Spettacolo sull’antica Persia. Due date a Palermo e Agrigento

Giovedì 8 dicembre, alle 20,30 da “Area Madera” in via dello Spasimo 5 (angolo piazza Magione) a Palermo, andrà in scena “Simurgh – Il Volo: viaggio sentimentale in Persia”, uno spettacolo che mette insieme musica classica persiana con Reza Mohsenipour e Hamid Mohsenipour (tar e tombak), musicisti iraniani per la prima volta in Sicilia, performance di danza classica persiana con Grazia Cernuto e narrazione della storia “Simurg, Il Volo” a cura dello scrittore e giornalista Alberto Samonà. Ingresso 12 euro, comprensivo dell’iscrizione all’associazione Area Madera. Per info e prevendita, tel. ai numeri 3493593080, 3489823013.

L’indomani, Venerdì 9 dicembre, lo spettacolo andrà in scena ad Agrigento, alle 21 nello “Spazio Temenos” (Chiesa di San Pietro, in via Pirandello 1). Per info e prevendita per Agrigento, tel. ai numeri 3939910012, 3489823013.

Lo spettacolo, presentato da “Barbad Project”, nasce per diffondere la cultura antica persiana. Con argomenti tratti dalla letteratura a poemi epici e attraverso le arti della narrazione, della musica e della danza, il pubblico si immergerà nelle atmosfere dell’antica Persia: molti grandi poeti hanno scritto sulla danza persiana e usavano quest’arte come simbolo del potere della vita e come strumento spirituale per raggiungere il Divino. La Persia ha avuto un ruolo importante nella funzione della civiltà umana. In passato la cultura delle fiabe era molto significativa, non solo un passatempo, ma un modo per tramandare alle nuove generazioni gli insegnamenti della vita, tra saggezza e sapienza, raccontando parabole o storie vere di popoli del passato, per insegnare e permettere a chi ascoltava di capire.

Trama: Simurg è il protagonista del poema “Il Verbo degli Uccelli”, Mantiq Al-Tayr, la più celebre opera del poeta persiano Farid Al-Din Attar. Si narra che tutti gli uccelli del mondo guidati da un’upupa decidono di riunirsi per eleggere un loro capo. La riunione non porta alcun esito e tutti gli uccelli decidono di uscire alla ricerca dell’uccello mitologico Simurgh che incarna l’essenza dell’universo e che vive sulle vette del misterioso monte Qaf, la cui bellezza data dalle meravigliose piume supera ogni descrizione. Nella lunga ricerca si trovano ad attraversare sette valli e nel corso del lungo volo molti di loro muoiono: solo una trentina sopravvive. L’opera si conclude con i trenta uccelli che riescono a raggiungere l’obiettivo che si erano posti, cioè il fana (l’annullamento) con l’Essenza divina.

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Redazione