A 700 anni dalla morte di Dante Alighieri il critico e storico d’arte Giorgio Gregorio Grasso ha ideato un progetto letterario-artistico che prevede la produzione di un prestigioso volume della “Divina Commedia” che vede il coinvolgimento di 333 Artisti contemporanei.

Tra gli artisti che hanno illustrato le 333 terzine scritte dal Sommo Poeta c’è anche la castelvetranese Susanna Caracci che con un dipinto olio su tela ha proposto la sua interpretazione del trentesimo canto “Inferno”. “La mia opera raffigura il diavolo, Lucifero, che con le sue fauci aggredisce Giuda – spiega la Caracci – Giuda, uno degli apostoli di Cristo che deve espiare le sue colpe per il delitto commesso. Vittima e carnefice, quest’ultimo nella scena in primo piano viene aggredito e infine mangiato dal Lucifero. Lucifero potente impetuoso, viene legato dalle catene per evitare che commetta altri atti malefici”

Sullo sfondo dell’opera dell’artista, Virgilio e Dante assistono alla scena, impotenti e atterriti. Una scena cruda, dove si evince tutto il male. Lucifero esce dal ghiaccio in una caverna buia e fredda. Se pur legato esso è capace di essere spietato.

Nel dipinto si nota inoltre che il corpo di Lucifero è sfaccettato, segnato da tutto il dolore che infligge all’umanità. Questa è una rivalutazione studiata e interpretata dall’artista Susanna Caracci, del tutto nuova e rivoluzionaria. Mai prima d’ora, si è visto raffigurare Lucifero in questa forma. Proprio quest’ultimo infligge dolore e lo riceve.

E’ prevista anche la presentazione del progetto con la mostra delle opere presenti nel Volume nelle principali città culturali, quali Parma, Venezia, Firenze, Ravenna e Mantova.

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