Nell’ambito del Programma Europa Digitale 2021-2027, la Commissione Europea ha lanciato la costituzione di una Rete di Poli per l’Innovazione Digitale (European Digital Innovation Hubs – EDIH). In Italia sono circa 20. Gli EDIH hanno lo scopo di aiutare le PMI e le Pubbliche Amministrazioni nell’adozione di strategie per l’innovazione digitale e metodologica. Gli EDIH hanno una vocazione multiregionale e un focus settoriale ben definito.
Il progetto “Heritage SmartLab” ha avviato uno di questi poli su Basilicata, Campania e Puglia incentrato sulla trasformazione digitale nel campo dei beni culturali e delle industrie creative nel Sud Italia. Aderiscono al Consorzio numerosi Cluster di queste Regioni.
Alla Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa con sede principale in Sicilia, a Selinunte, è stato proposto di fare parte dell’ Hub grazie all’innovazione metodologica dimostrata negli ultimi anni che le sono valse menzioni internazionali, tra cui quella del magazine online University World News della prestigiosa università Americana di Yale, e l’avvio di collaborazioni internazionali. Infatti sia l’Unione Europea (nelle strategie della macroregione Adriatico Ionica), la Organizzazioni degli Stati Ibero Americani (OEI), numerosi regioni e governi nazionali stanno adottando le metodologie proposte dalla Rotta dei Fenici e stanno collaborando con questa nella prospettiva della ripresa post Pandemia.
Nella foto alcuni partecipanti ai primi incontri.
Il Polo ha due obiettivi: Innovare il campo culturale attraverso il digitale e favorire i processi di innovazione intersettoriale.
Il Polo avrà centro di rappresentanza e di coordinamento a Matera (Basilicata) e altri centri operative nelle Regioni coinvolte, che ospiteranno in futuro le attività di testing e analisi, formazione, finanza e networking finanziate dalla UE.
“Con l’adesione all’HUB per il Sud Italia, La Rotta dei Fenici intende far beneficiare di queste attività innovative le PMI siciliane e delle altre Regioni che operano all’interno del nostro Network internazionale” – ci dice Antonio Barone, Direttore della Rotta dei Fenici.
“Prima la pandemia e adesso il conflitto in Ucraina stanno rivoluzionando il modo di fare turismo e in particolare il turismo culturale. Chi pensa che appena finirà tutto il turismo sarà lo stesso non fa i conti con la storia e con i cambiamenti radicali che stanno accadendo nella società contemporanea. Tanto che penso che sarebbe il caso di non usare più la parola turismo bensì tempo libero” – continua Barone.
“Gli operatori turistici e culturali, in particolare i più piccoli, necessitano di nuove strategie che però devono partire dalla analisi del nuovo turismo e delle sue ripercussioni sulle attività dei singoli. In ottobre 2021 in Puglia, in collaborazione con diversi Comuni del Salento e il GAL Terra dei Messapi, abbiamo avviato una Rete di imprese con una riflessione su quale offerta territoriale può considerarsi al passo con i tempi. Sempre a ottobre 2021 nell’area Belicina, grazie al progetto ENICBMED Crossdev, abbiamo fatto educational fam trip per tour operators internazionali, coordinati dalla nostra Presidente Elena Tanou di Cipro, anch’essa importante tour operator, che sta già dando i suoi frutti. Da gennaio sono inoltre stati avviati due progetti di ricerca applicata sul nuovo turismo e sugli itinerari archeologici subacquei che forniranno preziosi strumenti agli operatori. Al tempo stesso stiamo mettendo l’area selinuntina al centro di una importante attività internazionale che vedrà esperti da tutti i Paesi impegnati a Selinunte.”
“A tale scopo adesso stiamo riunendo tutti gli operatori interessati del territorio per le attività da realizzare attraverso incontri di rafforzamento delle capacità (capacity building) e programmazione strategica partecipata. Perchè è importante sviluppare proposte adeguate ai tempi e ai nuovi mercati. Come ci dice l’Organizzazione Mondiale del Turismo: Nuovi prodotti, nuovi target, nuovi mercati.”
Dai primi incontri realizzati emerge un Gruppo di imprese del territorio della filiera integrata del turismo interessati a collaborare per redigere una strategia condivisa e migliorare le proprie conoscenza tecniche e operative, per sapere cosa deve cambiare nel proprio lavoro e restare competitive. Un percorso specifico lo abbiamo avviato con l’Università di Palermo e gli studenti di Scienze del Turismo, che verranno qui a collaborare per rinnovare i modelli di offerta turistico-culturale.
“Numerose aziende del territorio ci hanno seguito negli ultimi anni nel processo di rinnovamento metodologico e tecnico dell’offerta turistico culturale dell’area selinuntina e belicina. Adesso è il momento di rendere questi meccanismi stabili e permanenti nella prospettiva di un coordinamento che possiamo definire di DMCo – Destination Management Community, una filiera innovativa perchè pone al centro la metodologia operativa e la comunità, seguendo la Convenzione di Faro sul Valore del Patrimonio per la Società.”
“Adesso inviteremo tutti coloro che ci hanno chiesto di partecipare a seguire un corretto percorso di valorizzazione territoriale che li veda protagonisti. Inviteremo pubblicamente coloro che vorranno partecipare ad aderire e saranno informati dei prossimi incontri.
L’obiettivo è anche che il nostro territorio diventi un modello internazionale, ma per fare questo occorrono competenze, conoscenze e capacità di collaborazione. Dobbiamo partire da questi se vogliamo ottenere risultati e mantenere alto il nome di Selinunte nel panorama mondiale. Perchè il Turismo non sarà più lo stesso.”