Le Fiamme Gialle hanno scoperto un’evasione di 25 milioni di euro tra importi sottratti a tassazione e imposte non versate.
Quattordici le persone denunciate. La frode – secondo gli inquirenti – sarebbe stata realizzata nell’ambito delle sponsorizzazioni del motociclismo, nell’ambito dei campionati mondiali Superbike e Supersport, con l’emissione di fatture per operazioni inesistenti a favore di società italiane che si procuravano costi fasulli per abbattere i propri utili.
I due evasori totali, entrambi modenesi, non risultavano avere alcuna attività imprenditoriale. Ma secondo la Finanza loro stessi avrebbero istruito le società che gestiscono i team motociclistici a cedere spazi pubblicitari sulle carene delle moto a due fantomatiche società: il tutto a prezzi simbolici, a volte anche di un euro.
Le due società cartolari anglosassoni create dai due modenesi avrebbero poi, a loro volta, fornito fatture gonfiate e con prezzi fuori mercato a società italiane che acquistavano gli spazi pubblicitari. In questo modo, mentre le società dei team corse, emettendo fatture per importi simbolici nei confronti delle società estere potevano comprimere i propri ricavi, le società italiane che poi si vedevano recapitare da quelle anglosassoni fatture d’acquisto esorbitanti vedevano lievitare a dismisura i propri costi per abbattere la base imponibile.
La procura di Modena ha potuto verificare i dati dei conti correnti esteri (in Inghilterra, Svizzera e Austria) movimentati con queste fatture. Gli inquirenti hanno accertato come le società italiane acquirenti degli spazi pubblicitari si facessero riconsegnare dalle due anglosassoni circa l’80 per cento degli importi ‘fuori mercatò che avevano pagato loro. Dieci amministratori di queste società italiane sono stati denunciati, come i due modenesi ritenuti ideatori della frode.
Altri 40 sono stati segnalati ai reparti della Finanza competenti in tutta Italia (Umbria, Marche, Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna). La sovraffatturazione risalirebbe al periodo 1999-2005: la base imponibile sottratta è stata quantificata in 20 milioni, mentre è di 5 milioni la quota Iva non pagata. Altre due persone sono state denunciate per riciclaggio: sono accusate di aver fatto rientrare capitali in Italia da conti correnti stranieri.
(ANSA)