«La competenza a recuperare i danni è della Corte dei Conti. Eventuali azioni di recupero da noi innestate, comporterebbero inevitabili contenziosi con gli interessati, con chiaro aggravio di oneri e spese per l’ente». La Commissione straordinaria che guida il Comune di Castelvetrano ha risposto così, in sintesi, ai quesiti che CastelvetranoSelinunte.it le ha posto dopo la notizia delle risultanze conclusive della relazione del Mef.
Come già abbiamo spiegato in altri servizi di qualche settimana fa, la relazione del Ministero dell’economia e finanze si è basata sugli accertamenti effettuati nel 2012 al Comune di Castelvetrano e ha evidenziato una serie di illegittimità in materia di personale, di trattamento economico di dirigenti e dipendenti, con riguardo anche al Segretario comunale. Relazione che ha segnalato, altresì, la necessità di recuperare le retribuzioni erogate ai dirigenti incaricati per anni fiduciariamente alla Ragioneria e alla Polizia municipale. Rilievi questi, per i quali abbiamo chiesto alla Commissione cosa ha fatto in concreto.
Ma c’è di più. Perché proprio quel documento del Mef ha dichiarato che le promozioni di personale effettuate tra il 2006 ed il 2008 sono illegittime perché attuate in violazione del principio costituzionale dell’adeguato accesso dall’esterno e in alcuni casi perché il personale interno con la progressione ha fatto 2 scatti e non uno scatto di carriera. Questione per la quale la stessa Commissione non ha assunto nessuna posizione specifica, se non quella di rimandare tutto alla Procura della Corte dei Conti. Così spiega: «Si è, in particolare, constatato che, in relazione all’attività di accertamento effettuata dal Ministero dell’Economia e Finanze, l’ente ha aderito ad alcuni dei rilievi critici sollevati, in quanto ritenuti fondati, e puntualmente confutato le restanti risultanze dell’attività ispettiva, avendo cura di rimettere gli atti alla Procura Regionale di Controllo della Corte dei Conti per eventuali determinazioni».
Una ulteriore questione tutta da chiarire sollevata nella relazione del Mef è quella di aver dichiarato illegittime alcune autorizzazioni rilasciate dal Segretario generale a favore di alcuni dirigenti e dipendenti ad effettuare prestazioni professionali a favore di altri soggetti pubblici o privati. L’illegittimità delle autorizzazioni comporta secondo il Mef l’obbligo di recuperare gli emolumenti erogati dagli altri enti ai dipendenti e di destinarli al fondo di produttività comunale.