“T.R.E.R. in liquidazione volontaria solo dalla fine del 2012” la replica dei titolari all’articolo di Egidio Morici

Lettera aperta alla cittadinanza della famiglia Radosta Chinzi in replica all’articolo “Castelvetrano, “T.R.E.R.” licenzia i dipendenti: “Problemi economici” di Egidio Modici (500firme.it)

Lettera aperta alla cittadinanza

Cari concittadini,
passi la crisi economica, passi la stretta creditizia delle banche, passi l’aumento dell’IVA dal 20 al 21% dell’estate del 2011, assorbito totalmente dagli imprenditori, passi l’IMU che è costata per l’Organizzazione Commerciale TRER srl circa 40.000 euro, ma non può passare la critica gratuita da parte di un blogger sull’operato di una famiglia che ha dato tanto alla città di Castelvetrano, che qui è cresciuta e ha permesso, insieme a pochi altri, di far decollare il commercio in una cittadina conosciuta, fino a qualche anno fa, solo ed esclusivamente per le olive, l’olio, il pane nero e i templi di Selinunte.

La famiglia Radosta Chinzi parla poco e lavora tanto, come possono constatare le migliaia di clienti che da quando è aperta l’Organizzazione Commerciale TRER srl vi sono recati per acquistare articoli a prezzi più bassi della concorrenza, acquisendo esperienza e competitività con il passare degli anni.

Lasciateci pensare che il sig. Morici, professione “blogger”, abituato a parlare da dietro un computer, contro tutto e tutti, non si rende perfettamente conto in quale situazione si trovi l’economia nazionale, ancor più quella siciliana, nonché quella castelvetranese.
Da quando sono iniziati i lavori del “famoso” tappeto mobile, di cui il sig. Morici sembra non apprezzarne le qualità, sembra passata un’eternità. Intanto è doverosa una precisazione, l’azienda non è in liquidazione da diversi anni, come erroneamente detto dal sig. Morici, ma è in liquidazione volontaria solo dalla fine del 2012.

Sono fatti noti degli ultimi tempi che tantissime realtà commerciali castelvetranesi sono in difficoltà economiche in svariati settori, dall’elettronica alla sanità, passando per la grande distribuzione organizzata. La famiglia Radosta Chinzi, che proviene dai bassifondi della gavetta, si è fatta il “mazzo” per portare avanti uno spirito imprenditoriale a Castelvetrano da oltre 35 anni, cioè da quando il sig. Morici era appena un bambino.

Ha avuto alle sue dipendenze oltre 100 collaboratori che sono cresciuti e hanno portato ricchezza e professionalità in un territorio avaro di imprenditorialità commerciale. Ma forse il sig. Morici non conosce probabilmente il significato della parola “imprenditore”. Imprenditore è anche quella persona che, pur di non perdere quello che si è fatto in tanti anni di storia commerciale, taglia i costi, che sono diventati insostenibili, e lotta per rimanere sul mercato con un format nuovo e più snello.

Purtroppo lo Stato, come tutti hanno potuto constatare, non ha aiutato nessuna impresa in difficoltà, anzi ha contribuito ad aumentare la tassazione, in un momento in cui il fatturato è crollato per colpa della crisi economica. L’investimento del tappeto mobile è iniziato in tempi in cui, parole del sig. Morici, il fatturato era in crescita, ed è un vanto per tutta l’utenza della valle del Belice, ma il suo completamento si deve solo ed esclusivamente alla testardaggine della famiglia Radosta Chinzi, che si è indebitata per non lasciare a metà un’opera che diventerà uno dei simboli della rinascita della zona commerciale castelvetranese.

Senza nessun contributo a fondo perduto da parte di nessuno. Ma questo forse il sig. Morici lo ignora…
Possiamo criticare chiunque, ma la verità è che “il pesce puzza dalla testa” e se lo Stato e le imprese produttrici non credono in una vera ripresa economica, reinvestendo nuovamente sul territorio nazionale, l’uragano finanziario non finirà in breve tempo.

Ma se la situazione economica migliorerà, e le condizioni lo permetteranno, la famiglia Radosta Chinzi, come ha già fatto vedere negli anni passati, non si tirerà indietro, e sarà nuovamente pronta ad investire nel territorio castelvetranese, creando nuovi posti di lavoro; ricordiamo che nell’azienda TRER srl ci sono anche collaboratori, padri di famiglia, che lavorano ininterrottamente da più di 15 anni, e la perdita di ogni posto di lavoro è principalmente una sconfitta per l’imprenditore, oltre che per la comunità.

Purtroppo persone come il sig. Morici vogliono distorcere l’idea della vera impresa, fatta di sacrifici e rinunce, per creare mattone dopo mattone, una realtà di cui beneficia tutta la comunità. Siamo disponibili a dare lezioni di impresa gratuite al sig. Morici, magari un giorno si scopre che diventa lo Steve Jobs inespresso della provincia di Trapani, se ne ha le capacità, e potrà far capire a tutti che fare impresa è un’impresa. La famiglia Radosta Chinzi c’è riuscita, e il sig. Morici?

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  • Sono cliente di TRER e sono pienamente d'accordo con le Parole della famiglia Radosta. Per chi ancora non l'abbia capito è partito il conto alla rovescia di una bomba ad orologeria.
    Come dicono i Greci: La situazione e così grave qui in Grecia che andremo finire come l'Italia.

  • Brava famiglia Radosta siete anmirabili...il sig. Morici soffre di invidia e di fallita carriera!

  • Un affettuoso sostegno alla famiglia Radosta Chinzi.
    Siete stati e sarete sempre di esempio per molti "imprenditori" castelvetranesi.
    Pionieri della grande distribuzione organizzata locale avete dato tanto alla comunità castelvetranese e sono certo che, passato questo periodo economico particolarmente duro, saprete dare le giuste risposte a quanti cercano, con inutili parole, di mettervi in difficoltà.

  • NON VOGLIO ESSERE IL PARTIGIANO DI NESSUNO MA NON MI SEMBRA CORETTO FARE FAZIONI PRO O CONTRO NESSUNO RISPETTO PER CHI LAVORA E PER CHI DA UNA VITA AISA E DICO AISA LA SUA SARACINESCA SOLO CHI CI PASSA PUò PERMETTERSI DI GIUDICARE E SICOOME NESSUNO è DIO IN TERRA SAREBBE OPPORTUNO FARSI GLI "UCCELLI" PROPRI

  • @Cicciuzzu: ma cosa c'entra Berlusconi con le baggianate che scrive un blogger? Le è mai venuto in mente che Berlusconi e i processi contro di lui, potrebbero essere un diversivo, per distrarre un popolo, che già di suo dorme tranquillo, mandando sentenze a Berlusconi che ha rovinato l'Italia che già altri avevano fatto fuori, svendendola, sputtanandola e fatta diventare lo zerbino del mondo? Continuiamo ad occuparci di Berlusconi, mentre gli altri tramano alle spalle del popolo e vengono anche incoraggiati a rubare, tanto il capro espiatorio lo abbiamo già!
    Complimenti al Signor Radosta, che GIUSTAMENTE si è difeso ed ha espresso il parere di molti commercianti e non!

  • Ho letto l'articolo del Blogger, non capisco perchè il Sig Radosta si sia alterato, non ha scritto niente di strano ne offensivo, ha semplicemente descritto l'episodio dei 5 licenziamenti, poi quanto alla capacità imprenditoriale del Sig. Radosta, non l'ha mai messa in discussione, ha forse ha toccato un nervo scoperto .....Mah!!

  • evidentemente il sig. Morici è un dipendente statale, figlio di impiegati statali che non conoscono il significato della parola SACRIFICIO! mi sento di parlare a nome di tutti gli imprenditori che danno lavoro e che si fanno un mazzo così 12 ore al giorno: CI SIAMO STANCATI DI TIRARE IL CARRETTO PER TUTTI I FANNULLONI!

  • @ anna

    Gentile signora,
    In effetti Berlusconi non c'entra nulla con il sig. Morici, destinatario degli "strali" lanciati nell'articolo e ripresi dal sig. franco autore del post che ho, per così dire, "commentato".
    La mia voleva solo essere una battuta ironica sull'altrettanto ironico riferimento alla Grecia, senza entrare in alcun modo nel merito dell'argomento(e di questo mi scuso).Niente di più mi creda.
    Per quanto riguarda invece la parte nella quale sostiene che Berlusconi possa essere "l'oppio del popolo italiano" mi trova in perfetta sintonia con il suo pensiero aggiungendo però che, nonostante tutto, lo fumiamo ancora!
    Saluti.

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