tumore mammella

Il tumore della mammella è la neoplasia maligna più frequente nel sesso femminile nei paesi occidentali. L’incidenza (ossia i nuovi casi diagnosticati per anno) è in continuo aumento e ciò è stato attribuito da un lato ad un reale incremento della malattia e dall’altro lato ad una maggiore capacità di diagnosticare la patologia con l’introduzione di strumentazioni radiologiche sempre più sofisticate quali la mammografia e l’ecografia.

In Italia si stima che 1 donna su 9 andrà incontro ad un tumore della mammella nel corso della sua vita. Questi dati confermano l’importanza sociale che la malattia ha perché interessa una parte molto cospicua della popolazione; inoltre giustifica gli innumerevoli lavori scientifici che dalla seconda metà degli anni Novanta hanno coinvolto in modo diretto molti scienziati italiani e su tutti il professor Umberto Veronesi, ritenuto a ragione il padre della moderna senologia.

Proprio grazie a questi studi, nonostante l’incidenza sia in continuo aumento, la mortalità per tumore della mammella è in progressiva diminuzione. Ciò significa che ogni anno si fa diagnosi di un numero sempre maggiore di neoplasie mammarie ma altrettanto ogni anno si curano e guariscono sempre più donne. Ciò è indubbiamente dovuto ad un miglioramento delle conoscenze oncologiche e delle tecniche chirurgiche ma il reale fattore discriminante che ha permesso di giungere a questi risultati è la DIAGNOSI PRECOCE, ossia la capacità di giungere ad una diagnosi in una fase iniziale del processo patologico quando ancora la malattia non ha dato segno di sé, (nodulo non palpabile).

Gli alleati della diagnosi precoce, che è lo strumento più efficace per sconfiggere il tumore mammario, sono il medico senologo e la donna.
Il medico senologo è lo specialista del seno, colui che nella sua figura professionale racchiude la capacità e le conoscenze per permettere una diagnosi di tumore della mammella in fase iniziale quando ancora la semeiotica (termine medico che definisce i segni e sintomi di una malattia) è nascosta attraverso strumenti quali la visita clinica e l’ecografia ed inviando al collega radiologo la paziente per eseguire indagini ulteriori quali la mammografia o la risonanza magnetica nucleare.

Il medico senologo non può che essere il chirurgo senologo ossia colui che con gesto delicato e sapiente opera la donna malata (e che in quanto tale diviene paziente) con grande attenzione non solo per la radicalità oncologica dell’intervento ma anche per la conservazione estetica di un organo oggi sempre più segno di fecondità, sessualità e di femminilità.

Tutto questo per dire che il senologo oggi rappresenta una figura professionale che necessita di un riconoscimento da parte delle donne che devono pretendere che il loro seno sia visitato e custodito da un medico specialista e non dai tanti colleghi che troppo spesso si spacciano per esperti pur appartenendo ad altre categorie professionali quali i ginecologi, i chirurghi generali o i radiologi non dedicati.
E’ dimostrato nella letteratura medica che la gestione della malattia tumorale della mammella ad opera di medici dedicati ed esperti (ossia i senologi) presenta un tasso di guarigione maggiore rispetto a quelle donne che vengono invece, loro malgrado, visitate e curate dai vari “qualunquisti” della medicina.

Il secondo alleato essenziale per la diagnosi precoce è la donna attenta alla propria salute e consapevole di avere un ruolo essenziale in questa lotta contro il cancro. L’attenzione al proprio seno e ad eventuali cambiamenti morfologici dello stesso (non l’autopalpazione mensile sistematica fonte di solo stress per la donna) possono offrire un valido aiuto al senologo per avviare indagini di approfondimento su quella paziente. Ma anche l’attenzione nel seguire i consigli che il medico senologo offre alla donna in termini di scadenza delle visite di controllo e degli esami strumentali. Oggi ogni donna sopra i 40 anni dovrebbe eseguire una visita senologica di controllo con ecografia mammaria bilaterale annuale ed una mammografia bilaterale ogni due anni. Queste indicazioni sono valide per donne che non hanno fattori di rischio quali la presenza di familiari di I-II grado affetti da tumore della mammella o dell’ovaio o ulteriori fattori che devono essere tenuti in considerazione dal senologo per stilare un programma di prevenzione personalizzato sulla singola donna. Ma l’attenzione del senologo è anche rivolta alle donne più giovani – si consiglia di iniziare il controllo senologico a 25 anni- o di età maggiore di 69 anni , età che determina l’esclusione delle donne dai programmi di screening nazionali e regionali.

Infine, ulteriore essenziale attenzione da parte della donna è nella scelta del senologo di riferimento (come ad esempio per la prevenzione di altre patologie oncologiche, vedi la scelta del ginecologo di fiducia).

Occorre che il medico a cui si affida la cura del proprio seno abbia le dovute conoscenze mediche e che abbia quella innata umanità e sensibilità indispensabile per poter accompagnare la donna nel cammino della prevenzione di un organo così importante nel quale si concentra la sua femminilità.

Giorno 9 marzo 2013 presso l’Istituto di Medicina e Riabilitazione “Eleonora” di Castelvetrano saranno presenti i medici Giorgio Baratelli e Francesco Valenti, specialisti in senologia, appartenenti all’equipe del Dott. Umberto Veronesi

Info: 0924.200448 – 349.2862680

Dr Baratelli Castelvetrano

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