[di Antonio Colaci] Giorni addietro un giovane castelvetranese lamentava, su questo blog, l’abbandono del centro storico, denunciandone la desertificazione e la mancanza di luoghi di incontro e di eventi destinati ai giovani della città.
Ma che abbandono, mio giovane Davide! Il Centro di Castelvetrano non è mai stato così popolato; infatti, da diversi anni, è diventato l’ambiente ideale per la proliferazione dei sorci, quelli belli grossi, 30 centimetri e più dal muso alla coda; i quali sorci, in assenza di qualsiasi iniziativa per limitarne gli abusi, ballano che è una bellezza.
Qualcuno, a volte, fa una brutta fine e, a furia di ballare per le vie del Centro, finisce sotto le ruote di un’auto di passaggio. Ne vedete un esemplare spiaccicato nel mezzo di una strada del centro sorcico, pardon, storico, di cui altre immagini di questo articolo rappresentano bene l’indecenza “permanente effettiva”.
Per non parlare poi dei piccioni e dei cani randagi che, per la gioia degli animalisti, popolano anche loro sempre di più il Centro di cui sopra. Spero che i familiari dei zelanti tutori di questi animali (molto meno zelanti tutori della salubrità dell’ambiente in cui viviamo) non si ammalino mai di una delle numerose malattie di cui gli escrementi dei piccioni sono portatori.
Su Internet ne vengono citate 60, tra cui salmonellosi, encefalite, tubercolosi, istoplasmosi, ecc.; passando alla infestazione dei loro parassiti vengono elencate pulci, zecche, cimici, acari, che si stabiliscono facilmente e si diffondono nella miriade di anfratti ed abitazioni abbandonate del centro di Castelvetrano, fortemente degradato come mai è stato prima.
Ad incrementare l’accoglienza per animali ed insetti di ogni tipo nel centro di Castelvetrano c’è la buona abitudine di lasciare le case non abitate con gli infissi aperti. Forse si pensa che così li si difenda dall’umidità e dal cattivo odore che emana dalle case chiuse…. E poi si agevola il lavoro dei “volantinari”, che non sono dei “volontari volanti” ma ragazzi comunque di buona volontà che pur di smaltire presto il peso dei volantini da distribuire, nelle case abbandonate ne buttano un po’ di più; tanto lì nessuno si lamenterà.
A Milano, lo studio di architettura Boeri è diventato famoso dopo avere realizzato un complesso definito “il Bosco Verticale”, premiato nel 2015 come la più bella costruzione del mondo per originalità, creatività e bellezza. Ma le cronache internazionali ignorano che a Castelvetrano di boschi verticali ne abbiamo a iosa (vedi foto).
Naturalmente, invece di usare piante sempreverdi ed aromatiche qui si diffonde una pianta altamente infestante e pericolosa per gli asmatici, la Parietaria, che la natura ci regala per compensare l’incuria ed il degrado di chi abbandona le proprietà immobiliari e di chi ritiene che della sua proprietà possa fare ciò che gli aggrada, fregandosene della “salute pubblica” e dei diritti prevalenti della comunità rispetto alla proprietà privata.
Chiudere tutti gli infissi e le aperture della case non abitate, pulire i marciapiedi dalle erbacce e dalla sporcizia che vi si accumula, significherebbe impedire la proliferazione di topi e piccioni, quei dannati volatili che hanno procurato alla città milioni di euro di danni, senza che mai nessuno si sia curato di rallentarne la proliferazione. La maggior parte dei crolli dei tetti delle vecchie case e delle chiese sono stati causati dalle tonnellate di guano sparsi tra tegole e canaline che raccolgono le acque piovane; quando queste si otturano per gli escrementi o per qualche piccione morto l’acqua tracima nelle volte antiche, fatte di gesso e canne, bellissime e resistite per secoli ma fragili rispetto all’aggressività degli animali infestanti cresciuti a dismisura per l’incuria dei moderni Castelvetranesi. Così, dopo un po’ di tempo il crollo del tetto è assicurato.
Via Marconi, a due passi dallo studio legale del nostro Sindaco. Qui l’intervento è stato decisivo e radicale: in barba al senso civico ed al rispetto per la Comunità, un immondezzaio al posto di una casa antica di cui, probabilmente, si sarebbero potute conservare delle bellissime architravi.
Un decoroso muro di contenimento sarebbe costato molto poco, molto meno di quanto costa alla comunità tenere pulito un ulteriore ricettacolo di degrado.
Oltre a topi e piccioni altri animali, un po’ meno tipici di questi luoghi ma altrettanto fastidiosi, si aggirano saltuariamente per le nostre Vie. Si cibano di “clamore”, di problemi non risolti; vanno alla ricerca di amministratori poveri di iniziative, che preferiscono farsi addentare dalla “bagarre mediatica” piuttosto che prendere decisioni che potrebbero intaccare il loro prezioso patrimonio di consensi.
Dovranno venire ancora le “Iene” per mostrare al mondo il degrado di una Città che sembra ormai rassegnata ad essere additata come esempio di arretratezza e di ignoranza delle più elementari regole del “vivere civile”?
In questo caso i panni sporchi (nomen omen) laviamoceli in casa. Qualche Ordinanza con dei limiti più severi, fatti rispettare da Vigili Urbani più attenti ed impegnati, istruiti a “vedere” quello che è sotto gli occhi di tutti; agevolare iniziative che coinvolgano in un gioco di squadra Amministrazione Pubblica e cittadini; tutto ciò impedirebbe che altri debbano venire da fuori dei confini di questa Città a dirci cosa è bene e cosa e male, cosa sia opportuno fare per migliorare l’immagine di Castelvetrano, tanto ricca di eccellenze e di cultura da non potersi rassegnare ad offrire di sé un’immagine così poco edificante.
Finisce così la prima parte di questo servizio dedicato al Centro Storico di Castelvetrano ed ai suoi problemi. La seconda parte non la scriverò io. Vorrei la scrivessero i lettori ed i commentatori di questo blog.
Mi piacerebbe (e sono convinto che piacerebbe anche a tanti altri che come me hanno a cuore la soluzione di questi problemi), che qualcuno rispondesse, magari contestando (spero con argomenti validi) quello che ho scritto ed illustrato, oppure facendo delle proposte concrete su soluzioni che impegnino tutti, Amministrazione Comunale e cittadini insieme, senza distinzione partitica o prese di posizione demagogiche e preconcette.
All’amico Avv. Errante ed a tutti gli amministratori pubblici futuri un suggerimento propositivo, come sempre mi sforzo di fare: un maggiore impegno nel cercare di diffondere anche a Castelvetrano la convinzione che ciò che è fuori dalla porta della propria casa è di tutti e va rispettato e curato, non offeso e degradato come se non appartenesse a nessuno.
Antonio Colaci
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Mi limito a commentare solo la seguente frase esclusivamente per quello che mi compete e poi perché tendenzialmente ed in parte condivido il resto: "Per non parlare poi dei piccioni e dei cani randagi che, per la gioia degli animalisti, popolano anche loro sempre di più il Centro".
Io faccio parte dell'ENPA di Castelvetrano e le assicuro che i cani randagi non sono per noi una gioia, anzi. Impieghiamo il nostro tempo libero nel recupero dei cani randagi, nella loro cura e nel trovare loro delle adozioni, possibilmente al nord. Noi non vorremmo mai che i cani vagassero in strada, per tutta una serie di motivi che non sto qui ad approfondire. La questione è che a Castelvetrano il problema del randagismo è talmente diffuso che non possiamo trovare casa a tutti i cani presenti sul territorio. Le assicuro che a Castelvetrano c'è una bella realtà di volontariato che è fatta di animalisti che vorrebbero che i cani avessero tutti una famiglia. Il punto è che non sono mai state attuate politiche per debellare questo problema così radicato, come una seria campagna di sterilizzazione per i cani dei privati. Noi in questo non abbiamo colpe, anzi abbiamo sempre spinto l'amministrazione a prendere delle scelte in questo senso e continuiamo a farlo, sebbene con scarsi risultati. La invito a riflettere su questo e ad avere maggiore rispetto nei confronti di persone che spendono la loro vita per migliorare questo paese, esclusivamente per passione e spirito di volontariato.
Bravissima Chiara! Come se i cani fossero colpevoli di esistere e di essere stati abbandonati. Bisognerebbe solo ringraziare i volontari per il lavoro che fanno e invece si guarda sempre il dito e mai ciò che indica. Mi stupisco che una persona che abbia fatto un'analisi così attenta e ben scritta non abbia centrato il punto di quella specifica situazione. Ma magari, grazie al tuo intervento, lui (come spero altri) si farà un'idea più chiara della situazione.
Secondo me una soluzione potrebbe essere quella di bloccare la concessione di nuove edificabilità, nell'attesa che si recuperino le case in centro storico abbandonate. Poi fare un censimento di tutte la case in stato di abbandono, intimando i proprietari a mettere in sicurezza gli immobili. Credo che la salute e la sicurezza delle persone dovrebbe essere al primo posto.
Sinceramente la cosa che mi preoccupa di più è l'abitudine al degrado , all'immondizia e all'abbandono di tutto ciò che è materiale ....sembra che i cittadini di Castelvetrano vivano questa condizione con rassegnazione e fatalismo .... come se tutto quello che si trova in queste condizioni , solo per il fatto che nessuno parla ...vuol dire che non può essere fatto nulla per cambiarlo ....Qualcuno in una tesi parlava di " Principio della rassegnazione siciliana " dove la rassegnazione veniva catalogata in due modi ...." La rassegnazione può essere suddivisa in Reale e Imposta.Per rassegnazione Reale si intende la perdita di ogni stimolo culturale, politico,sociale, da parte di un individuo o peggio di un intero “contesto sociale”.La rassegnazione Imposta parte da “gruppi sociali”, o meglio da organizzazioni che si avvalgono dell’imposizione e diffusione della paura a reagire." .... Quindi viene lecito domandarsi perchè il cittadino di Castelvetrano è rassegnato , perchè non interviene , non si indigna ...come mai non si lamenta ...misteri locali ....giorni fa ho pubblicato delle foto dello stato di degrado e distruzione del muro di confine tra il campo sportivo comunale e il cimitero ...con delle cappelle gentilizie gravemente danneggiate , con un pericolo per chi frequenta lo stadio e il cimitero ......ma ho atteso invano ...non c'è stato nessun intervento da parte del comune , nessuna comunicazione da parte del gestore del campo sportivo , nessuna intervento da parte dei custodi del cimitero e naturalmente nessun intervento di alcun cittadino e in generale al di la di qualche commento su fb ...nessun interessamento da parte degli organi d'informazione ......forse dovrei arrivare alle conclusioni che non interessava a nessuno ....Allora per chi non si arrende come me all'evidenza dei fatti ...continueremo a segnalare e speriamo sempre che qualche coscienza si desti....si svegli e diventi protagonista del proprio destino .... Grazie al Sig. Antonio Colaci per la sua denuncia pubblica e per le foto esplicative ...ma per esperienza fatta ...oggi non cambierà nulla ...aspettiamo il vento di scirocco che si porti via tutto ....e che con la prossima primavera ...si sveglino i castelvetranesi .....
Carissima Chiara. Onore al merito del tuo lavoro e degli animalisti come te. Nella mia famiglia abbiamo due cani e cerchiamo di gestire le loro esigenze nel rispetto delle regole del vivere civile. Inutile dirti che io mi riferivo agli animalisti passivi, quelli che pensano che le esigenze dei cani debbano essere prevalenti rispetto a quelle degli uomini. Oggi mi sono astenuto dal fare altre foto (quelle dell'articolo sono tutte mie); ma sono stato testimone di una cosa molto spiacevole, accaduta in Via Milazzo: il titolare di un ristorante tentava di scacciare un branco di 4 cani di cui uno defecava sul marciapiede antistante l'esercizio.
La colpa non è sicuramente tua ed io non ho altro da aggiungere; il resto sull'argomento lo hai detto tu.
Il commento di Mario compedia in poche frasi quello che potrebbe essere la base di un progetto sicuramente attuabile. All'Amministrazione Comunale il compito di dettare le regole, alla cittadinanza quello di rispettarle ed agli organi di controllo (Ufficio Tecnico e Vigili Urbani) il compito di vegliare che tutto si svolga nei termini giusti e nell'interesse di tutti. Mi dispiace molto che qualcuno abbia potuto interpretare il mio articolo come un "attacco politico al Sindaco Errante". Non sono un politico ed il giornalismo lo pratico come impegno civile. Accetto le critiche e nel mio articolo ho esortato a confutare quanto ho scritto e fotografato perchè è dal dibattito che nascono le soluzioni. Ma alla base ci vuole reciproca fiducia e buona fede.
Ora come mai siamo in una barca alla deriva, senza remi, senza vele e senza motore...col culo a terra come mai la storia di Castelvetrano possa ricordare. Zimbelli della (ex) provincia...Grazie di cuore ai "buon padri di famiglia" che ci amministrano. Scomparite dalla scena adesso!...abbiate pietà di quel poco che rimane da salvare e abbiate rispetto almeno per i vostri figli...
10 giorni fa ho segnalato ad un vigile urbano un paletto di ferro vicino ad un albero nella villa di piazza Martiri d'Ungheria. È lì da anni. All'uscita di scuola i bambini vi giocano e sarebbe devastante se cadendo (cosa possibile dato che giocano e saltano proprio lì) vi finissero sopra. "Interveniamo subito mi è stato detto". Dopo una settimana ancora li, allora lo dico ad un altra vigilessa, che gli fa la foto per non dimenticare di intervenire. Passa un'altra settimana e il paletto è ancora lì. Allora vado dai Vigili per un'altra questione e ripeto che il paletto è al suo posto.
Finalmente oggi (voi direte lo hanno tolto). NOOOO gli hanno messo un po' nastro bianco e rosso. Infatti i bambini adesso non ci andranno più. ... Forse fra mesi e con una delibera del presidente del consiglio avallata dal presidente della repubblica, previa autorizzazione di Mister Obama, magari lo toglieranno.
Siamo nella terra e nelle mani di nessuno.
Se mi dite come fare pubblico la foto di oggi.