Esattamente un mese fa veniva segnalata alla nostra redazione, la mancanza di Selinunte in uno degli atlanti multidisciplinari usati presso molti istituti scolastici italiani. Ovviamente ciò lasciava tutti basiti per una dimenticanza tanto grave e la questione era stata portata all’attenzione della casa editrice.
Oggi invece una lettrice ha segnalato alla nostra redazione, la presenza del nostro Sito Archeologico in uno dei testi scolastici della figlia, che fa ben sperare per il nostro territorio spesso dimenticato:
“A beneficio di quanti si preoccupano che il nostro territorio sia bistrattato dalle case editrici – scrive Mariavirginia Vaccara – ecco il libro su cui studia mia figlia: edito da La Scuola, dedica alla nostra Selinunte un’ampia pagina ricca di curiosità e approfondimenti su una delle perle meglio conservate della Magna Grecia.
Basta quindi saper scegliere un buon testo e aspettare che i fanciulli si innamorino della storia trovando poi realistici e straordinari riscontri a…due passi da casa o, se lontani migliaia di chilometri dal sito studiato, vederlo riaffiorare dalle pagine del loro libro….“
In effetti, questa assenza di Selinunte da vari testi scolastici, dovuta all’ignoranza degli autori, è intollerabile. Bisogna saper scegliere, dice il titolo dell’articolo, che condivido.
Ricordo che, anni fa, un testo per la Scuola media di Laterza riportava una cartina della Sicilia antica senza Selinunte, ma con Palermo (allora non rilevante). Evidentemente gli autori di basavano sull’oggi e non sulla storia antica.
Per altro, lo stesso testo (e non è il solo) citava Segesta come importante città greca…