Nella lettera, Zanna e Saluzzo ribadiscono la soddisfazione per questo evento eccezionale: “Contenti perché finalmente si è restituito, non solo ai castelvetranesi ma a tutto il mondo, uno scrigno meraviglioso, di una bellezza incommensurabile; soddisfatti, e perfino orgogliosi, perché, con la nostra campagna Salvalarte Sicilia, pensiamo di aver dato, fin dal lontano 2005, il nostro contributo di stimolo, vigilanza e mobilitazione per raggiungere questo obiettivo”.
I due esponenti di Legambiente si augurano che, tra la fase del cantiere e quella della divulgazione, non ci sia uno scollamento e che le conoscenze acquisite in questi lunghi mesi di studi meticolosi possano essere presto messe a disposizione della collettività e l’opera resa disponibile alla pubblica fruizione, cercando di adoperarsi affinché lo stupefacente apparato musivo possa essere anche meta di studiosi, appassionati e ricercatori.
Auspichiamo fortemente – scrivono – potete stare certi che ci batteremo in tal senso, che, dopo tanta attesa, la restituzione dell’opera non si riduca ad una momentanea apertura della Chiesa, ma porti ad una riappropriazione da parte della cittadinanza di una testimonianza artistica importante e fortemente simbolica, che deve essere recepita in tutte le sue valenze. Dunque, riteniamo che debbano evitarsi ipotesi di futura gestione del sito fondate sull’approssimazione e improvvisazione, ma cercare di coinvolgere enti, istituti, associazioni e quant’altri che abbiano esperienza e competenza nel difficile e delicato settore della fruizione e valorizzazione dei Beni culturali.
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E' interessante sapere in quale parte della chiesa i due estensori della lettera hanno riscontrato un "apparato musivo". Complimenti per l'attenta analisi del monumento.
Apparato musivo in generale... O apparato di stucchi, il risultato è uguale. Si tratta quasi di un museo di se stesso "contenuto e contenitore" coincidono.
Allora usiamo i termini come ci pare, tanto il risultato è "uguale": http://www.treccani.it/vocabolario/musivo/