All’indirizzo http://coordinamento.mininterno.it/servpub/ver2/SCAR/cerca_targhe.htm si accede al database di oltre 3 milioni di registrazioni di veicoli e targhe denunciate per furto o smarrimento.
Oltre a consentire questa verifica, del tutto gratuita, la targa auto permette anche di calcolare l’importo dovuto del bollo. In questo caso, sul sito dell’Aci ( https://online.aci.it/acinet/calcolobollo/#inizio-pagina ) e quello dell’Agenzia delle Entrate ( http://www1.agenziaentrate.gov.it/servizi/bollo/calcolo/RichiestaPagamentoSemplice.htm ), si potrà conoscere quanto dovuto, risultando registrati nel sistema i dati essenziali, come la potenza del mezzo, la regione di residenza dell’intestatario e la classe di emissioni inquinanti.
Risalire al proprietario o intestatario
L’ultimo passaggio, quello che dà il collegamento tra proprietario intestatario del veicolo e targa, è la visura al PRA. Per effettuarla si può visitare il sito dell’Aci ( https://servizi.aci.it/VisureInternet/welcome.do ) e, dopo aver inserito i propri dati e quelli relativi al mezzo del quale si vuole conoscere la relativa situazione nonché proprietà, si avrà accesso alla scheda di registrazione al Pubblico Registro Automobilistico.
Il costo di tale operazione è pari a 8,83 euro, di cui 6 euro relativi alla visura e 2,38 (+iva) di costi accessori. L’indicazione dei dati ottenuti online non è valida come certificazione, rendendosi necessario in quest’ultimo caso il documento rilasciato personalmente dall’Ufficio provinciale dell’Aci. Oltre a risalire al proprietario, una visura attraverso la targa del veicolo permette di accertare l’eventuale presenza di ipoteche o fermo amministrativo sul mezzo.
In alcuni casi ricordiamo che l’inserimento della targa non porterà a risalire al possessore guidatore, come nel caso di un’auto presa a noleggio o in leasing, per la quale risulteranno iscritti i dati della società cessionaria.
fonte. ANSA