In mostra a Siracusa gli scatti fotografici dei Templi di Selinunte realizzati da Giuseppe La Colla. L’esposizione delle opere è inserita del contesto della mostra “Templi nel Tempo” promossa dall’associazione Fototeca Siracusana, che racchiude una rassegna di scatti sui siti della Magna Grecia in Sicilia e non solo. Il fotografo castelvetranese si è occupando della cospicua parte relativa, appunto, a Selinunte.
Mi ha fatto molto piacere aderire all’iniziativa – ci confida Giuseppe – Ritengo sia una bella occasione per dare la giusta luce al nostro bellissimo sito archeologico in un città, come Siracusa, molto battuta da visitatori di tutto il mondo che potranno avere un’opportunità in più di conoscere e magari venire a visitare dal vivo le nostre splendide rovine.
L’inaugurazione si terrà l’08 settembre alle ore 19:00 e interverranno nel merito altri due castelvetranesi: Paolo Cusumano, scrittore e cultore di storia della Valle del Belice e David Camporeale, autore di saggi su Gennaro Pardo e grande studioso di archeologia e appassionato di antichità selinuntine.
Giuseppe La Colla è nato il 18 maggio 1976 a Palermo, città ricca di storia, bellezza e luce. E proprio il fascino della luce lo ha catturato già dai primi contatti con il mezzo fotografico: prima la Kodak Instamatic regalatagli dai genitori, poi la prima reflex: una gloriosa Zenit 122 nuova di zecca acquistata nelle allora affollatissime bancarelle dei polacchi.
Con la macchina fotografica in mano si trovò subito a suo agio e gli scatti si sono susseguiti sempre più numerosi; i suoi primi soggetti fotografici furono le belle campagne della Sicilia Occidentale immerse nella splendida luce dei tramonti mediterranei.
Negli anni universitari scoprì il fascino del bianco e nero scoprendone le straordinarie potenzialità espressive e fu da allora che iniziò a raccontare, in immagini, le ferite ancora aperte del sisma del Belice del 1968.
A quel punto il passo fondamentale fu quello di “entrare” in camera oscura iniziando, con passione crescente, a stampare i suoi scatti in bianco e nero raggiungendo, anche grazie ad un set di fotocamere e obiettivi di elevata qualità e tanti consigli di amici appassionati, conosciuti lungo il suo percorso creativo, importanti livelli tecnico/espressivi supportati dalla forza dell’esperienza continua.
Negli anni della cosiddetta rivoluzione digitale si mantiene fortemente ancorato alla tradizione della pellicola che ritiene essere l’anima più pura di un linguaggio che continua a raccontare la semplicità della bellezza, sempre alla ricerca di un’emozione da trasmettere che senza un’autentica passione per la fotografia non avrebbe mai trovato.