Storia di una piccola “Nocellara” che diventa un grande Olio

Ultimi Commenti

• tonino ha detto:

  17 Novembre 2012 alle 12:56 PM

  MOLTO BENE LE FOTO DELLA MOLITURA ETC.

  MANCANO LE FOTO DELLA PARTE PRINCIPALE

  DI COME LE OLIVE ARRIVANO AL FRANTOIO

  POTATURA, COLTIVAZIONE, ETC.

• Loredana ha detto:

  17 Novembre 2012 alle 6:56 PM

  E CHE PROFUMO!!!!!!! UNO SPETTACOLO

• nino ha detto:

  18 Gennaio 2013 alle 12:25 PM

  Molto bella, bisognerebbe fare conoscere il prodotto al Nord…..lo apprezzerebbero molto.
  Ciao

• ANNA MARIA SALERNO CATENANUOVA ha detto:

  20 Febbraio 2013 alle 3:30 PM

  le olive di castelvetrano e il suo derivato’l’olio’e’ insuperabile ,io lo uso e rende speciale tutto il cibo quotidiano.

• rosa bianco ha detto:

  23 Ottobre 2013 alle 12:12 PM

  Ah l’olio di Castelvetrano!!!Quando lo gusto con il pane caldo o con l’insalata ma anche nel pomodoro per condire la pasta …si scatenano in me emozioni, ricordi e immagini di antiche storie e di volute fatiche.L’olio di Castelvetrano, un orgasmo del palato!

• Pandolfo Pandolfi ha detto:

  23 Ottobre 2013 alle 12:18 PM

  Io sono toscano, ma conosco bene l’olio spremuto dalla nocellara del Belice e lo apprezzo molto. E’ vero che purtroppo rimane un prodotto locale quando potrebbe essere apprezzato in ogni regione.

• Pilù ha detto:

  23 Ottobre 2013 alle 12:52 PM

  La storia è bellissima e l’olio buonissimo, l’unica lacuna che all’agricoltore tutte le fatiche che affronta (fisiche e economiche) vengono sempre ripagate ad un prezzo inadeguato.

• valenziano ha detto:

  24 Ottobre 2013 alle 10:03 AM

  “Prodotto locale”??? Ma se arrivò pure sulla tavola del presidente USA..Clinton, mi pare!!??

• luigimilano ha detto:

  15 Novembre 2013 alle 7:05 PM

  sono stato a Castelvetrano la settimana scorsa, nella zona di via seggio sentivo un profumo antico,olio appena estratto da quelle meravigliose olive, per me era come tornare a 38 anni fa quando per lavoro sono andato a vivere a Milano,indimenticabile.