Sul maldestro tentativo di ridurre gli stipendi ai tre mila e 200 dipendenti del servizio 118, interviene Giovanni Lo Sciuto. Il parlamentare del Partito dei Sicilia (Mpa) e componente della commissione Cultura e Lavoro dell’Assemblea regionale siciliana contesta apertamente il proposito del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e del suo Governo di penalizzare lavoratori con il contratto di solidarietà che equivale ad una riduzione dello stipendio.
Non si possono colpire lavoratori che in vent’anni hanno acquisito in Sicilia una grande professionalità – dichiara Lo Sciuto – svolgendo un ruolo di enorme responsabilità nei confronti del cittadino, costituendo il primo baluardo per la salute dei siciliani.
Il polverone sollevato ha costretto il Governo Crocetta a bloccare il provvedimento teso alla riduzione degli stipendi del personale del Servizio 118.
Si tratta di una tregua momentanea. Le necessità elettorali hanno sicuramente spinto il governatore siciliano e gli amici di partito a restare cauti per non perdere d’un colpo il consenso di questa fetta di siciliani che, recandosi alle urne, potrebbero ricordarsi del proposito di taglio allo stipendio e rivoltarsi contro il PD ed i suoi candidati.
La partita resta aperta. A nostro modesto avviso, il Governo regionale, dopo le elezioni europee, proverà di nuovo a ridurre gli stipendi di questi lavoratori.
Sulla possibile stangata a danno delle tasche degli operatori del servizio 118, come dice un proverbio: “uomo avvisato …. mezzo salvato”.
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Iniziativa lodevole ma va difesa a denti stretti. Questo governo ha dimostrato che se vuole uccider eun settore trova sempre la maggioranza disposta a votare al parlamento siciliano.