Regionali Sicilia 2012: come voteranno i siciliani?

Domani, 28 ottobre, si vota per il rinnovo dell’Assembrea Regionale Sicilia e per eleggere il nuovo governatore dell’Isola.

Le urne saranno aperte SOLO domenica, dalle ore 8:00 alle 22:00. Lo scrutinio inizierà lunedi 29, dalle ore 8:00 e sarà possibile seguire i risultati in diretta anche su questo sito web. A essere chiamati alle urne sono 4.426.754 siciliani (di cui la maggioranza, 2.284.380, donne).

In occasione delle ultime elezioni regionali nel 2008 (13 e 14 aprile) a votare fu il 66,68% degli aventi diritto, ma in quel caso le urne rimasero aperte anche il lunedì e furono rinnovati, contestualmente, Senato e Camera.

Dieci i candidati a presidente della Regione. La scheda di votazione è unica. L’elettore dispone di due voti, uno per la scelta della lista regionale, il cui capolista è candidato alla carica di presidente, l’altro per la scelta della lista provinciale. Nell’ambito della lista provinciale prescelta, l’elettore puo’ esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale compreso nella lista medesima.

L’elezione è a turno unico e quindi non è previsto alcun ballottaggio. Sara’ eletto presidente della Regione il candidato che totalizzera’ il maggior numero di preferenze.

Per poter votare, i cittadini devono recarsi nella sezione indicata nella tessera elettorale personale che il Comune ha gia’ provveduto a recapitare in occasione di precedenti elezioni. Coloro che non avessero ricevuto la tessera elettorale, o l’avessero smarrita, possono ritirarla presso l’Ufficio elettorale del Comune di residenza, i cui sportelli resteranno aperti anche nei giorni fissati per la votazione.

Uno sguardo ai principali candidati presidenti

Rosario Crocetta, simbolo della lotta alla mafia e candidato sostenuto da PD, e UDC, dal canto suo mette al primo punto dell’agenda politica la crisi economica e sociale della Sicilia. Il suo programma si propone di: ridurre gli sprechi; rivedere i criteri di utilizzo dei finanziamenti europei, programmare nuovi fondi comunitari e concentrare le risorse finanziarie su alcuni grandi assi strategici in grado di promuovere sviluppo e crescita occupazionale. Un programma che punta, in particolare, al fare e al cambiamento in un rinnovato vigore di lotta alla mafia.

Nello Musumeci, sostenuto dal PDL e PID e esponente di punta della Destra di Storace propone: tagli ai costi della politica;
 legalità; tutela del precariato e valorizzazione del merito; riduzione del debito e della spesa pubblica; pieno utilizzo dei fondi UE. In sintesi, un programma concreto, che mette al primo posto dell’agenda di governo obiettivi pragmatici e specifici.

Gianfranco Micciché, candidato di punta di Forza Sud e del Partito dei Siciliani (già MPA) – propone una ricetta diversa: rilanciare l’economia siciliana senza prevedere nessun taglio alle spese. L’obiettivo è raggiungere il pareggio bilancio attraverso la crescita economica. In altre parole, l’aumento del gettito derivante dalla crescita economica consentirà di recuperare i fondi atti a coprire le spese.

Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento Cinque Stelle di Grillo, mette al primo punto del suo programma la difesa dell’ambiente e dei cittadini.
Fulcro del programma è l’abolizione delle Province Regionali
 e la riduzione delle indennità per i parlamentari regionali. Quanto alla crescita economica dell’isola si propone di istituire un sistema energetico sostenibile e rilanciare la Sicilia come nuovo polo di attrazione turistica.

Giovanna Marano, candidata di SEL e di IDV, ha presentato un programma ”partecipato” che si segnala anzitutto per il metodo utilizzato per la sua realizzazione: l’uso della innovativa piattaforma di democrazia digitale LiquidFeedback.

Ulteriori informazioni sul voto

La scheda contiene, entro un apposito rettangolo, il contrassegno di ciascuna lista che concorre nell’ambito provinciale, affiancato sulla medesima linea da una riga riservata all’eventuale indicazione della preferenza per un candidato alla carica di deputato regionale appartenente alla lista. Alla destra di tale rettangolo e’ riportato il cognome e nome del capolista della lista regionale collegata, candidato alla carica di presidente della Regione, affiancato dal relativo contrassegno.

L’elettore esprime il suo voto per una delle liste provinciali tracciando un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel relativo rettangolo e puo’ esprimere una preferenza scrivendo il nominativo di uno dei candidati compresi nella lista stessa: oppure l’elettore esprime il suo voto per una delle liste regionali tracciando un segno sul nominativo del candidato alla carica di presidente della Regione o tracciando un segno sul simbolo della lista, ovvero su entrambi.

L’elettore puo’ validamente votare una lista regionale ed una lista provinciale non collegate fra loro (cd “voto disgiunto”). Se l’elettore omette di votare per una lista regionale ed esprime validamente il suo voto soltanto per una lista provinciale, il voto si intende espresso anche a favore della lista regionale collegata.

I deputati da eleggere sono novanta, visto che la legge di riforma costituzionale, che ne prevede l’abbassamento a 70, non ha ancora avuto l’ok definitivo dal parlamento nazionale (si attende la “seconda lettura” alla Camera). A palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, entreranno 80 deputati eletti nelle liste provinciali, oltre al presidente della Regione, al candidato governatore arrivato secondo e agli 8 nomi presenti nel listino del vincitore.

La legge elettorale siciliana consente, infatti, di “pescare” nel listino qualora la coalizione vincente non raggiunga nel proporzionale il numero di 54 deputati che le assicurino un’ampia maggioranza. Nei 9 collegi provinciali la ripartizione dei seggi, attribuita secondo un quoziente legato alla popolazione, prevede 7 eletti ad Agrigento, 4 a Caltanissetta, 17 a Catania, 3 a Enna, 11 a Messina, 20 a Palermo, 5 a Ragusa, 6 a Siracusa e 7 a Trapani.

In occasione dello spoglio, come nelle passate consultazioni, l’ufficio stampa della Regione siciliana comunichera’ i dati sul numero dei votanti e il raffronto con la precedente tornata elettorale. In particolare, le rilevazioni sulla percentuale di affluenza alle urne saranno effettuate domenica alle ore 12, alle 19 e alle 22, alla chiusura definitiva dei seggi. Lunedi’, dopo l’inizio dello scrutinio, previsto dalle ore 8, aggiornamenti in tempo reale, anche per quanto riguarda l’elezione del presidente della Regione. Tutti i risultati saranno consultabili anche via internet. In collaborazione con la societa’ ‘Sicilia e Servizi’, e’ stato infatti predisposto un sistema di elaborazione e diffusione dei dati, consultabile attraverso il link “Elezioni regionali 2012” sulla homepage del sito della Regione all’indirizzo (www.regione.sicilia.it).

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Redazione