Il Sindaco della città di Castelvetrano, Dr. Giovanni Pompeo, in merito alla manifestazione organizzata dall’Associazione provinciale Antiracket ed anti-usura , presso il Teatro Selinus di Castelvetrano, intende fare una serie di dovuti distinguo.
“L’Amministrazione ha messo a disposizione i locali e le strutture tecniche necessarie, allo svolgimento dell’iniziativa, ma va detto che in nessuna delle comunicazioni che l’Associazione ha prodotto si faceva riferimento alla primalità dell’evento in memoria di Paolo Borsellino, ma bensì ad una conferenza nata dalla volontà di Calcara di parlare ai giovani– afferma Pompeo- Il Teatro è stato concesso per la presenza del Dott. Antonio Ingroia, la quale certo conferiva all’evento una luce istituzionale; la mancanza dei giovani è probabilmente addebitabile alla cattiva organizzazione che, invece, aveva garantito all’Ente la presenza di scolaresche alla manifestazione.
Pur non entrando nel merito del diniego del Preside Fiordaliso di consentire l’adesione degli studenti di Classico, Scientifico e Scienze Umane, non si è ancora compreso – e di questo è stata fatta ufficiale domanda ai Presidi delle altre scuole del territorio – se l’organizzazione abbia o no coinvolto appunto altre scuole e l’eventuale motivo della loro assenza- continua il Sindaco- Ciò detto e considerato, ritengo che un’utile giornata di confronto tra il Dott. Ingroia e i giovani sia stata sprecata, sia per la centralità della figura di Calcara all’interno dell’evento, e quindi per il conseguente oblio della memoria di Paolo Borsellino, sia per la pessima gestione operata dagli organizzatori.
Resta il dolore di un Sindaco da sempre in prima linea sul fronte della Legalità di fronte al prevedibile “Refrain” che vorrebbe Castelvetrano tiepida alle istanze dell’Antimafia. Numerosissimi sono stati e sono tutt’ora le manifestazioni, i cortei, le assemblee, i dibattiti popolati da giovani e anzi da essi stessi organizzati, che hanno avuto grande successo e innescato positive riflessioni. Che questo sia riuscito male, evidentemente, non è dipeso dall’uditorio. Il Dott. Ingroia tornerà il 16 febbraio al Parco Archeologico, a presentare il suo ultimo libro. In quella occasione sono certo, condividendo il Comune con l’Ente Parco l’organizzazione, che i giovani della Città e il mondo della Scuola sapranno dare le risposte che hanno sempre dato se correttamente coinvolti.”
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OH.... finalmente una cosa chiara e riassuntiva che dice pane al pane e vino al vino di questa storia! Avrei aggiunto, ma per fortuna non sono il SIndaco, che il massacro della nostra terra era cosa prevedibile per via di certi onnipotenti "giornalisti" pronti sempre ad usare pala e fango... Avessero mai scritto colonne e colonne su Cortei della Legalità, Conferenze di Avviso Pubblico, Presenza di giornalisti come Milone, fatte in questi ultimi anni a Castelvetrano? Mai, manco una riga! Questi onnipotenti signori dell'antimafia si mobilitano solo quando c'è da spalare merda! Aggiungerei al glorioso Sciascia, che essi sono non solo professionisti dell'antimafia ma supremi spalatori di fango. La pagina è stata nera, nerissima: ma loro ne hanno approfittato per dar estro al loro cinico e bieco autoritarismo legalista: un intero libro così fu nero! Sciascia, amore della mia giovinezza, dove sei?
Conosco e stimo il Prof. Mario Centorrino con il quale sono stato anche relatore in una Conferenza sulla legalità organizzata dal Ministero dell’Interno, nell’Università di Enna. Mario Centorrino, così come decine di migliaia d’italiani è non solo italiani, è stato quasi sempre informato sù quelle mie – ormai quasi decennali – disperate iniziative che volgono alla remota speranza di fare emergere l’infame verità che fà luce sul vero movente che necessitò dell’urgente strage di via D’Amelio: infamia di Stato, senza la quale i servi annidati dentro la Procura di Palermo non avrebbero potuto salvare dall’olocausto giudiziario, Fincantieri, la triplice sindacale è tutta l’accozzaglia politica selezionata dalla cultura mafiosa in Sicilia, che si salvò dal pilotato ciclone (sic.) di tangentopoli. Il rifiuto dei cittadini di Castelvetrano non và criticato. I fatti, di cui Antonio Ingroia deve vergognarsi, dettano inconfutabilmente che lui ed il suo triste teatrino non operano a favore della verità è nell’interesse di costruire la luce che potrebbe dare Giustizia a Paolo Borsellino. A negare luce sul vero infame movente che necessitò dell’urgente strage di via D’Amelio c’è una vergognosa arroganza “istituzionale” protetta dalle “concezioni esecutorie” di pezzi dominanti della magistratura siciliana coperti dalla Direzione Nazionale Antimafia “dell’eroico” Pietro Grasso. Infelici attori che utilizzando la feccia “pentitistica” cercano di distruggere la semplicissima verità che dà volto granitico al movente che volle l’urgente morte di Paolo Borsellino, processando con l’assurda accusa della (sic.) “trattativa” quei Carabinieri di cui il nostro Eroe si fidava ed incontrava a loro insaputa!!!
Dopo lunghi anni, lungo i quali ho esposto pericolosamente il mio onore, la mia libertà, senza per questo aver avuto alcuna risposta o reazione giudiziaria ora posso confermarlo con certezza: fra l’infame criminale Matteo Messina Denaro e “gl’eroici” (sic.)Ingroia, Grasso e comp. scelgo la gente che ha avuto il coraggio di prendere le distanze da entrambi. E da questo coraggioso atto di vera libertà dei cittadini di Castelvetrano che bisogna cominciare per costruire la speranza d’una Sicilia libera dalla mafia!
Gioacchino Basile
Dal sito di Salvatore Borsellino:
Nel giorno dell’anniversario della nascita di Paolo Borsellino, l’associazione antiracket provinciale aveva organizzato una manifestazione con Calcara e il Procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, tra gli allievi più stretti di Borsellino, per incontrare gli studenti degli istituti superiori di Castelvetrano e invitarli ancora una volta alla scelta della legalità, un tema sempre difficile nella patria di Matteo Messina Denaro.
E invece, Calcara e Ingroia, una volta arrivati si sono trovati davanti una platea deserta, un teatro vuoto. Nessun dirigente scolastico ha raccolto l’invito dell’Associazione Antiracket. Nessun preside ha mandato anche una semplice delegazione a ricordare Borsellino, e ad incontrare un coraggioso magistrato e un collaboratore di giustizia, Calcara, che proprio per non assassinare il giudice Borsellino scelse di pentirsi e di dissociarsi da Cosa nostra.
Anche la città di Castelvetrano è rimasta pressoché impassibile. In teatro solo i pochi militanti di Libera, i giornalisti, alcuni curiosi, soprattutto persone interessate a rivedere Vincenzo Calcara, il pupillo dei Messina Denaro, dopo anni dal suo allontanamento da Castelvetrano.
In platea pure Tonino Vaccarino, l’ex Sindaco di Castelvetrano, con una condanna passata in giudicato per traffico di sostanze stupefacenti, e da Calcara pesantemente attaccato nelle sue deposizioni. I due hanno più di un conto in sospeso, e Vaccarino ancora prima dell’arrivo di Calcara distribuisce un volantino: “Non si combatte la mafia con un falso pentito”, e giù un elenco dei processi in cui Calcara è stato dichiarato inattendibile, definendolo un “calunniatore professionale”.
continua:
http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=3831:calcara-e-ingroia-in-un-teatro-vuoto-a-castelvetrano-nel-giorno-del-compleanno-di-borsellino-&catid=42:documenti
Signor Basile il suo sito, tranne per la homepage, e' inaccessibile. Puo' controllare cosi' da rendere disponibili le informazioni in esso contenute.
Grazie
Il mio sito, nato in occasione della fiction televisiva, trasmessa su Rai 2 il 5 ed 6 giugno 2006, è da tempo inaccessibile per "incomprensibili motivi tecnici", in compenso però potrete leggere di molte interessanti iniziative rimaste senza risposta, cliccando il mio nome ed il mio cognome sù google.it
I vergognosi silenzi, che hanno fatto seguito a quelle lettere aperte, parlano da soli.
Un caro saluto
Gioacchino Basile
Quello che dice Basile è da non far leggere assolutamente ai giovani...
Trovato. Non avevo notato il link: il mio nuovo blog.
Saluti
ho letto sul sito di Borsellino le argomentazioni e denoto poca precisione nel narrare fatti e concetti, un poco di confusione, sarà un caso.. mi spiego meglio: non è vero che nessun dirigente scolastico ha raccolto l’invito dell’Associazione Antiracket. Perché l’unico che era stato invitato, il preside Fiordaliso, che ho apprezzato tantissimo per la sua decisione, già il giorno prima, a suo dire, ha comunicato che non avrebbe permesso che un mistificatore facesse l’insegnante di legalità, perché era per questo che era stato invitato e non assolutamente per il ricordo del Magistrato Borsellino( nessuno era a conoscenza che in quella data ricadesse la sua nascita). Peraltro su questo sito non è stato pubblicato il comunicato intero del Preside Fiordaliso, una persona stimatissima che da anni organizza iniziative validissime contro la mafia, che era chiaro e molto coerente.
Molti a Castelvetrano, certo non tutti ma molti si, sanno bene che calcara era solo un povero delinquente dedito a rubare in qualche supermercato ed a compiere atti schifosi di delinquenza comune ma che con la mafia non c’entrava niente. E così è stato dimostrato nei processi dove ha partecipato perché smentito da indagini e pentiti attendibili (meno male che ci sono), allora di che stiamo parlando, CHE TESTIMONIANZA E’ DI UNO CHE HA AVUTO CORAGGIO DI LASCIARE LA MAFIA … SE CON LA MAFIA NON C’ENTRA NIENTE come ci si dissocia da Cosa nostra se non ne hai mai fatto parte? Allora forse era un modo di uscire dal carcere dove doveva scontare diversi anni accusando persone poi rivelatesi estranee. Altro che riscontri. Tant’è che anche sia il Dott.Ingroia che Paolo Salerno, presidente dell’associazione antiracket provinciale chiariscono e mantenendo un poco le distanze dicono che non si era lì per valutare le dichiarazioni processuali di calcara ma solo per ascoltare l’appello alla legalità di un uomo che ha fatto una scelta importante, che ha rinnegato Cosa nostra (!?!?)…
Non è vero che la città di Castelvetrano è rimasta pressoché impassibile, anzi è assolutamente indignata perché non può essere infangata da certo giornalismo di cortile -tipo lucentini- che sa solo buttare fango e evidenziare falsità (vedasi il GDS di oggi)
Già, in platea c’era Tonino Vaccarino, l’ex Sindaco di Castelvetrano, con una condanna passata in giudicato per traffico di sostanze stupefacenti, e da Calcara pesantemente attaccato nelle sue deposizioni.
Ricordo che Vaccarino è stato accusato da calcara di un centinaio di fatti tra cui fatti mafiosi da cui è stato completamente scagionato, anche se in primo grado era stato condannato. Poi sono state trovate prove che lo hanno completamente discolpato e hanno dimostrato che di certo non era un mafioso, mentre è rimasta una condanna per traffico di droga; lo sapete in cosa consiste questo fatto? CHE DA CAPOMAFIA AVREBBE DATO L’ASSENZO A COMPIERSI UN TRAFFICO DI DROGA! Ma se capomafia non lo era che significa tutto ciò? Io ho una ipotesi: Aveva fatto 5 anni di carcere in attesa dei lunghi processi , questo capo di imputazione consentiva una condanna a CINQUE ANNI precisi , forse così si toglieva ogni imbarazzo di errore giudiziario!!! E non mi pare proprio che siano volati insulti o intimidazioni, a meno che la comunicazione di avere inoltrato denuncia alla Magistratura contro certe sue dichiarazioni non si possa ritenere una minaccia! Ma se uno viene accusato ingiustamente cosa dovrebbe fare, tacere e soccombere?
Sul sito ci può esser scritto anche che Lupen III è un santo! I fatti sono andati molto diversamente... E poi: mio nonno morì sul piave e fu decorato al valor militare, ergo mio padre era un eroe? Cosa dimostra il sito di Salvatore Borsellino, scusi? La verità si è fatta web e ci ha illuminato? Ma scusi, perchè non fa la cosa più semplice, sig. Ingolia? Vada a chiedere copia della richiesta che l'Associazione ha fatto al Comune, e se la legga, e poi, per favore, vada a vedere le copie della richiesta che l'Associazione Antiraket ha fatto alle scuole.. .scoprirà che la richiesta al Comune non menziona nulla, ad eccezione del soliloquio di San Calacara, e che alle scuole - rullo di tamburi - nessuno ha mandato neanche un pezzo di carta ma al massimo effimere telefonate! Così lei pretende di organizzare manifestazioni ben riuscite?????? Eddai!!! Siamo seri: basta con sta croce messa addosso alle scuole! Hanno organizzato malissimo! Stop! Faccia rettificare i siti-verità. Uffaaa!
Caro Aldo, se non si ha il coraggio di guardare in faccia la VERITA, il riscatto della nostra terra non avrà mai inizio...
Saluti
Gioacchino Basile