AUTORE. Comunicato StampaLeggo con grande stupore, in una nota stampa pubblicata su “Castelvetrano news”, dal titolo, «Si pagherà per entrare nella Chiesa di S.Domenico. Servono fondi per manutenzione e non solo», che, per visitare la Chiesa di San Domenico, fra qualche giorno si pagheranno due euro. Non si capisce bene cosa voglia dire il «malgrado tutto» che avrebbe portato l’arciprete Don Giuseppe Undari. a prendere, unilateralmente, tale decisione.
Fin dal febbraio 2014, consapevoli che la funzionalità del sacro edificio comporta impegni di spesa importanti, si era discusso sull’opportunità di richiedere per la visita della chiesa un contributo, con l’istituzione di un biglietto d’ingresso che portasse la dicitura «contributo per la ordinaria manutenzione e pulizia dell’edificio», e di consentire la celebrazioni di matrimoni con offerte finalizzate, ma l’iniziativa non era stata condivisa da S.E. Mons. D. Mogavero.
In questi due anni l’apertura della Chiesa è stata assicurata, dal lunedì al venerdì, dal personale comunale, il sabato, la domenica e i festivi dai volontari dell’Associazione Vigili del Fuoco in congedo che, con grande e diligente impegno, hanno assicurato la loro presenza anche in orari serali, durante le molteplici manifestazioni che si sono svolte nella chiesa.
Oggi si apprende che l’Associazione Vigili del Fuoco in congedo, per mancanza di volontari, non ha potuto più mantenere gli impegni; affermazione, questa, troppo generica: ci sarebbe da capirne le motivazioni.
Adesso l’apertura della Chiesa verrà sempre assicurata, dal lunedì al venerdì, dal personale comunale, mentre il sabato e la domenica, e speriamo pure i festivi, Natale, Capodanno, Pasqua, Pasquetta, Ferragosto, etc., ci penseranno i volontari dell’arcipretura.
Dunque non è cambiato nulla; l’apertura sarà comunque garantita. E allora, perché il biglietto d’ingresso?
Il presidente Club Unesco Castelvetrano Selinunte Nicola Miceli
18 Maggio 2016 | Comunicato Stampa | CONDIVIDI SU FACEBOOK |
ci stanno buttando fuori dal nostro territorio
Non è una scelta sbagliata fare economia sul patrimonio artistico (e turistico) di un territorio. Ma la Chiesa di San Domenico (per quanto bellissima) è ancora poco conosciuta e apprezzata da un ristretto pubblico di nicchia. Una scelta saggia sarebbe stata quella di istituire un biglietto “Selinunte+SanDomenico” da proporre ai turisti che giungono alla biglietteria del parco archeologico. Istituire tante piccole (e nascoste) realtà non porta da nessuna parte. Dare invece una continuità territoriale porta al successo. Ma chi di dovere ha dormito, dorme e purtroppo dormirà ancora per molto..
La Chiesa è tra gli imprenditori commerciali più agguerriti, non a caso vende anche le indulgenze per un più comodo accesso al paradiso. Non bisogna stupirsi…