Da piccoli siamo tutti ispirati ad idoli ed eroi ma solo crescendo ci rendiamo conto che questi non hanno mantello nè super poteri ma tanto altruismo, la vera fonte di eroismo puro. Era il mese di giugno, in via Garibaldi a Salemi, un’auto era avvolta dalle fiamme e stava provocando gravissimi danni alle abitazioni vicine.
Così come racconta Agostina Marchese per PartannaLive, l’area era diventata un forno ardente. Alcune persone sono riuscite a scappare e mettersi in salvo, tranne due bambini che rimasti dentro casa, all’ultimo piano, a rischio asfissia: il fumo nero saliva lungo la scala interna rendendo irrespirabile l’aria e mentre il portone d’entrata bruciava lentamente, le fiamme divoravano l’auto davanti casa rendendo inopportuna l’apertura della porta del balcone.
Salvatore Saladino, vigile del fuoco, in quel momento non in servizio, fù avvertito dell’incendio e si recò immediatamente sul posto. La sua prima reazione fù quella di sfondare una porta per cercare di raggiungere in maniera immediata i bambini. La situazione, davvero invalidante per il vigile del fuoco, ha messo a dura prova anche la sua forza fisica.
“In quel momento – come spiega lui stesso – l’istinto ha preso il sopravvento e salvare quei bambini era fondamentale, era il pensiero di chiunque si trovasse li, forse ho avuto solo un po’ più di coraggio e anche i ragazzi che mi hanno aiutato hanno tirato fuori il proprio”.
La predisposizione ad aiutare gli altri e il mettersi in gioco hanno sempre contraddistinto la sua persona. Saladino, ha compiuto 60 anni qualche giorno fa e l’età non gli permetterà, secondo regolamento, di rimanere nel corpo del Vigili del fuoco, corpo nel quale ha dato tanto mostrandosi sempre dinamico ed efficiente.
La sua passione verso le squadre che effettuano volontariato nasce da piccolo, quando a Salemi in occasione del terremoto vennero dei soccorritori del nord d’Italia, Saladino decise da grande di partire per il terremoto dell’Irpinia.
Il 18 maggio 2018 alle ore 10.00 nei locali della Sala Consiliare in Via Francesco Crispi, 120 a Salemi, Salvatore Saladino, e il Distaccamento di cui fa parte, una squadra che, nonostante il precariato, si è sempre prodigata per assolvere con il massimo impegno al proprio ruolo, riceverà un encomio da parte del Comune.
È passato quasi un anno. “Non sono un eroe – afferma – sono un essere umano come tanti altri tra gli alti e bassi della vita. Quando sei un eroe, le persone si aspettano molto da te. Per i giorni a seguire ho avuto anche dei dolori muscolari, propri di una persona normale, ma rifarei tutto quello che ho fatto!”
AUTORE. Patrizia Vivona