Correva l’anno 1976. Nel bel mezzo di una notte fredda e piovosa del 27 gennaio un piccolo commando fece irruzione nella casermetta dei carabinieri di Alcamo Marina, in provincia di Trapani. Due militari, Carmine Apuzzo ed il castelvetranese Salvatore Falcetta furono uccisi barbaramente nelle loro stanze. Il primo fu crivellato di colpi mentre dormiva, il secondo, svegliatosi a causa del rumore improvviso, non ebbe il tempo di impugnare la sua pistola.
Lo scorso 19 marzo, il tribunale di sorveglianza di Firenze ha concesso la libertà condizionata all’alcamese Giuseppe Gulotta, condannato all’ergastolo per la strage della casermetta, dinanzi ai giudici della Corte d’assise di Reggio Calabria, è infatti iniziato il processo di revisione.
Gulotta ha già scontato la pena detentiva di diciotto anni, e dal 2007 gode della semilibertà. Anche gli altri due condannati Gaetano Santangelo e Vincenzo Ferrantelli, che avrebbero da anni trovato rifugio in Brasile, chiederanno tramite propri legali la revisione del processo.
Tutti i dettagli sulla strage di Alcamo Marina sul sito senzamemoria.wordpress.com
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