Egregio Signor Sindaco, in merito alla ventilata possibilità di riaprire, in qualche modo, il sistema delle piazze al traffico veicolare, i sottoscritti, cittadini castelvetranesi, intendono con la presente esprimere il loro stupore sul fatto che possa essere rimessa in discussione una scelta che, al di là di soluzioni anche discutibili, ha di fatto migliorato, sia da un punto di vista urbanistico che da un punto di vista turistico, il cuore di Castelvetrano, sottolineando in maniera efficace l’unicità del contesto in cui si sviluppa l’insieme dei monumenti, vere testimonianze storiche che caratterizzano il centro urbano della città, così peculiare rispetto a quello degli altri paesi viciniori.
Immaginare di permettere nuovamente alle auto, anche solo in parte, anche solo per qualche ambito (via Pappalardo), di reimpossessarsi di spazi così ben rimarcati, scusi la franchezza, ci sembra realmente una scelta miope e retrograda. Conosciamo bene tutti, infatti, l’abitudine alla sosta selvaggia, agli incolonnamenti ingestibili e quant’altro. Le auto toglierebbero certamente la comoda fruibilità del luogo al cittadino o al turista-visitatore.
Riteniamo che la chiusura del centro storico sia un fatto di civiltà su cui non crediamo possano esserci spazi di discussione.
Ci rendiamo conto nel contempo delle necessità dei singoli commercianti, ma proprio perchè esigenze personali e non della collettività, bisognerebbe fossero tutelate dall’Amministrazione, che Ella guida e rappresenta, in maniera asettica, ricercando cioè soluzioni che aumentino la vivibilità degli spazi pedonali con la creazione di poli culturali pubblici o privati che contribuiscano in tempi ragionevoli a riportare la gente a circolare a piedi nelle piazze in questione; cosa per altro prevista dal non ancora definito progetto “Urban Center” che proprio a questo scopo prevede notevoli risorse finanziarie. Le attività commerciali, che tuttavia è bene rispettare e tenere in giusta considerazione, non possono essere sostentate dal passaggio delle auto e ciò è dimostrato da quanto avviene in tutte le città ove il centro storico è stato pedonalizzato.Il successo commerciale infatti in tali casi deriva dal numero di persone che utilizzano tali occasioni di incontro e di socializzazione. Allora è in questo ambito che forse sarebbe opportuno un intervento dell’Ente che Ella rappresenta: potrebbe il Comune sponsorizzare e sostenere forse l’apertura di bar, caffé, circoli, associazioni culturali e sportive, rilocalizzando all’interno della zona pedonale quelle strutture pubbliche che hanno contatto continuativo con i cittadini o con i visitatori, predisponendo specifici circuiti di visita, assicurando, in orari certi, l’apertura dei monumenti che insistono nel detto sistema delle piazze ed una efficace assistenza al turista.
Al di là degli esiti del citato progetto “Urban Center”, ci permettiamo di sottoporre alla sua attenzione l’eventualità di un ulteriore concorso internazionale di idee, riservato a tecnici specialisti nel settore, giacché i progetti per la pedonalizzazione devono essere dotati di requisiti che ne rendano efficace la fruizione da parte dei cittadini. Sono quattro gli elementi che dovrebbero essere tenuti in considerazione: accessibilità, uso, design e comfort. Le aree pedonalizzate devono poter essere raggiunte in modo appropriato, accedendo agli spazi pubblici nelle diverse forme (a piedi, con il trasporto pubblico, con la bicicletta, con un parcheggio per auto vicino). Le funzioni d’uso dell’area devono essere fruibili e molteplici, favorendo la diversità necessaria a rendere vitale quel territorio, con elementi di attrazione che rendano vitale il tessuto urbano.
Il design deve rendere possibile la fruizione di quegli spazi pedonalizzati nelle diverse condizioni climatiche, con elementi di arredo urbano (quali, ad esempio, rastrelliere per biciclette, pannellistica esplicativa, giochi per bambini, supporti informatici…) che rendano confortevole la viabilità dei cittadini. La condizione che deve essere perseguita è il comfort dei cittadini che frequentano le zone pedonalizzate, affinché essi siano attratti a viverle in modo intenso e ripetuto. Ma in ogni caso, signor Sindaco, non permetta che una, una sola. macchina possa entrare mai più in una agorà che è stata pensata per uomini e donne che, come è naturale, si incontrano e socializzano a piedi.
I sottoscritti, pertanto, si costituiscono in Comitato permanente di tutela e valorizzazione del centro storico, invitando tutti i cittadini a condividere il presente documento.
F.to Francesco Caruso, Giuseppe Salluzzo, Valerio Bandiera, Marilena Conigliaro, Giuseppe Camporeale, Giuseppe Bongiorno, Vincenzo Corseri, Matteo Venezia, Francesco Fiordaliso, Enzo Filardo, Lia Calamia, Giacomo Bonagiuso, Aurelio Giardina, Angelo Mazzotta, Rino Marino, don Gaspare Tortorici, Vincenzo Napoli, Anna Gelsomino, Emerico Amari, Giacomo Giurintano, Eliana Buccheri, Giovanni Culoma, Maurizio Notarnicola, Giuseppina Stabile, Filippo Certa, Rosa Bonsignore, Pietro Fiandra, Vincenzo Leonardi, Antonino Fontana, Giuseppe Biondo, Roberta Giustiniano, Antonino Mangiapanello, Ruben Catalano, Marina Miceli, Antonino Lazio, Domenico Impallari, Eugen Messina, Federica Germilli, Veronica Signorello, Rosy Sciacchitano, Vincenza Amodeo, Carmela Firenze, Antonino Pulizzotto, Domenico Scirè, Giusi Sciuto, Desirè Saladino, Antonietta Cottone, Luigia Centonze, Loredana Fiorenza, Francesco Zerillo, Giuseppe Diluvio, Chiara Gabriele, Nesrin Kombas, Giovanna Fiandra, Rosanna Palmeri, Antonella Giuffrida, Caterina Catalano, Giovanna Zizzo, Giusi Leone, Enza Bonanno.
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NON CREDO CHE POSSIATE CONTRASTARE LA VOLONTA DEL POPOLO E DEI COMMERCIANTI. A PRESTO
CORDIALI SALUTI
Assolutamente d'accordo con la permanenza della zona pedonale.
In ogni caso comunque se si dovesse aprire al traffico la piazza i commercianti che hanno in affitto i locali del comune dovranno pagare un prezzo equo, e non la cosa ridicola che pagano al momento.
x Marcello, non la metterei sul piano del CONTRASTARE, finalmente quanti la pensano diversamente, e sono tanti, cominciano a far sentire la propria voce, era ora!!! il mantenimento dell'isola pedonale è una scelta di civilà e di rispetto per la propria città, come si può non capirlo!!!???
Quale volontà del Popolo, 4000 firme non sono il popolo Castelvterano conta 35000 mila abintanti, e poi come le avete raccolte le firme? a me per esempio mi hanno presentato un quadernone a righe, senza chiedermi ne decumento e ne residenza, con queste modalità di firme se ne possono raccogliere 100000 altro che volontà popolare. La volontà e di pochi che credono che passando qualche macchina nel nostro bellissimo centro storico, possa vendere qualche sedia vecchia in più!
Condivido in pieno quanto scritto. Purtroppo la maggioranza dei Castelvetanesi non vogliono una Città vivibile.. Vorrebbe poter entrare con l' automobile anche nei posti più disperati( wc) ..... Ci vorrebbe un bel trapianto di cervello!!!!
La volontà del popolo si esprime nelle forme istituzionali, non con raccolte di firme che sappiamo tutti come sono carpite. Il sindaco Pompeo ha vinto le elezioni nel 2007 proprio sulla chiusura della piazza. Idem il sindaco Errante 2 anni fa. Tutto il resto è demagogia pura.
Marcello la corretta risposta è ,dove siete stati fino a ora ? che hanno fatto ? non possono pretendere che tutto rimanga cosi come è solo per spirito di contraddizione .Personalmente non sono d'accordo a lasciare le piazze alla cafoneria dei tanti che non si spostano il sedere se non con la macchina , e non capisco come si può delimitare dove sta l'auto e dove il pedone ,ma se i commercianti sono convinti che l'economia giri attorno a questa mentalità molto retroattiva , che provino pure a cambiare . Ma se cosi non fosse e l'economia dei tanti commercianti non migliora , ebbene io sarò il primo a chiedere la chiusura delle piazze ma incominciando dal S. Padre tutto il corso fino a l'arco di Garibaldi .
Sarebbe una sconfitta della Castelvetrano civile, della Castelvetrano dignitosa, della Castelvetrano ecologica, della Castelvetrano CITTA' e non paesello siciliano...spero non si arrivi a questo, dove altrove si pavimenta e si chiude alle automobili a Castelvetrano si riapre al traffico veicolare, entreremo alla ribalta anche per questo..poi dicono che le cose negative ce le andiamo a cercare. poveri noi!!davvero siamo la metafora dell'assurdo!!
Vorrei ricordarvi che nel progetto presentato all'inizio ai cittadini,dagli ingegneri di allora,la via Pappalardo doveva restare aperta alle macchine,con il passaggio che continuava nella piazza per permettere ai veicoli di arrivare in via Garibaldi. Questo non è stato mai realizzato e non si capisce il perchè.
Oh finalmente....la raccolta delle firme è stata assurda e senza criterio ti dicevano " scusa me la metti una firma?" Senza specificare neanche il motivo...dovevi essere tu a chiedere il perchè e allora la risposta era " Per aprire la piazza" e al mio no mi hanno quasi dato della pazza....La piazza deve restare chiusa come in tutti i paesi civili....semmai si deve cercare di ravvivarla....i negozianti ( credo 3 o 4) ai quali non sta bene questa cosa possono tranquillamente spostare la loro attività in zone con il traffico urbano aperto.