Selinunte rinasce. Per la rassegna “Crepuscoli al Selinus” il Parco Archeologico si è presentato agli ospiti degli appuntamenti serali in una veste completamente rinnovata. Modalità di accesso chiare e percorsi tra le rovine chiaramente indicati da una sobria illuminazione in piena sinergia con l’illuminazione tecnica di tutte le strutture monumentali.
Non esiste altro luogo al mondo che possa accogliere gli ospiti con tanta magnificenza. Per raggiungere il teatro dove ieri sera è stato omaggiato il grande Federico Fellini si passa tra il maestoso Tempio di Hera, i resti del tempio F e la magica atmosfera che regalano le rovine del Tempio G, adesso finalmente liberato dalla vegetazione infestante.
Con i diversi cantieri dell’area monumentale, messi in campo dal direttore del Parco, l’Arch. Bernardo Agrò, ha attivato quel processo di recupero da lui stesso definito “Restauro filologico della Museografia di Franco Minissi e rilettura critica con interventi di incremento”, che ha interessato dispositivi di allestimento ed aree degradate per donare ai visitatori la stessa magia che troviamo nei dipinti dei viaggiatori del settecento. Personale giovane e preparato ha accolto ieri gli ospiti per l’assistenza richiesta dalle normative anti-Covid. Davanti il Baglio Florio è stata allestita un’area per la degustazione di alcuni prodotti locali come l’olio Nocellara del Belice ed il pane dell’associazione “Pane Nero di Castelvetrano”.
Questo progetto di rinascita di un’area come quella di Selinunte non poteva che essere “battezzato” da un evento come quello di ieri sera che ha visto l’esibizione in esclusiva ed unica data in Sicilia dell’Orchestra Roma Sinfonietta che ha reso omaggio a Fellini con musiche originali di Nino Rota.
Un meraviglioso spettacolo, dove l’eccellente musica di quella che è stata la storica orchestra di Ennio Morricone, si è armonizzata con la scenografia senza eguali di quello che è stato definito dal direttore Agrò come il “Teatro del Mondo”. Un luogo dove gli artisti sembravano sospesi in aria tra la magnificenza dei monumenti storici i quali emergono e percepiscono tutte le sonorità che le avvolgono.
“Un’attività silente quanto efficace – spiega il direttore del Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria Bernardo Agrò – Questa la “filosofia” dei cantieri e dei laboratori delle arti e delle scienze a Selinunte, l’iniziativa caratterizzata da un alto livello qualitativo. Nuove e più efficienti strutture di accoglienza oggetto di prime azioni della nuova direzione ed un costante miglioramento dei servizi offerti.
I crepuscoli a Selinus e lo spettacolo del tramonto realizzano davvero il Rinascimento di questo luogo della cultura magnifico. Un’azione resa possibile dalla grande coesione con le finalità dell’azione di governo improntata sulla valorizzazione dei beni culturali avviata dal presidente della Regione, Nello Musumeci e perseguita con determinazione dell’assessore ai Beni Culturali, Alberto Samonà, che ringrazio per il sostegno e la presenza al concerto di ieri sera.
Un ringraziamento che va esteso anche all’on. Giusy Savarino, presidente della commissione Ambiente e territorio dell’Assemblea regionale siciliana, e all’on. Giuseppe Catania, presidente dell’Esa, con i quali è intercorso un continuo scambio e sostegno che ha consentito il raggiungimento di questi obiettivi. Sono felice della meraviglia destata da questa loro prima visita. Nel corso di una visita istituzionale ed insieme amicale – abbiamo discusso della valorizzazione di altri progetti del sito di Selinunte e delle Cave di Cusa anche attraverso iniziative colturali oltre che culturali come la coltivazione dei grani antichi e il vigneto impiantato all’interno dell’area del Parco”
“Davvero un gran bel giorno – conclude l’arch. Bernardo Agrò – in cui i nostri autorevoli ospiti sono diventati protagonisti di un sistema dove bellezza e armonia costituiscono gli assi portanti di un luogo unico come Selinunte. La città di Castelvetrano, infine, ha risposto in maniera esemplare: da tempo ci sono interlocuzioni con il sindaco finalizzate alla realizzazione di un sistema integrato dei Beni Culturali, in cui il Parco di Selinunte faccia da traino a tutte le altre bellezza di grande importanza e valore del territorio”