Lo scorso giovedì 19 settembre 2019 al Momentum Bio Resort a Marinella di Selinunte si è tenuta la mostra “Forme in Luce”, l’evento curato dall’assessore Chiara Modica Donà dalle Rose, è il terzo degli appuntamenti frutto della collaborazione tra il Momentum Bio Resort e l’ Associazione Selinunte Cunta e Canta, Dopo la mostra di Giovanni Puntrello e dopo quella di Andrew Brownfoot.
Grande attenzione per le opere degli artisti Umberto Leone e Ute Pyka. Il loro è un connubio nella vita e nel lavoro. Vivono da tempo a Marinella di Selinunte e le loro opere sono presenti nelle collezioni di importanti musei e fondazioni come la Fondazione Orestiadi di Gibellina, la Fondazione Antonio Presti-Fiumara d’Arte di Castel di Tusa, al Palazzo Reale di Giordania e nella sede di Telekom-Arabia a Riyadh. Hanno ricevuto un premio sia dalla nota rivista I.D. Magazine (New-York) sia dalla Fondazione Buttitta (Palermo). Il loro sodalizio si sviluppa principalmente nell’ambito di una ricerca artistica sul rapporto uomo-natura. Nelle loro opere la natura è reinterpretata come un principio di energia ed un processo creatore che plasma il tutto, in cui l’uomo è parte integrante.
Una stratificazione di materia ed accadimenti che contribuiscono a crescere e a modellare la materia. In questa visione la forma e lo spirito sono un tutt’uno e rivelando il linguaggio più profondo della natura. Nella lirica propria ai due artisti, gli oggetti della loro indagine sono gli alberi, simbolo della vita vegetale e di unione dinamica tra cielo, terra, e l’uomo. In questa dinamica ed indagine artistica iniziano a nascere le prime sculture ‘Eliotropiche’: la sega scandaglia le venature del legno per riaprire varchi attraverso i quali ritorna a filtrare la luce, luce che ha dato vita all’albero prima di venire interiorizzata nel legno.
Questa particolare tecnica di lavorazione viene impiegata dagli artisti anche per la creazione di mobili-scultura che, al Salone Internazionale del Mobile di Milano, hanno ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica e dal mercato, anche oltre i confini nazionali. Ute Pyka e Umberto Leone, divenuti una sola anima creatrice in questa loro intima ricerca, utilizzano spesso il legno d’ulivo, elemento- simbolo di una mediterraneità primordiale ricercata, che diviene fondamento di un pensiero costante: raccontare le pulsioni arcaiche che legano l’uomo al linguaggio ed al tempo proprio della natura.