L’impegno intellettivo di buona parte della cittadinanza castelvetranese, per fatti riguardanti il centro storico, fa presupporre una maturità’ crescente concernente il vivere comune. Tutte le iniziative proposte sono lodevoli di apprezzamento, altresì penso non bastino per debellare tale problema.
La nostra Castelvetrano ha bisogno di progettualità serie, concretizzabili nel breve periodo. Tanto apprezzamento per tutti i cittadini che si sono impegnati in uno o nell’ altro modo di vedere le cose, tanto sdegno per una classe politica incapace di porre rimedio in maniera definitiva. Da un punto di vista prettamente economico il nostro paese non può più sostenersi da solo, ma deve prima di ogni altra cosa occuparsi di TURISMO, affinché per le casse dell’ormai esausta categoria dei commercianti passi denaro straniero.
Come? Innanzi tutto pensare al Sistema delle Piazze come ad un museo a cielo aperto, incentivando presenze straniere piuttosto che altro. Grazie alle tante strutture alberghiere, abbiamo presenze turistiche che superano le 300.000 unità, pensate, un numero gigantesco, nonostante ciò ci preoccupiamo di un centinaio di castelvetranesi che dovrebbe vivere la piazza quotidianamente. Solamente questioni di numeri. Allora se serio deve essere il dibattito, dovremmo occuparci più di questa problematica, come mai i turisti non calpestano queste meravigliose strade del centro storico? Dove sta l’ inghippo? Gli albergatori vessati ovviamente si ribellano alla tassa di soggiorno, perché non riscontrano alle tasse pagate nessun servizio, basti farsi un giro per le frazioni marinare, sporcizia / prostitute / degrado.
Cari albergatori abbiamo bisogno dei vostri clienti! In cambio la pubblica amministrazione potrebbe occuparsi di voi, diminuendo di qualche punto percentuale le aliquote spettanti alle casse comunali, potrebbe impegnarsi magari di più, non dico certo che non lo faccia, a fornire servizi esemplari per poter vendere la propria Castelvetrano ai turisti, che diventerebbero dei veri e propri testimonials della nostra città in tutto il mondo. Se si riuscisse a mettere a sistema tutto ciò il problema del sistema delle piazze scomparirebbe definitivamente. Non è cosa semplice, qualcuno dirà, ma sicuramente non impossibile.
Francesco Bongiorno – Forza Italia
AUTORE. Altre Fonti
concordo pienamente, bisogna ragionare con larghe vedute e lungimiranza, il nostro giacimento il il parco archeologico di Selinunte, occorre però maggiore maturità da parte degli esercenti, mi riferisco a quelli che si affacciano sulla piazzetta scalo a marinella, ebbene dovrebbero essere loro per primi a richiedere l’intervento della polizia municipale sollecitando solerzia e rigore nel far rispettare il divieto di sosta ivi presente, ed invece niente!!!! la piazzezza agli occhi dei turisti è assediata dalle autovetture in sosta sul margine della piazza in legno nonostante ci sia un vistoso divieto di sosta. Gli esercenti pensano, badate bene -è lo stesso ragionamento di quelli che insistono sul sistema della piazze- che penalizzando la sosta davanti i loro locali calerebbero gli incassi, non è così. Bisogna fare un salto di qualità nella mentalità, adesso abbiamo gli occhi dei turisti che ci giudicano.
Io metterei anche una ruota panoramica…..!!!!
Ma cosa devono dire i commercianti, se appena chiedi cortesemente di lasciarti libero lo scarrozzo per accedere alle attività, a momenti ti picchiano? E quando lo chiedi a qualcuno che indossa pure la divisa, ti risponde che lui deve parcheggiare? E che dire che se lo dici ai vigili urbani? Ti rispondono che non possono farci niente!Il salto di qualità deve avvenire prima nelle nostre menti, dovremmo imparare ad azionare le gambe! Ma dovrebbero avere le idee chiare anche le istituzioni, non puoi obbligare un esercente ad avere un bagno per i disabili e poi, nessuno che tuteli il disabile stesso a poter accedere all’interno dell’esercizio! Purtroppo, noi siamo un popolo che deve essere punito, per rispettare le regole basilari della civile convivenza!
Caro Avv.Francesco,per prima cosa bisogna capire la parola TURISMO.Parola che tantissima gente non sà il significato.Io sono convinto,per quello che abbiamo tutti gli operatori dovrebbero lavorare 10mesi sopra 12 mesi.Abbiamo cultura,mare,sole e ristorazione
Gentile Avv. Bongiorno,
mi sono per anni occupato del turismo sotto il profilo geoeconomico anche a livello accademico.
Il caso di Selinunte (intendendo la Citta’ di Castelvetrano Selinunte) e’ stata anche oggetto della mia prima tesi di laurea.
I numeri riportati e definiti enormi, in realta’ potrebbero essere valutati differentemente in relazione all’intervallo temporale cui si guarda ed il cosiddetto stadio di sviluppo della localita’ turistica oggetto di valutazione.
Data la capacita’ ricettiva di cui si e’ dotata Selinunte, il numero di posti letto potenziali supera il milione quattrocentomila unita’. Questo e’ un numero gigantesco! Ovviamente non si tiene conto degli escursionisti che potrebbero affollare la localita’.
Con le opportune strategie, che sembravano avviate in passato, sarebbe stato possibile far crescere in maniera organica la localita’, provvedendo ad uno sviluppo sostenibile e duraturo. Purtroppo, sembra essere mancata la forza o voglia o capacita’ politica di decidere cosa fare e come.
Sono d’accordo con quanto affermato, ovvero di valorizzare il Sistema delle Piazze, che pero’ dovrebbe essere maggiormente vissuto, piuttosto che presentarsi quasi come una scena da far west in cui le teoriche balle di fieno superino e di gran lunga le persone presenti nella piazza.
Il Palazzo Pignatelli, che doveva essere aperto al pubblico congiuntamente alla creazione di ulteriori attivita’ commerciali all’interno dello stesso appare come un altra bella idea rimasta su carta.
Che fine ha fatto l’idea di mettere a sistema le principali localita’ turistiche dell’area? Per quale motivo la cooperazione e’ sempre vista come una soluzione poco conveniente?
Cosa che purtroppo ho avuto modo di constatare durante alcune delle principali fiere del turismo nazionali ed internazionali, qualche anno fa.
Alcuni interrogativi sparsi. Siamo veramente bravi nell’ospitalita’ professionale? E nella ristorazione? Sappiamo proporre piatti di qualita’ al giusto prezzo e serviti da personale capace? Inoltre, sappiamo parlare le principali lingue? Abbiamo menu’ scritti correttamente almeno in Italiano ed Inglese? Ed ancora, cosa ne e’ della presenza online?
Ciascuno di noi puo’ fare moltissimo, a partire dal prendersi cura di questi luoghi di cui ci affanniamo nel tentativo di promuovere e valorizzare ma che vediamo troppo spesso umiliare dai nostri stessi concittadini che, per esempio, non possono rinunciare al falo’ di ferragosto.
Spero che questo intervento possa essere inteso come il tentativo di un concittadino di proporre una critica costruttiva per migliorare i luoghi in cui e’ cresciuto per quanto da molti anni li frequenti con poca frequenza.
Inoltre, comunico anche la mia disponibilita’ a fornire il mio contributo, qualora possa essere ritenuto utile.
Cordialmente,
Claudio Sesto
PS. Al seguente link e’ possibile trovare il pdf della mia tesi di laurea citata che, malgrado risenta in alcune parti del passare degli anni ed una capacita’ analitica ancora acerba, puo’ fornire altri spunti per un dibattito che spero possa nascere sull’importante tema sollevato dall’Avv. Bongiorno.
https://drive.google.com/file/d/0B3sWOO817ZgFeXF1U2djSndWUjg/edit?usp=sharing
Gent.mo paolo Sesto, ho apprezzato le tue consideranzioni e ho anche dato una rapida lettura alla tua tesi di Laurea che intendo analizzare meglio. Se lo ritieni opportuno possiamo incontrarci perchè penso tu possa dare un
valido contributo alla ns. Pro loco per focalizzare e proporre soluzioni per lo sviluppo turistico del ns. territorio. Mail prolocoselinuntecv@gmail.com