Un migrante 29enne, originario del Gambia, che si trovava all’interno dell’ex cementificio “Calcestruzzi Selinunte” a Castelvetrano, è stato arrestato dalla Polizia. La notizia è trapelata soltanto oggi. Al momento dei controlli il migrante avrebbe reagito nei confronti dei poliziotti ed è stato bloccato perché portava con se dell’hashish. E’ questo uno dei particolari emersi dall’operazione sgombero avvenuta giovedì scorso presso l’ex cementificio di Castelvetrano. All’interno delle capanne di fortuna, prima di essere abbattute dall’Esercito italiano, è stata rinvenuta attrezzatura di dubbia provenienza, probabilmente refurtiva proveniente da furti. Le Forze dell’ordine stanno effettuando accertamenti per individuare, sulla base delle denunce, i legittimi proprietari.
All’interno dell’ex cementificio, intanto, hanno concluso i lavori i militari del 4° Genio Guastatori: con le ruspe sono state abbattute tutte le capanne di fortuna. Da stamattina hanno iniziato i lavori di rimozione dei rifiuti gli operai della “Sager”. Al campo dell’ex oleificio “Fontane d’oro” di Campobello di Mazara la Prefettura di Trapani ha attivato una ronda di controllo con le Forze dell’ordine per vigilare sui circa 40 migranti che si trovano nelle unità donate dall’Unhcr. Al campo, in maniera volontaria, sta collaborando il Comitato di Castelvetrano della Croce Rossa Italiana.