L’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Mario Centorrino, ha incontrato ieri mattina il sindaco di Castelvetrano, Gianni Pompeo e il dirigente scolastico, Francesco Fiordaliso.
Nel corso dell’incontro, che si è svolto in assessorato, è stato possibile ricostruire con obiettività la vicenda relativa alla mancata partecipazione delle scuole alla manifestazione organizzata dall’associazione antiraket e antiusura di Trapani, che si è svolta nei giorni scorsi a Castelvetrano, con il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia e il collaboratore di giustizia, Vincenzo Calcara.
“È emersa una mancata comunicazione tra i diversi soggetti interessati- ha detto Centorrino- che ha creato più di un equivoco in merito alla manifestazione, al suo significato ultimo, ai partecipanti”.
Per fugare ogni dubbio sulla partecipazione alla lotta alla mafia delle scuole locali, nella quale sia il sindaco che il preside sono stati, anche di recente, protagonisti di primo piano, è stata fissata una riunione che si svolgerà mercoledì 16 febbraio a Castelvetrano, sul tema Scuola e legalità.
All’incontro parteciperanno l’assessore Centorrino, il sindaco Pompeo, il Consiglio comunale, le rappresentanze del mondo della scuola.
AUTORE. Redazione
sono molto perplessa ed anche arrabbiata. Sono un’insegnante che vive e opera al nord…e qui gli incontri sono sempre molto seguiti..non ci sono scuse che tengano.. .
MAFIA: ANTIRACKET TRAPANI, ECCO PERCHE’ PRESENZA CALCARA
(ANSA) TRAPANI, 21 GEN – Il presidente dell’Associazione antiracket e antiusura di Trapani, Paolo Salerno, in merito alle polemiche legate all’incontro pubblico di mercoledi’ scorso nel teatro Selinus di Castelvetrano (Tp), con il pentito Vincenzo Calcara, tiene a puntualizzare che ”l’antiracket ha semplicemente recepito la richiesta del collaboratore di giustizia di incontrare i giovani, lanciata attraverso Facebook”. Salerno precisa che ”non avrebbe organizzato nulla, se non ci fosse stato presente un magistrato”. ”La presenza, qualificata, del procuratore aggiunto della Dda di Palermo, Antonio Ingroia – afferma Salerno – avrebbe dovuto rassicurare tutti, a cominciare dai dirigenti scolastici delle scuole superiori, invitati e sollecitati a partecipare”. Il presidente dell’antiracket precisa inoltre che ”Calcara non e’ stato chiamato per parlare di legalita’ in cattedra: avrebbe dovuto, da ex uomo d’onore riservato, oggi collaboratore di giustizia, lanciare un messaggio ai giovani per spiegar loro, alla luce della personale esperienza, che scegliere di diventare ‘picciotto’ di Cosa nostra porta al carcere o al cimitero”. ”Pertanto – conclude – non riesco a capire cosa c’e’ in tutto questo di diseducativo”. Infine, il presidente dell’antiracket puntualizza che ”ogni azione tendente a scaricare sugli altri responsabilita’ sulla mancata partecipazione delle scuole e’ un tentativo di voler ribaltare la verita”’.(ANSA).
ma qualcuno può SERIAMENTE DIRE che Fiordaliso non HA MAI FATTO ANTIMAFIA?????? IO SONO DAVVERO SCONVOLTO! Qui c’è solo chi ha organizzato malissimo. Non si può riscrivere la carriera di un dirigente che ha subito anche attentati. Cavolo!
Sbagliata l’impostazione, ancor più inesatto il messaggio che si è mandato inconsapevolmente…
Non sta a me giudicare il pentito di turno, sta di fatto che lo scempio che le telecamere ed i presenti hanno potuto registrare ha sicuramente dato ragione a tutti coloro i quali hanno deciso per se e per gli altri di disertare l’incontro.
Non è ammissibile che al Calcara, a suo dire pentito e quindi collaboratore di giustizia, si consenta di urlare addosso agli intervenuti, seppur anch’essi colpevoli a suo pari, perchè non si è fatto altro che dare spazio a gente che dovrebbe riscattare le proprie malefatte nell’ombra, nel silenzio, collaborando con gli organi competenti e solo così mostrando davvero il proprio pentimento e definitivo allontanamento dalla malavita o il malaffare.
L’impressione che ha suscitato questa vicenda nell’opinione pubblica è a mio avviso decisamente negativa, sembra quasi che un magistrato del calibro di Ingroia sia caduto nella trappola di un tutt’altro che pentito, d’altro canto, un osservatore esterno che legge il giornale desume che una cittadina intera ha disertato un manifestazione antimafia, con tanto di organizzazioni anti racket, magistrati e pentiti, per di più nel giorno del compleanno del Dott. Paolo Borsellino, ergo un’intera cittadina che non vuole la lotta alla mafia anzi ne protegge i suoi esponenti boicottando le manifastazioni.
Secondo voi lettori e commentatori, chi ha vinto e chi ha perso in quella giornata di “straordinaria follia”?
Amarezza…..solo grande amarezza…
Gufo opinioni diverse a parte credo che tutti quelli che si sono espressi su questo spazio stiano dalla stessa parte che è quella di in secco NO alla mafia in tutte le sue forme e varianti economico-politico-massonico. La nostra voglia credo che sia un riscatto da sempre anelato da parte dei giusti della nostra terra e della gente che la vive anche da lontano. Opinioni diverse si ma senza divisioni. La storia ci impone di stare e combattere uniti per non perdere ancora una volta gli appuntamenti importanti che ci si prospettano all’orizzonte.
La Sicilia in tutta la sua magnifica storia ha dato sempre un contributo importante con uomini (compreso il preside Fiordaliso), pensiero ed anche sangue della migliore speme. Allora avanti bisogna guardare estremamente avanti e riprenderci la storia che questa terra ha sempre dimostrato esserne protagonista.
Con amore immenso alla mia terra ed alla mia gente.
Bravo, gufo! Hai detto bene. Il Preside Fiordaliso ha dato prova, ORA COME SEMPRE, di essere un uomo coraggioso nello svolgere il suo ruolo di educatore: nel combattere la mafia e qualunque suo maledetto tentacolo, e quindi anche finti pentiti e professionisti dell’antimafia (taluni giornalisti e politici). Ricordo a tutti che lo stesso Dott.Falcone, il Magistrato per ECCELLENZA, colui che rappresenta l’esempio di tutti come uomo delle Istituzioni dello Stato e meraviglioso siciliano amante vero della propria Terra, è stato coraggioso nello smentire un pentito e di entrare in contrapposizione con taluni che volevano usare la magistratura per fini non condivisibili. E forse non tutti ricordano: è stato accusato, sospettato, ostacolato, messo sotto inchiesta (ricordate il corvo)! Da gente che si chiama orlando, lumia e loro compari infimi giornalisti… tutta questa gentaglia che lo ha attaccato quando era in vita e che poi ha fatto leva sul suo ricordo dopo la tragica morte. Saluti
Visto il filmato, non me la sento di condannare nello specifico l’operato del Preside Fiordaliso, specialmente da genitore. Considerato l’ambiente “difficile” di Castelvetrano, un giovane studente di 16-18 anni potrebbe rischiare la vita per una critica o un commento pubblico non gradito. Non scarichiamo sui giovani la speranza di cambiare qualcosa.
Caro Peppino i giovani sono la speranza!