Che il suo video da migliaia di visualizzazioni fosse una provocazione s’era capito. Ma, certamente, rappresenta il termometro che la situazione degli agricoltori si è fatta critica e difficile. Francesco Balsamo, originario di Villagrazia di Carini con azienda agricola di famiglia a Triscina, ha preso mandarini e arance e se le è spremute addosso: «un gesto esasperato – racconta Balsamo a CastelvetranoSelinunte.it – perché per noi agricoltori vivere è diventato difficile: costi alle stelle e prodotto pagato poco». Il risultato è quello che la voce grossa di Balsamo è la stessa di centinaia di agricoltori che in questi giorni sono scesi in piazza coi trattori e anche questo pomeriggio si raduneranno vicino Belicittà.

«La mia è un’azienda di famiglia – racconta Balsamo – io ho iniziato i miei primi passi quando avevo 18 anni, appena dopo il diploma allo Scientifico. Prima mio nonno, poi mio padre e, dopo la morte di mio papà nel 2011, ho preso il timone dell’azienda. In questi anni ho assistito al lento declino del mercato, con prezzi di vendita che non sono mai aumentati». Balsamo, a un certo punto, s’è trovato davanti a un bivio: o mollare tutto oppure gestire, a denti stretti, l’azienda. Così ha dovuto, suo malgrado, concentrarsi a coltivare soltanto un quarto degli agrumeti di famiglia, lasciando perdere il resto. «Coi costi di carburante, fitofarmaci e manodopera da un lato e le difficoltà del mercato dall’altro, non sarei riuscito a gestire l’intera azienda, così ho preso l’amara decisione». Che fare? «Tornare a vendere direttamente ai consumatori – spiega – dando il giusto valore ai nostri prodotti. A chi ci governa, invece, chiedere agevolazioni sui costi di produzione. Solo così, forse, possiamo salvarci».

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