«Oltre la cultura ci vuole l’economia e lì le attività commerciali hanno abbassato tutte le saracinesche. Ecco le ragioni del perché chiedo ora la riapertura al traffico del Sistema delle piazze». Il consigliere pentastellato Marcello Craparotta parla alla vigilia della discussione della mozione che ha presentato e che verrà trattata domattina in consiglio comunale. Insieme alla sua firma c’è quella della collega Annamaria Livreri. Craparotta ha già incassato il no del suo Movimento ma anche parte dell’opposizione si è detta contraria alla scelta, così come Pietro Di Gregorio dell’associazione “Italia Nostra” fuori consiglio.
Il consigliere è deciso ad andare avanti, anche perché della sua esperienza pregressa di commerciante proprio nel Sistema delle piazze porta un ricordo amaro: «Quando la piazza è diventata pedonale io sono stato costretto a chiudere il negozio – racconta – allora mi feci promotore di una raccolta di firme che presentammo al Comune ma la piazza rimase chiusa». Quella che cova dentro Craparotta è rabbia: «Il Sistema delle piazze è peggio di un cimitero – dice – la gente ha paura di transitare, c’è vandalismo, a che serve questa piazza chiusa? Tutti si appellano solamente alla cultura, certo ci vuole ma i bandi pubblicati dal Comune e andati deserti per affidare i locali a pian terreno di palazzo Pignatelli sono sintomatici che qualcosa non va».
Craparotta per rimanere in consiglio ha dovuto sanare una situazione debitoria pregressa col Comune proprio per quel periodo difficile vissuto: «Ho pagato poco più di 15 mila euro in dieci giorni» racconta. Ora che siede nel massimo consesso civico vuole farsi portavoce di molti commercianti che hanno già chiuso e altri che rischiano di chiudere. «La mozione parla chiaro: apertura della piazza al traffico da lunedì a venerdì, a fasce orarie e a unica corsia, poi nel week-end torna pedonale. È una prova sperimentale. Vedremo come andrà». Domani la discussione in consiglio e il voto sull’eventuale apertura.
Nella via Vittorio Emanuele continuano a scendere regolarmente le auto, eppure anche li molti negozi hanno chiuso ed il passeggio è scomparso. Questa metamorfosi della via V. Emanuele è colpa dell’isola pedonale? Lu murtumi (la desolazione) a che cosa è dovuta? Per ravvivare la strada la dovremmo aprire al traffico dei mezzi pesanti?. Questo per dire che la desolazione delle piazze non è dovuta al mancato transito delle auto, ma allo strano comportamento dei castelvetranesi nei confronti della propria città.
Il sig. Craparotta naturalmente si guarda bene nel trarre le stesse conclusioni per quel che riguarda il corso Vittorio Emanuele, dove, malgrado il via vai continuo del caotico traffico urbano, la maggior parte dei commercianti ha dovuto forzatamente chiudere la loro attività. Ed allora come la mettiamo sig. Craparotta? Come mai non si è interessato dei commercianti del corso? Il suo pallino è sempre stato la riapertura dell’ unica bellissima zona pedonale del Sistema delle piazze. Evviva la cultura e la modernità, a lei piace da sempre andare contro corrente!
Non solo il “Sistema delle Piazze”, ma tutto il centro storico di Castelvetrano è quasi privo di vitalità.
A parte la vecchia abitudine dei nostri concittadini di rintanarsi in casa allo scoccare delle ore venti, come se ci fosse il coprifuoco, va detto con chiarezza che un grande numero di edifici ri-cadenti nel centro urbano è,
ormai, da anni disabitato, con il conseguente trasferimento di gran parte della popolazione nella periferia anche estrema. Per non parlare delle moltissime attività artigianali e commerciali che sono allocate nella zona “Strasatto”, che vede ogni fine settimana la presenza di migliaia di castelvetranesi e non.
L’apertura al traffico veicolare della vecchia piazza Garibaldi non cambierebbe la situazione. Ci vogliono interventi che incentivino il risanamento edilizio e la nascita di esercizi commerciali. POLITICA dove sei?.