Adesso basta!” è lo slogan di Cgil e Uil per la mobilitazione contro la manovra del Governo. Domani si terrà anche a Trapani, come in tutte le città capoluogo della Sicilia, lo sciopero nazionale di otto ore, con un sit in, a partire dalle 9,30, dinnanzi la sede della Prefettura. A scendere in piazza saranno Cgil e Uil, insieme alle categorie Funzione pubblica Cgil, Filcams Cgil, Flc Cgil, Filt Cgil, Slc Cgil, Flai Cgil, Uil Trasporti, Uil Scuola Rua, Uilpa, Uil Poste, Uil Fpl e Filbi Uil.

In video, l’appello di Tommaso Macaddino, segretario generale Uil Trapani. Previsti i presìdi, a partire dalle 9, davanti alle Prefetture di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Siracusa e Trapani. A Messina, invece, davanti alla sede dell’Inps e a Ragusa nel piazzale dell’ospedale Giovanni Paolo II.

Il 20 novembre si replica con lo sciopero generale. L’appuntamento è a Siracusa, con corteo e comizio in piazza Archimede, per la grande manifestazione regionale che vedrà la partecipazione di migliaia di lavoratori provenienti da tutte le province, alla presenza del segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Studenti e lavoratori scenderanno nelle piazze dell’isola per chiedere risorse adeguate per il rinnovo dei contratti per tutto il personale, stabile e precario. Per rispondere alla perdita del potere di acquisto, a fronte di un’inflazione cumulata pari al 18% in tre anni. E ancora per chiedere lo stanziamento di risorse finalizzate a sanare il problema del precariato in tutti i settori del comparto Istruzione e ricerca. Senza dimenticare investimenti in tutti i settori, il blocco delle iniziative legislative finalizzate ad una privatizzazione di pezzi del sistema. Infine per dire “No” all’autonomia differenziata, progetto del governo Meloni, che abbasserebbe l’asticella dei diritti fondamentali nelle regioni più deboli del Paese”.

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