La promessa era di 1.000 euro netti al mese, erogati a partire dal marzo scorso. Invece, è arrivata la delusione. I lavoratori della Fials 118 sono rimasti col boccone amaro, quando hanno saputo che il bonus mensile di mille euro varato dall’Ars alla fine si ridurrà a un indennizzo erogato per soli tre mesi e a un massimo di 5 mila lavoratori: «Una promessa infranta, un riconoscimento venuto meno – scrivono in una nota i lavoratori – la scorsa primavera il governo regionale e l’Ars espressero il pregevole intento di premiare coloro che allora furono definiti “eroi”, con un bonus mensile di 1000 euro netti a partire da marzo 2020, fino alla fine dello stato d’emergenza. Purtroppo a seguito dell’incontro del merito tra i sindacati e l’assessorato alla Salute, abbiamo appreso della impossibilità del governo regionale di mantenere quanto promesso».

Lo stop pare sia arrivato da Roma. Il Ministero dell’Economia e finanze, infatti, ha imposto al Governo regionale di limitare a 15 milioni l’utilizzo delle somme da attingere sul fondo sanitario regionale per destinarle ai bonus. La condizione dunque è quella di erogare l’incentivo solo per i mesi di marzo, aprile e maggio e per un numero limitato di lavoratori, pari a 5.000 unità, comprensivi di sanità pubblica che conta oltre 50 mila lavoratori nell’Isola e i circa tremila dipendenti della Seus 118.

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