atto che c’è ancora molta strada da compiere per riscattare l’Italia e la Sicilia da un giudizio negativo molto radicato nel resto d’Europa e del mondo.
Come possiamo spiegare il fatto che l’Italia (e in questo contesto la Sicilia è una parte importante) ha il 40% circa di tutto il patrimonio culturale del mondo, che questo patrimonio culturale permea il nostro territorio, ma il turismo (che potrebbe essere la nostra miniera d’oro o il nostro petrolio) non decolla, si riduce quantitativamente e qualitativamente perchè i turisti scelgono altre mete, privilegiano altre nazioni europee molto meno ricche nel patrimonio storico e culturale.
Cari signori che difendete quelle oscene magliette, che le considerate simpatiche e un problema marginale, da quelle magliette io leggo l’incapacità della vostra/nostra terra di riscattarsi dalla mafia, combattendola fino in fondo in tutte le sue espressioni (anche quelle “marginali”), diventando protagonisti della indignazione sociale contro la mafia e le sue forme di esaltazione, comprese quelle contenute nel messaggio mafioso dei fori di lupara, della pistola 100% Sicilia e della “sicilian philosophy”.
scusate è saltata l’ultima frase,
Combattendo la mafia e riscattando il nostro paese da quell’onta criminale, probabilmente anche i turisti verrebbero più volentieri da noi.
La mafia si vende benissimo da sola senza alcun bisogno di sponsor.
Per rispondere a chi inopportunamente reguardisce l’autore del post parlando di problemi assai ben più gravi,vorrei far notare che la mafia ha un’economia che incide per il 7% del PIL nazionale, fattura 140 miliardi di euro all’anno ed è la prima banca Italiana con 65 miliardi di liquidità.I dati ci dicono che l’avvento della criminalità organizzata coincide con il passaggio da un sentiero di crescita elevata ad uno inferiore. Che la contrazione del PIL nelle regioni con elevata presenza mafiosa è del 16% in più che in quelle a bassa penetrazione. Un paese con un’economia mafiosa è un paese più povero, ma anche con meno diritti e maggiori diseguaglianze, maggiori le ingiustizie e minori diritti garantiti universalmente significa un ruolo importante della politica clientelare e dell’economia mafiosa. Maggiore è l’economia mafiosa e peggiore è la qualità delle politiche e della spesa pubblica, o ancora vogliamo chiamarli ” SPRECHI” ?
La mafia non è “altro” rispetto ai problemi posti, ma è ” SOPRATUTTO “. Come sempre la questione è culturale, ecco perchè oltre che la lotta alla mafia che delinque, uccide,prevarica ( tanto innocente non è! anche se rappresentata su un’ innocua maglietta )è necessario attuare una lotta alla cultura mafiosa, che si nutre anche di disattenzione e sottovalutazione. Le magliette non fanno del male a nessuno, è vero, ma il messaggio che portano è che la mafia sia una questione folcloristica, non pericolosa. Scrollarsi di dosso l’etichetta con il quale poi la Sicilia viene promossa nel mondo dovrebbe essere un interesse dei siciliani, e lo dico da Siciliana, innamorata della Sicilia. Il tono scherzoso dell’ironia facile impressa sulle maglie porta con sè l’accettazione di una realtà con il quale chi la sottovaluta non vuole realmente farci i conti.
Cambiare è anche passare attraverso l’abbattimento di simboli che rappresentano in grandissima parte i veri responsabili dei problemi di disoccupazione e malgoverno del quale soffre la Sicilia e i suoi cittadini. Niente di grave ? NON PROPRIO…..
Perche non verificare l’autorizzazione alla vendita di coloro che vendono queste magliette?
Dite che non sono lesive all’immagine della Sicilia??? dite che dobbiamo fare causa ai Polacchi??
Bhe io non sono d’accordo!!! Credo che questo sia uno scempio e non premia la Sicilia e non aiuta a promuovere la Sicilia come metà per il Turismo.
Condivido quando si dice che Selinunte offre ben poco ai turisti, alghe, puzza e quant’altro, basterebbe poco alla Giunta ed al Consiglio comunale per evitare tutto cio, in Primis denunciare colui o colei che “Architettonicamente, fece fare quel meraviglioso buco, un progetto meraviglioso che ha peggiorato le cose!!!!!
Hanno cambiato il nome in Castelvetrano-selinunte, si rispetti di più quest’ultima e si organizzi qualcosa di serio per attrarre i turisti!!!
La maglietta???? NO GRAZIE
Mortificare l’economia di chi vive di questo piccolo commercio non sarebbe vincente, rischiando anche di mettere in contrasto chi fa la lotta alla mafia, con chi cerca di lavorare, e non è mai bella la guerra tra poveri.
Quello che l’amministrazione potrebbe proporre ai commercianti è di cambiare articolo : Al posto della maglietta 100% siciliano con la pistola, potrebbe essere 100% siciliano LIBERO con la pistola sbarrata. Un messaggio positivo che cambi la prospettiva, e proponga una nuova immagine dei siciliani. La condivisione di messaggi ” giusti ” amplierebbe la coscienza dei turisti sul problema, e modificherebbe un messaggio che per troppo tempo ha connotato la Sicilia e i siciliani. Promuovere e segnalare poi quelle attività commerciali che accettano di vendere magliette DEMAFIZZATE significa coinvolgere positivamente altri segmenti del tessuto del paese, perchè ” TUTTI INSIEME SI PUO’ ” E PIU’ SIAMO MEGLIO E’lo aggiungo io. Nelle diverse competenze e capacità tutti possono fare la lotta alla mafia,per trasformare un legame arcaico di sottomissione in un messaggio di rinascita di una nuova legalità e di una nuova generazione di cittadini orgogliosi e non sottomessi.
Signor Vasile, con tutto il rispetto per Libera e le loro idee, credo che si stia facendo una tragedia per un tema che di certo non riusciremo a chiarire! Mi faccia capire: avere un parere contrastante con Libera, significa essere mafiosi? Allora si, ha ragione lei! perchè tutto potranno togliermi, ma non il mio pensiero! Mi spiega cosa cambia, nel dire combattiamo l’illegalità o combattiamo la mafia? E se dobbiamo combatterla, dobbiamo farlo solo a Castelvetrano, mentre nei palazzi dei poteri forti, pianificano come ammazzarci tutti? Vede,45 anni addietro, all’estero andavano in onda documentari sulla Sicilia, dove si vedevano solo anziani con la coppola e qualche ciucciariello, sono tutti mafiosi quelli che portano la coppola? O sono tutti mafiosi quelli che hanno un’attività commerciale, perchè qualcuno ha così etichettato ” chiunque fa impresa in questa zona? E allora cosa facciamo, una crociata per far chiudere tutti? Sa perchè non vengono i turisti? Perchè non siamo attrezzati per espandere il turismo, e quando qualcuno viene, lo facciamo scappare con prezzi da usurai, non abbiamo attrattive, strutture! Ci sono stranieri, che qui vivrebbero da Dio e per sempre, se non fosse che si rischia di morire di fame! Vuole detto che dobbiamo togliere le magliette? Ha ragione, togliamole e domani saremo invasi di turisti!
Signora ANNA, probabilmente non sono stato molto chiaro e me ne scuso.
Perchè penso che lei non abbia colto il punto.
E’ ovvio che non è togliendo le magliette che si risolva il problema della mafia.
E’ ovvio che non occorra essere iscritti a Libera per essere contro la mafia.
Ma il punto è che a Castelvetrano, la moda è evitare di parlare di mafia, perchè lederebbe l’immagine della città e dei cittadini onesti.
Il termine “mafia” viene sostituito da “legalità” e addirittura un simbolo della ribellione alla mafia come Rita Atria, viene descritto semplicemente come esempio di rispetto delle regole.
Ora, se chi dice “mafia” è un disfattista, perchè non si prende posizione contro chi commercia questo tipo di magliette che, queste sì, sul serio, ledono l’immagine della città?
Ecco, questo è il punto.
E il punto è anche che qualcuno si permette di dire “ci si mette anche Libera adesso”.
Non voglio esprimermi su quello che penso di questo qualcuno.
Però fare dell’ironia su chi contrasta SUL SERIO la mafia ogni giorno, beh, lasciamo stare…
E comunque, vista la recente presa di posizione del Sindaco, ritengo di non dovermi esprimere oltre a riguardo, se non per complimentarmi, come ho fra l’altro già fatto su un’altra pagina di questo giornale on line.
rosanna ti sbagli, non “tanto vale scherzarci sopra”, no, io dico tanto vale cominciare a cambiare, influenzando positivamente quello che si può. Di ristoranti, e non solo, come quello che conosci tu ne è pieno il mondo, ma qui si discute sulle magliette di Selinunte.
Poi perchè si devono vender magliette a tema mafia anche se DEMAFIZZATE? Abbiamo le spaigge che se il siciliano non le sporcasse sarebbero pulite, il mare che se il siciliano non prosciugasse di pesce sarebbe vivissimo, gli ulivi e anche altro p. es. di Libera che se certi balordi non incendiassero darebbero frutti con antimafiaossidanti, ..
Basta con la mafia, perchè noi non siamo la mafia. Non negarne l’esistenza ma combatterla, da dentro le teste in fuori, e soprattutto non idolizzarla e non publicizzarla affatto.
Lo stampo del mafioso lo porta solo il Siciliano, e questo è, in parte, colpa dei siciliani stessi e di gadget come quelle magliette vergognose, ma la mafia non esiste solo in Sicilia oramai. Risbighiativi e un vi faciti pighiari pi fissa.
La mafiosità letta fra le righe di chi asserisce di essere un paladino della giustizia, ha dell’incredibile.
Causa di tutto ciò?
La scarsa cultura, ma soprattutto l’arroganza condita da ineffabile ignoranza.
leggo piu’ commenti per ste magliette(che personalmente non mi esprimo,perche’troppo insignificanti)che per altro ben peggiore….tipo:Amianto sparso per l’intero territorio,strade scassati,acqua con il contagocce etc etc(sappiamo in che condizioni si trova la nostra citta’,non raccontiamoci le favole).NON STO CONFONDENDO L’INCIVILTA’ CON LA MAFIA!!BASTA PENSARE COL CERVELLO,E CI SI RENDERA’ CONTO CHE,ALLA FINE E LA STESSA COSA…Anchio sto spesso al nord e all’estero:quando si parla della mia provenienza e sentono dire Sicilia,per loro e uguale Mafia(e vero,in tanti avete ragione)….Ma approfondendo il discorso(e qui scommetto che in tanti saprete)che per loro Mafia=berlusconi,politica etc etc….non sanno manco chi sia Riina,Matteo Messina D.toto’ u curtu etc etc…alla logica di cio’,mi sa che al nord e all’estero hanno capito piu’ di noi del posto,il vero concetto Mafia!!!…..alla vista delle foto(non ho visto le magliette)al massimo potevo fare una smorfia del tipo;ma per favore!!se al momento ci sono omertosi(vedi prima foto)sono propio le istituzioni e lo stato!!un esempio eclatante:Francesco Carbone,un Palermitano che denuncia poste italiane e alte carriche dello stato.e malgrado fatti 10cine e 10cine di denunce da oltre 4 anni.non riesce ad avere un processo,ne contro chi denuncia ne contro se stesso per falsa testimonianza..e questa come me la chiamate voi???Ho trovo piu’sfregevole che un pincopallino come ingroia sia venuto nella mia citta’ con un super killer come il calcara per dare lezioni di antimafia con un MAFIOSO ai giovani Castelvetranesi!!trovo piu’sfregevole vedere quelle dune nel parco archeologico di cui si sta scrivendo,che non fanno altro che dimostrare la vera mentalita’ che ce’ stata in passato!!Dune che poco tempo fa’,furono oggetto di discussioni,se ve ne ricordate??e poi credo che sia inutile vantarsi di un parco archeologico,quando non riesce ad eguagliare i turisti che fa Agrigento,Segesta etc(mi riferisco ai turisti che rimangono sul posto,non che passano di sfuggita per andare a spendere EURI nei posti citati prima)…ma mi ripeto…non raccontiamoci le favole!!!poi leggo di Peppino Impastato,Falcone e Borsellino,e mi chiedo…ma forse avete dimenticato cosa ha dichiarato lo stesso borsellino??NON SARA’LA MAFIA AD UCCEDERMI….Credo che il vero problema e che qui si confondono i veri concetti(non dico valori perche’ credo che si siano persi gia da un bel po’)….Prima bisogna conoscere la parola Mafia,Eroi ect ect…infine concludo che trovo sfregevole e sgradevole chi si accultura della parola,non per incentivare e arricchire ad altri di sapere,ma per sopprimere i pensieri altrui…….ps.hai viaggiatori cosi acculturati,faccio notare che facendo messina reggiocalabria.ci si trova un cartello davanti,con scritte a caratteri cubitali….BEN VENUTI IN ITALIA…. ma per favore!!!
Domenico, hai perfettamente ragione, per risolvere i problemi sarebbe bene stroncarli alla radice. Io ho spesso l’impressione, anzi la certezza, che il comune mortale venga distratto con cose di poco conto, in modo che chi sappiamo, continui i propri giochi di potere e di denaro, questo non solo in Sicilia e non solo in Italia. Sicuramente eliminare le magliette in questione dall’entrata del parco archeologico sarebbe un bene. Ma sarebbe anche un bene dare una pala in mano a chi a suo tempo fu anche lodata/o per avere fatto innalzare le dune intorno ai templi, dune delle quali, stranamente, non si parla più.