Nuovi luoghi “oltre il recinto” indagati e riportati a nuova luce. Report fotografici e grandi apprezzamenti caratterizzano le giornate di questo lavoro silente ma efficace, per ridare un nuovo volto anche ai luoghi limitrofi ed esterni al Parco. Il tutto per amplificare decoro e qualità già presenti negli immensi spazi monumentali, attività che pone il giusto valore alla bellezza.
L’iniziativa svolta è stata realizzata prioritariamente per dare avvio ad una campagna di conservazione programmata dei monumenti e delle opera d’arte antica, che si è avvalsa anche della collaborazione singoli cittadini oltre che di associazioni, che stanno realizzando una esperienza unica nel campo del restauro. Continuerà nei giorni seguenti, e tutto ciò costituisce un vanto per tutti coloro che stanno partecipando e contribuendo a questa nuova rinascita.
“Un grazie – si legge in una nota dell’Ente Parco Archeologico – va senza dubbio ai restauratori del Centro di Restauro Regionale ma anche ai restauratori delle aziende e delle università, che operano in questo momento all’interno del Parco, proprio perché è grazie a loro che giorno dopo giorno viene incrementata la fruizione delle evidenze dell’architettura e di tutti i monumenti che sono oggetto di scavo e ricerca”