Il Comune di Castelvetrano, ha deliberato di chiedere al Presidente della Regione Siciliana, il riconoscimento dello stato di calamità naturale, per il porto di Marinella di Selinunte, in seguito alle violente mareggiate che nella notte tra il 26 ed il 27 gennaio u.s., ha causato notevoli danni all’interno del porto ed alla sua struttura, oltre ai danni a proprietà private ed alle imbarcazioni ormeggiate nel sito.
A seguito del grave evento, che era stato allertato anche dalla Direzione Regionale della Protezione Civile, che ipotizzava forti venti con rinforzi di burrasca e mari molto agitati con situazioni di criticità, è stata disposta una relazione ricognitiva per accertare i danni.
Nella relazione si legge che la straordinaria mareggiata ha provocato vari danni sia all’interno che all’esterno del porto, che possono essere così sintetizzati:
– affondamento di una imbarcazione
– danni consistenti a 4 imbarcazioni ormeggiate
– scomparsa di vari tomi di rete
– insabbiamento di una vasta zona dello specchio acqueo all’interno della darsena
– immissione di alghe all’interno del porto che si sono accumulate su una vasta area della darsena
– spostamento di alcuni massi di sovraccarico nel braccio molo est
– danneggiamento del pontile in legno di ancoraggio delle barche
– danneggiamento delle panchine fisse del molo lato ovest
Dalle opportune valutazioni effettuate, si è valutato che per ripristinare lo stato originario dei luoghi occorreranno una serie di interventi che ammontano ad un costo complessivo di € 204.000,00 così dettagliati: Dragaggio della zona del porto € 50.000, rimozione , trasporto e conferimento in discarica delle alghe € 65.000, fornitura e collocazione di una paratia in acciaio inox € 36.000, riparazione barche pescatori € 6.000, acquisto 3 tomi di rete € 1.500, sistemazione massi € 10.000, riparazione e collocazione panchine € 1.500, per un totale di € 170.000, più iva al 20% € 34.000 che assommano, appunto, € 204.000.
Alla relazione, che è stata inviata anche alla Prefettura, alla capitaneria di porto, al dipartimento provinciale protezione civile,al Genio Civile ed alla Provincia regionale,affinché attivino gli interventi di loro competenza per il risarcimento danni subiti, a seguito dell’evento calamitoso, è stata allegata anche una ricca documentazione fotografica.
Ecco alcuni scatti di come si presenta Marinella dopo la tempesta..
AUTORE. Comune di Castelvetrano
La natura si riprende tutto…
i auguro che quella orrenda costruzione che dovrebbe divenire un hotel sul mare…………..possa essere distrutto adesso………piuttosto che quando potrebbe essere motivo di lutto per in una disgrazia annunciata!
Come turista mi auguro che questi soldi ,se e appena saranno stanziati ,devono servire ad aggiustare i danni e non che misteriosamente vadano a finire nelle tasche di qualche furbetto.Quindi ….OCCHI APERTI!
Aspetto la risposta a questa interrogazione attinente al tema dell’articolo
Al Sindaco
e p.c. al Signor PRESIDENTE del Consiglio Comunale
Oggetto : Interrogazione
Viste le ultime burrascose perturbazioni metereologiche che hanno flagellato in maniera pesante la zona costiera del nostro territorio ed in particolare la zona del porticciolo di Selinunte,dove violenti mareggiate hanno distrutto ormeggi e barche e la violenza naturale del mare è arrivata fin sopra la strada raggiungendo perfino il Bar/Tabacchi e l’acqua piovana che scende da monte della frazione si riversa con forza e velocità dalla via Ermocrate , verso l’unico sbocco possibile che è il mare , riuscendo a scavare dei canaloni larghi e profondi qualche metro e che sicuramente , visto che riesce a far saltare i tombini e a distruggere l’asfalto della strada , non risparmierebbe di certo qualsiasi struttura ed ostacolo che venisse frapposto nella corsa dell’acqua verso il mare .
Il sottoscritto Vaccara Ninni nella qualità di Consigliere Comunale,
INTERROGA
l’Amministrazione Comunale per sapere , se l’Amministrazione ha rivisto con i propri tecnici la possibilità di non installare o modificare in atto , la piattaforma in legno relativa al Progetto “ Meglio il mare” del costo di 127.000,00 euro , visto che se fosse stata già installata , sarebbe stata distrutta in maniera irreparabile dalla furia del mare e delle acque piovane , che sicuramente non vorranno mai cedere all’uomo i propri spazzi naturali .
Inoltre chiedo di sapere l’esito della perizia geologica , commissionata da questa amministrazione , ed in particolare dell’indagine “penetrometriche dinamiche “ e se il geologo incaricato , il Dott. Gian Cristoforo Galia , ha considerato nella sua perizia l’effetto erosivo e anche distruttivo della forza delle acque piovane e del mare aperto.
In attesa di una risposta scritta al primo Consiglio Comunale utile , cordiali saluti .
Castelvetrano 09/02/2010
Signora Silvana lei ha perfettamente ragione…. Tenendo in considerazione che lo scavo andrebbe messo in sicurezza immediatamente visto gli evidenti spacchi sull’asfalto e sul prospetto dell’albergo “LIDO AZZURRO” che denotano un sistema franoso in corso…. io non voglio immagginare i rischi che attualmente è soggetta tale zona… Sig Vaccara io apprezzo il suo operato all’interno dell’amministrazione comunale la cosa che mi rattrista è che tutti i suoi colleghi si limitano a leggere e soltanto “lei” attenziona problematiche del genere…
Io la chiamo selezione naturale, chi costruisce abusivamente, distruggendo luoghi incredibili e paesaggisticamente introvabili. Tutte quelle costruzioni schifose e vergognose, poi si lamentano del disagio provocato dal cattivo tempo, immagino un maremoto cosa potrebbe provocare. Siamo lo zimbello dell’Europa da tutti i punti di vista, magari trovare una cosa dove siamo i migliori dal punto di vista della civiltà. Costruire e lasciar costruire a 2 metri dal mare mi sembra una cosa disumana e da delinquenti, deturpare un bene inestimabile, che qualsiasi altro stato europeo lo avrebbe portato al massimo delle sue potenzialità turistiche e ambientali..Complimenti agli ideatori di questa violenza all’ambiente e del paesaggio…mi piacerebbe farci 2 chiacchiere.
Caro davide de Mitri gli interlocutori ci sono, in primis l’Amministrazione Comunale, Soprintendenza, Capitaneria di Porto ecc ecc ma se chi costruisce si è dotato di tutte le autorizzazioni e gli organi preposti ai controlli sono sempre presenti, significa che è tutto regolare. A questo punto allora in sostituzione di tutto quanto, interviene Lei……..la NATURA che si riappropria dei suoi spazi e se ne frega delle autorizzazioni!!!!
Quello attenzionato dal Sig. Giacomo Angileri non è da sottovalutare tutta la zona deve essere messa immediatamente in sicurezza.
Ma perchè non fare costruire direttamente sulle palafitte in legno, del resto a Selinunte che è il più grande parco archeologico dimenticato d’europa , la spiaggia è soltanto un privilegio per pochi e, specialmente lo sarà per quei turisti del nuovo albergo che sorgerà a “Calannino” che oltre ad usufruirne nelle ore mattutine e pomeridiane, ne potranno usufruire anche nelle ore notturne già perchè dormiranno sonni tranquilli cullati dalle onde.
Storia di ordinaria “Dis-amministrazione”..!!!! La vera Calamità sono i nostri amministratori, questi eventi erano..annunciati!!!! Quando non si ha la capacità di prevenire e intervenire con un’attenta progettualità, professionalità e puntuale programmazione sul territorio, quando non si vigila,attraverso costanti e mirati controlli, giusti divieti su abusi edilizi, i disastri sono colposi!!!!!! Si dovrebbero mettere sotto inchiesta i tecnici che dovevano presiedere gli interventi volti ad evitare tali gravissime conseguenze!!! A fronte di tali eventi molti dovrebbero avere l’umiltà di dimettersi!!!! Ormai questa terra non ha più speranze!!! Altro che chiedere lo stato di calamità…io chiederei uno stato di polizia permanente sugli atti amministrativi e lasciare intervenire la Procura !!!
buiddellu… meno male che la mia gitina a selinunte fu nei giorni appena precedenti.
è orrendo come stanno trattando questo territorio.