La piazza antistante la chiesa Cristo Risorto di Santa Ninfa verrà intitolata alla memoria di don Antonio Riboldi che, durante il terremoto 1968, fu parroco in paese. La cerimonia si terrà oggi (mercoledì 15 gennaio) alle ore 19. “Era doveroso intitolare una piazza principale della nostra città al nostro parroco, poi divenuto Vescovo di Acerra, che lottò al fianco della sua gente per i diritti della popolazione del Belìce. Insegnò a più generazioni di giovani ad avere coraggio, fu profeta della povera gente, eroe civile contro le mafie. A distanza di sette anni dalla sua morte, la comunità di Santa Ninfa colma un vuoto saldando un debito di riconoscenza nei suoi confronti”, dice il sindaco Carlo Ferreri. Don Antonio Riboldi, appena dopo il sisma del ’68, si recò a Roma, accompagnato dai bambini del Belìce, per essere ricevuto dal presidente della Repubblica Giovanni Leone, dal presidente del consiglio Aldo Moro e da Papa Paolo VI. Il pontefice di allora incoraggiò don Riboldi a proseguire nella lotta per dare gli alloggi agli sfollati. Da lì a poco iniziarono a costruire le case e le strade.

Monsignor Antonio Riboldi (foto di Max Firreri)