Reti colabrodo, guasti all’ordine del giorno e gli agricoltori che faticano per avere l’acqua dal Consorzio. È un copione che si ripete da anni quello di questi mesi caldi coi Consorzi di bonifica che erogano l’acqua agli agricoltori. Succede anche al Consorzio “Agrigento 3” dove stamattina, nella sede del Belìce in via Seggio a Castelvetrano, hanno protestato gli agricoltori della zona. Qualche giorno addietro l’ennesimo furto nei magazzini del Consorzio ha rallentato di fatto gli interventi di riparazione. E gli agricoltori rischiano di vedere danneggiato il proprio raccolto. «Dopo il furto, mercoledì arriveranno le nuove attrezzature che ci consentiranno di riprendere le riparazioni – dice Mariano La Barbera, funzionario direttivo del Consorzio – nelle zone dove non ci sono guasti, invece, stiamo continuando a erogare l’acqua». Gli agricoltori stamattina hanno alzato la voce, complice la disperazione.
C’erano i sindaci di Castelvetrano (Giovanni Lentini) e di Partanna (Francesco Li Vigni), il presidente del consiglio comunale di Campobello di Mazara (Pietro Di Stefano) e i consiglieri di Castelvetrano Enza Viola, Rosy Milazzo e Maria Italia. «Da 30 anni in Sicilia non si interviene sulle infrastrutture – ha detto il sindaco Li Vigni – e queste continue rotture alle condotte è il risultato». «Oltre che manifestare dobbiamo risolvere i problemi – ha detto il sindaco di Castelvetrano – la questione va affrontata con capacità di governo». Le promesse di intervento per riparare le rotture non soddisfano, però, gli agricoltori: «Siamo esasperati, quello che chiediamo è un impegno concreto dei vertici del Consorzio ma anche l’installazione di videosorveglianza qui ai magazzini – hanno detto – così come un rinforzo alle squadre d’intervento, senza tralasciare una progettazione per condotte nuove e più sicure».