SELINUNTE. Altro traguardo per essere Patrimonio dell’Umanità

Finalmente è stato firmato da tutti gli interessati il Protocollo d’intesa per la gestione seriale “Selinunte e il suo Territorio” propedeutico per avviare un adeguato Piano di Gestione, finalizzato a tutelare l’eccezionale valore universale del bene, uno dei requisiti fondamentali richiesti per l’insediamento del sito nella lista del Patrimonio Mondiale.


Il documento, importante per ufficializzare l’incarico a Raymon Bondin, esperto Unesco
, che avvierà l’iter burocratico, è stato firmato dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Trapani, dai Comuni di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Partanna, dal Club per l’Unesco Castelvetrano Selinunte, dal Polo di Sviluppo Turistico Integrato Pandorathon e dalla Rete Museale e Naturale Belicina che riunisce un eccezionale patrimonio di aree archeologiche, riserve naturali, monumenti e musei, compreso il Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, fra gli insediamenti più importanti e meglio conservati del mondo greco.

 E non ha esitato a firmare nemmeno l’Assessore ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Sicilia, l’Avv. Carlo Vermiglio, che all’apertura dei lavori del Convegno Internazionale “Selinunte – Produzioni ed economia di una colonia greca di frontiera”, svoltosi il 15 e 16 Aprile al Parco Archeologico, organizzato e fortemente voluto dal Club per l’Unesco Castelvetrano Selinunte, aveva garantito che nonostante “non sarà facile raggiungere l’obiettivo, misureremo la nostra capacità di fare sistema per un traguardo che ritengo fondamentale, perché questo territorio – non esitando a definirlo – l’ottava meraviglia del mondo per le ricchezze naturalistiche e storiche che sono nel proprio tessuto connettivale, possa ottenere questo prestigioso riconoscimento”.

Il Presidente del Club per l’Unesco Castelvetrano Selinunte si è personalmente interessato a contattare tutti affinché il terzo atto di un assiduo lavoro, inaugurato il 26 novembre 2014 presso l’Archivio Storico di Castelvetrano, con il primo atto formale siglato il 2 luglio 2016, ponesse definitivamente le basi per raggiungere il tanto auspicato obiettivo. Il proposito è audace, ma come è ormai noto ai più, il Club selinuntino affronta con serenità e spirito di grande iniziativa e responsabilità ogni sfida.

E’ un obiettivo importantissimo che giorno dopo giorno diventa realtà – ha affermato il Presidente del Club per l’Unesco di Castelvetrano Selinunte, Nicolò Miceli – una opportunità immensa per tutto il territorio, ottenendo un marchio a livello mondiale. Riteniamo che la collaborazione e il sostegno concreto della società civile e dell’associazionismo siano strategicamente indispensabili in un modello di governance e di tutela e valorizzazione del territorio che vuole essere vincente.

Ritengo – ha sottolineato il dottor Miceli – che è ancora tanta la strada per raggiungere l’obiettivo, ma l’entusiasmo che gli attori, coinvolti nell’ambito riconoscimento, mi continuano a mostrare ci dà sempre più la carica per affrontare, lasciatemelo ribadire, le battaglie e vincere la guerra”.

Nel Protocollo, nero su bianco, è puntualizzato che “In un secondo momento si potrà prevedere l’inclusione di altri comuni limitrofi identificabili con quelli esistenti all’interno dell’antico territorio selinuntino ossia l’intero territorio su cui l’antica Selinunte esercitò il dominio, che comprende – si riporta nel Protocollo – alcune aree della Valle del Belice, delimitato ad Ovest fino al fiume Mazaro (…) ad Est sulla foce del fiume Platani, a Nord nell’interno fino a Poggioreale presso il Monte Castellazzo”.

Addetto Stampa del Club per l’Unesco Castelvetrano Selinunte
Irene Cimino

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  • Sulla "STAMPA" di ieri ho letto che, dopo secoli di ricerche e congetture, ad Agrigento hanno avuto la capacità-fortuna di far "riemergere" il Teatro antico della Città, a lungo cercato, nell'area dell'agorà . Evento di un interesse strepitoso di cui si avvantaggerà ancor di più, in termini di visitatori, questo sito archeologico rispetto a quello di Selinunte, anche grazie ai milioni di nuovi finanziamenti, anche europei, che per ulteriori scavi esso riceverà.
    La notizia del Club Unesco non perdona le omissioni di iniziative vere e forti dei nostri amministratori per ottenere finanziamenti idonei per le ricerche del Teatro di Selinunte, e per ottenere la restituzione delle "nostre" Metope ! Bisogna svegliarsi e non continuare a rimanere inerti, solo blaterando, sul piano dell'agire politico e civile.

  • Il marchio Unesco può essere importante, ma Selinunte è già patrimonio dell'umanità.
    Ricordo ancora una volta che la Valle dei Templi è già nell'elenco Unesco dal 1997, ma i dati di flusso turistico, facilmente reperibili sul web, sono poco entusiasmanti.
    Per ridare vitalità turistica alla zona ci vuole ben altro; il turista interessato a venire nelle nostre zone è per lo più interessato ad altro (e qui vi invito a visionare le ricerche effettuate sulle preferenze degli ospiti), il parco archeologico fa da contorno.
    Basta andare a vedere quanta gente affolla l'imbarcadero dello Stagnone nel sunset time e soprattutto quanto spendono.

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Comunicato Stampa