Il boss Matteo Messina Denaro, durante la sua latitanza, sarebbe andato in giro per le vie di Campobello di Mazara pur essendo ripreso dalle telecamere degli investigatori che, però, non l’avrebbe riconosciuto. Lo scrive oggi il Giornale di Sicilia. Proprio il boss oggi defunto, dopo il suo arresto lo svelò ai magistrati durante un interrogatorio: «Tutte le telecamere di Campobello e Castelvetrano le so. Prima perché ho l’aggeggio che le cercava, che non l’avete trovato e poi perché le riconosco», disse ai magistrati. Insomma Messina Denaro sfidava anche lo Stato, senza avere paura di essere ripreso. Dopo il suo arresto, tra le telecamere che lo ripresero, c’erano quelle a circuito chiuso del palazzo municipale. I filmati – poi diffusi dalla Polizia municipale – riprendono sabato 14 gennaio, cioè due giorni prima dell’arresto del boss, che proviene dal viale Risorgimento, attraversa il quadrivia del Comune e prosegue a bordo dell’Alfa Giulietta nera in via Garibaldi. Solo dopo alcuni riscontri si è potuto accertare che il boss era stato a fare la spesa al supermercato “Coop” di viale Risorgimento, luogo dove si incontrava con l’insegnante Laura Bonafede, finita anche lei in carcere.

AUTORE.