“Non sappiamo a chi il dottore abbia comunicato la propria amarezza e il proprio dolore, ma di sicuro, non l’ha fatto, né al telefono né in altro modo, né con il sottoscritto, né con mia moglie”. Lo dice Giorgio Tranchida, marito di Maria Cristina Gallo, la donna che per avere il referto istologico ha dovuto attendere 8 mesi. Tranchida replica al medico in pensione Domenico Messina che, per 24 anni, ha diretto l’Unità operativa di Anatomia patologica dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Messina, ieri al Tg4, ha ribadito di avere espresso “direttamente al telefono al momento della diagnosi al marito della signora Gallo l’amarezza e il dolore per quanto accaduto”. Ora la smentita di Tranchida. Il caso dei ritardi nella consegna dei referti istologici all’Asp Trapani è stato sollevato proprio da Maria Cristina Gallo che si è rivolta a un legale. La procura di Marsala ha aperto un’inchiesta.

Maria Cristina Gallo.