Daniela SaporitoLo scorso 27 aprile, nella sala consiliare del comune di Castelvetrano, si è svolto il terzo incontro tra l’amministrazione civica del comune e gli operatori economici di Triscina e Marinella di Selinunte, per “proporre delle soluzioni che possano rilanciare le borgate marinare – come ha sottolineato il vicesindaco Calcara – nell’ottica della città territorio”.

È stato presentato un elenco di soluzioni a breve, media e lunga scadenza, facendo però i conti con le difficoltà che derivano dal fatto che la Regione Sicilia non ha ancora prodotto il proprio bilancio, per cui è molto difficile azzardare soluzioni di un certo costo senza conoscere la disponibilità economica che deriva dai “trasferimenti” regionali.

Tra le soluzioni a breve scadenza presentate dall’amministrazione troviamo quindi alcuni “interventi” a costo zero, come l’ordinanza per prolungare la musica nei locali fino alle due di notte e al sabato fino alle tre; i nuovi orari per la chiusura al traffico (dalle 21,00 allo “scaro” e dalle 22,30 a monte), rimodulabili in base all’effettiva presenza di traffico; la rassegna dei fuochi d’artificio divisa nelle 4 domeniche d’agosto al posto di mantenerle concentrate in un’unica settimana.

Altri interventi invece non avrebbero nemmeno dovuto essere oggetto di concertazione, rientrando in una normale e ordinaria manutenzione, come la discerbatura delle aree pubbliche, la pulizia delle scale, l’attenzione alla pulizia delle strade e delle spiagge o la collocazione di cestini per i rifiuti.
Infine c’è il rifacimento dell’asfalto di alcune vie delle due borgate, che però era già stato deliberato da un po’ di tempo, ricorrendo all’aiuto della Cassa Depositi e Prestiti.

Uno degli obiettivi a media scadenza presentati dall’assessore alla Tutela Ambientale, Giovanni Culoma è l’eliminazione del problema del randagismo, attraverso l’ampliamento del canile (anche questo deliberato nel giugno dello scorso anno).

Pare però che non sia stata fatta ancora sufficiente chiarezza sui termini del problema che, con ogni evidenza, non può essere risolto aumentando di 30 posti la capienza del canile. L’unica cosa certa è un’ordinanza del sindaco del 31 marzo scorso per rimettere in libertà i cani d’indole docile, dopo sterilizzazione nel rispetto della legge regionale n. 15 del 2000.
Altra soluzione a media scadenza riguarda la semplificazione per il cambio di destinazione d’uso delle abitazioni private del centro ad attività commerciale, “ma prima – dice l’assessore Errante – occorre che venga approvato il piano regolatore generale”.
Anche la realizzazione della piazzola in legno nella piazza del porto di Selinunte, i cui lavori erano stati annunciati per il mese di aprile, è stata inserita tra gli obiettivi di media scadenza, insieme al potenziamento dei mezzi pubblici che collegano Castelvetrano con le due borgate e all’apertura del parco archeologico dalla parte di Triscina.

Tra gli obiettivi a lunga scadenza (ovvero le cose che si vorrebbero fare, ma non ci sono soldi all’orizzonte) troviamo realizzazioni di parcheggi, piste ciclabili che collegano le due borgate attraverso il parco archeologico, nuove sedi per l’asta del pesce… Insomma delle ottime idee che attualmente sono destinate a rimanere tali per mancanza di fondi.
Molti operatori economici però, essendo anche cittadini delle borgate, hanno giustamente denunciato una serie di problemi che davvero sembrerebbero avere maggiori priorità. Tra questi l’impianto elettrico, quello di depurazione, le fogne che quando piove si intasano e in alcune vie si allaga tutto. Alcuni hanno lamentato furti e scassi ai danni del proprio locale. Altri ancora l’abbandono della scuola elementare con un muro pericolante, torturato dalle sterpaglie.

All’incontro ha partecipato anche Gianfranco Caraccioli, Ranger d’Italia per Castelvetrano-Selinunte: “Siamo disposti a garantire la pulizia delle spiagge durante l’inverno. Negli anni scorsi abbiamo tolto quintali di plastica, trovando anche delle siringhe lasciate sotto la sabbia. La spiaggia è uno dei posti più delicati dell’ecosistema, è altamente inquinabile e occorre tenerla pulita. Noi, proteggendo la costa e l’ambiente, abbiamo denunciato alle autorità la presenza di 15 bombe adagiate sul fondo della costa, che sono state fatte brillare l’anno scorso”.

Paolo Masella, presidente del comitato selinuntino e direttore dell’hotel Oasi di Selinunte, sembra fare chiarezza sull’approccio dialettico dell’incontro: “Occorre scindere la programmazione degli spettacoli dalle cose che possono rappresentare le priorità per la vivibilità del territorio. Le feste sono molto importanti, ma vengono dopo. Prima occorrerebbe organizzare una programmazione di interventi urgenti ed immediati”.

Gli fa eco Giuseppe Frosina di Progetto Triscina: “Noi chiediamo delle cose semplici: una migliore viabilità, un migliore controllo del territorio, fare in modo che non si formino discariche a cielo aperto. Insomma, fare le pulizie ci sembra un atto dovuto. E’ vero che parti del territorio sono abusive, ma non è che se uno è abusivo può anche permettersi di poter sporcare. Noi ci accontentiamo di poco, ma vogliamo dei segnali tangibili”.

Presente anche l’assessore alle opere pubbliche Antonino Rizzuto che, visto il recentissimo insediamento, ha chiesto tempo: “Siamo qui per migliorare”.
L’assessore allo sport e politiche giovanili, Nino Centonze ammette: “Va bene, le cose vanno male, ma è inutile piangere sul latte versato. Noi, insieme a voi, vogliamo cambiarle”.
L’assessore allo sviluppo dell’economia, Felice Errante rivela invece che “quest’anno sarà possibile obbligare i privati a pulire i loro lotti di terreno. Se non lo faranno, il comune ha a disposizione 110mila euro per farlo al posto loro e poi rivalersi sui proprietari”.

L’assessore allo sviluppo delle frazioni Daniela Saporito, moglie di Nicola Egitto (noto imprenditore locale), dice che “una soluzione immediata è quella di rendere Selinunte una bomboniera, in modo che il turista che arriva non scappi.
Sono sicura che colorare di bianco e azzurro muretti, ringhiere e panchine cambierà positivamente il volto della borgata selinuntina. Toglieremo le erbacce e puliremo le scale. In una di queste metteremo delle piante tipiche come il rosmarino, il basilico, la salvia e la menta in modo da segnare un percorso di odori che i turisti gradiranno sicuramente
”.
Si spera davvero che il turista possa portare nel proprio paese il ricordo degli odori del rosmarino e della menta, anche dopo aver visitato il porto.

Daniela Saporito parla anche di Triscina: “In locali confiscati, oggi in uso al comune, faremo una farmacia, un ufficio turistico ed altri servizi”.
Poi aggiunge: “Occorre però essere propositivi, non abbiamo bisogno di critiche su ciò che si poteva fare e non si è fatto. Intanto stanno per partire i lavori per il rifacimento dell’asfalto in varie strade delle borgate. Sono moglie di un imprenditore e conosco le problematiche. Abbiamo avuto un sacco di problemi per piantare 4 ombrelloni sulla spiaggia della riserva, perché c’è lo scarafaggio e le tartarughe che devono scopare sulla spiaggia”.
Il riferimento è in realtà alla denuncia subita l’estate scorsa da parte della Provincia di Trapani per aver posato abusivamente ombrelloni e sdraio in pianta stabile sulla spiaggia della Riserva Orientata del fiume Belice.
Alla fine, si è avuta l’impressione di una riunione di imprenditori che dialogano con un altro imprenditore nel ruolo di assessore, ma senza la partecipazione attiva dei cittadini.

Il confronto però sembra assicurato, visto che fino ad oggi, del gruppo “I Love Selinunte” (che ha presentato varie richieste al comune) fa parte anche l’assessore Centonze e nel dipartimento cultura dell’associazione “Progetto Triscina” troviamo anche il vicesindaco Calcara.
Intanto, tra le idee presentate all’amministrazione civica ce n’è una molto curiosa, forse inserita per errore in elenco: “Riempire di cemento l’attuale porto in modo da creare un grande parcheggio e realizzare il bellissimo progetto del nuovo porto”.

Egidio Morici
per “L’isola”, quindicinale di informazione della provincia di Trapani

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