Le tartarughe fanno parte della classe dei rettili ed in quanto tali hanno la caratteristica fondamentale di adattarsi molto al clima nel quale vengono inserite. Il fattore climatico, infatti, determina il momento nel quale questi animali entrano in letargo: tendenzialmente nel periodo che va dall’autunno alla primavera (e durante il quale va evitata la somministrazione di cibo).
Poi, chiaramente, questo periodo può variare in base al luogo in cui vivono (quindi se in casa o all’esterno).
Elemento fondamentale per una crescita sana è l’esposizione quotidiana al sole per il rafforzamento e la crescita del carapace. Nei primi anni di vita si può ovviare con una lampada a raggi UV-B, qualora l’animale fosse tenuto in un acquario o in un terrario.
Nel caso delle tartarughe d’acqua dolce, anche dette “da palude”, va precisato che la sistemazione ideale è in un laghetto esterno (o semplicemente una bacinella molto grande) nel quale le stesse possano nuotare liberamente e possano anche uscire dall’acqua per prendere il sole.
Infatti, le tartarughe da palude hanno l’assoluta necessità di nuotare.
Per questo non sono da tenere in considerazione le comuni vaschette con la palma finta che vendono generalmente in coppia con l’animale, in quanto non gli consentono di nuotare, con la conseguenza che le zampe dopo poco si atrofizzano, portando alla morte dell’animale.
Il sole è fondamentale anche per l’apporto della vitamina D, che aiuta non solo per il rafforzamento del carapace ma anche per evitare eventuali patologie legate alle carenze vitaminiche, che andrebbero poi integrate.
Per quanto attiene alle tartarughe da terra, la sistemazione ideale sarebbe quella di un recinto esterno direttamente sulla terra con la possibilità di un riparo o, in alternativa, di un terrario nel quale venga garantita l’esposizione al sole.
Con specifico riferimento all’alimentazione, vanno fatte le opportune distinzioni tra tartarughe da palude e da terra.
Nel primo caso i cibi da somministrare variano dal pesce crudo (che può costituire il 50-60% dell’alimentazione), al cibo secco in pellet che vendono comunemente nei negozi per animali (20% dell’alimentazione).
Le verdure sono fondamentali per l’ apporto di vitamine, fibre e calcio e sono un ottimo integratore per la dieta delle vostre tartarughe e devono occupare dal 30% al 50% o più della dieta a seconda della specie e dell’ età, mentre la frutta va somministrata solo occasionalmente (una volta ogni due settimane) per l’ alto contenuto di zuccheri, il basso apporto di calcio, l’ alto contenuto di fosforo e l’ eccessiva presenza di carboidrati.
Sono ottimi i gamberetti di acqua dolce, i granchietti ed, in alternativa i gamberetti di mare, ricordando però che sono cibi molto proteici.
Le carni hanno un alto contenuto proteico e soprattutto di grassi. In cattività si può somministrare carne bianca ma raramente (una volta ogni 10 giorni e’ una buona razione).
Per quanto riguarda le tartarughe da terra, invece, è importante sapere che questi rettili si alimentano solo ed esclusivamente di piante, fiori e frutti di vario genere.
Prima di tutto bisogna fare una distinzione tra alimentazione da terrario e quella allo stato brado.
Nel primo caso, bisogna sempre ricordare di controllare che all’interno del giardino nel quale vivono le nostre tartarughe non ci siano piante velenose o comunque dannose per il loro organismo.
È consigliabile mettere a disposizione della tartaruga sempre un po’ di fieno secco, tagliato e successivamente inumidito. All’interno del giardino si nutrirà principalmente di erba, bacche di vario genere e altri fiori. Questi rettili infatti vanno ghiotti di trifogli e di denti di leone.
Di tanto in tanto sarà possibile integrare la loro alimentazione con della frutta, ma sempre in piccole dosi, in quanto risulta troppo calorica. È sempre bene fornire della verdura fresca come lattuga romana, cavolo e cicoria.
Nell’ipotesi in cui, invece, la tartaruga viva in un terrario, bisognerà prestare moltissima attenzione a ciò che andremo a somministrargli.
Molte persone nutrono le loro tartarughe utilizzando dei mangimi che vengono normalmente venduti presso i negozi di rettili ed animali esotici. È bene non utilizzare solo questa tipologia di alimentazione perché è troppo ricca di Carboidrati e dunque potrebbe creare problemi all’animale.
L’alimentazione più corretta da fornire all’interno del terrario è quella composta da verdura di diverso genere come ad esempio lattuga romana, radicchio e se si ha la possibilità anche erba fresca raccolta all’interno del giardino, l’ importante è che quest’ultima non sia stata trattata con alcun tipo di sostanze tossiche.
Inoltre sarà possibile somministrare alla tartaruga di terra anche la rucola, la cicoria e le foglie di cavolo. Saltuariamente si potrà integrare della frutta come ad esempio fragole e lamponi, anche i frutti di bosco sono ben accetti. È importante ricordarsi che la tartaruga non essendo allo stato brado necessita di un buon apporto calcio che possiamo fornirle attraverso l’osso di seppia, non servirà fare nient’altro che grattugiarlo sul cibo.
È importante sapere anche quali sono i cibi da non somministrare alle tartarughe di terra. Sono da bandire gli scarti di cucina tra cui: carne, pasta e conditi. Anche i latticini vanno evitati in quanto non sono alimenti consoni alla loro alimentazione.
AUTORE. Chiara Messina