L’agricoltura soffre la siccità, perché le stagioni delle piogge non sono più come quelle di una volta e poi perché si fanno i conti anche con le criticità dei Consorzi di bonifica. Ma, allo stesso tempo, si producono tanti reflui ogni giorno che, dopo la depurazione, finiscono sversati a mare. Su come riutilizzare le acque depurate e finanche le acque piovane se ne è parlato in un seminario di formazione sul tema “Sistemi per il recupero dell’acqua piovana e per la depurazione delle acque reflue” che si è tenuto presso l’Althea hotel, col sostegno della “Sb prefabbricati” di Castelvetrano.
L’iniziativa è stata organizzata dall’Ordine degli ingegneri della provincia di Trapani (compresa la Fondazione), dall’Ordine degli architetti e dal Collegio geometri della provincia. A relazionare sono stati Michele Metalli e Salvatore Romano della “Petroltecnica Spa”. «Si tratta di nuove tecnologie che ci permettono di ottimizzare l’uso dell’acqua sia per uso domestico che industriale», ha detto il geologo Romano. «Sui costi questi numeri sistemi incidono il 30% in più rispetto a quelli tradizionali ma nel tempo, dal punto di vista ambientale, si rientra tranquillamente».