Ruba olive in terreno confiscato. Arrestato castelvetranese

Nel weekend scorso è stato condotto un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dalla Compagnia Carabinieri di Castelvetrano.

Durante le giornate di sabato e domenica i militari hanno incrementato ulteriormente il controllo del territorio, effettuando vari servizi al fine di prevenire e reprimere eventuali condotte illecite.
Nella mattinata di sabato i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno operato un arresto in flagranza di reato.

CANGEMI Giovanni, castelvetranese del 1973, già noto alle Forze di Polizia, veniva sorpreso, in questa via Partanna, all’interno di un fondo confiscato a GRIGOLI Giuseppe – noto imprenditore che, come accertato giudizialmente, curava gli interessi economici del latitante MESSINA DENARO – nel bel mezzo di una raccolta di olive “non autorizzata”. Il CANGEMI, difatti, aveva già riempito due ceste di quasi 30kg. complessivi di olive, che era pronto a sottrarre senza l’autorizzazione degli aventi diritto, laddove non fosse intervenuta una pattuglia della Radiomobile a trarlo in arresto, sequestrando il succulento bottino.
L’indagato si trova ristretto agli arresti domiciliari nella rispettiva residenza, a disposizione della Procura della Repubblica di Marsala.

Comando Legione Carabinieri “Sicilia”
Comando Provinciale di Trapani

COMUNICATO STAMPA

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  • mi piacerebbe sapere chi sono "gli aventi diritto" e se gli amministratori giudiziari provvederanno a farle raccogliere, o se le olive rimarranno alla pianta. In quest'ultima ipotesi meglio permettere la raccolta, a gente bisognosa .

  • Certamente rubare un succulento bottino di 30 kg di olive pari a circa 3 kg di olio al prezzo di 7 euro kg = 21 euro.Da escludere dal prezzo,il tempo impiegato per la raccolta e il costo della macinatura.Constato veramente che il Signor Cangemi ha sbagliato 2 volte:
    1)Non avere richiesto l'autorizzazione agli amministratori "AVENTI DIRITTO" Ma chi sono gli Aventi Diritto?;
    2) Dopo avere raccolto le olive doveva dichiarare che gli servivano per donare l'olio, magari a un centro di recupero di extracomunitari,i privilegiati del momento.Probabilmente la polizia avrebbe avuta un occhio di riguardo nei suoi confronti e lo segnalavano come benefattore dei "Privilegiati".Privilegiati fino a quando il più presto possibile non cambi il vento della politica di mandarli tutti nei loro paesi di origine.
    Solo cosi,forse non vedremo più le nostre strade invase da prostitute di colore,sfruttate ad ogni costo dai loro aguzzini connazionali.

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Comunicato Stampa