La Tassa di soggiorno continua a far discutere. Ancora un documento, stavolta a firma dell’associazione degli albergatori. Nella lunga nota gli associati spiegano le loro ragioni e respingono al mittente le accuse. Non si placa dunque la polemica tra il sindaco di Castelvetrano e gli albergatori sul mancati incasso dell’imposta di soggiorno che, alle casse comunali potrebbe costare oltre 110mila Euro. Una cifra, che in questo particolare momento non sarà facile recuperare nei vari capitoli del bilancio comunale.
«Perché molti turisti non hanno pagato la tassa di soggiorno? Questa è la domanda che il sindaco dovrebbe porsi- scrivono Angela Giacalone e Antonio Mangia , presidenti rispettivamente dell’associazione Turistico-alberghiero Hypsas e dell’associazione Albergatori di Selinunte».
Una domanda che fa riferimento alle dichiarazioni di Felice Errante, in merito alla applicazione della tassa di soggiorno da parte degli operatori turistici del territorio che vengono definite dagli associati «a dir poco infamanti ed incresciose».
«Si tratta di un fatto di enorme gravità su cui noi – dicono Angela Giacalone e Antonio Mangia- intendiamo replicare dicendo che lo stesso regolamento sulla tassa di soggiorno lo dice che gli albergatori non sono sostituti d’imposta, ma sono semplicemente tenuti a porre in essere le azioni necessarie all’esazione del tributo e al successivo versamento nelle casse comunali. Ogni turista però, può decidere di pagare o meno la tassa, dovendone poi rispondere nei confronti delle autorità comunali».
Secondo i titolari degli alberghi il regolamento è stato consegnato il 30 giugno del 2014 e che a quella data, le strutture del territorio, avevano già concluso il 70% circa delle prenotazioni stagionali.
di Filippo Siragusa
per GdS
mi capita di spostarmi per lavoro e non sempre la tassa di soggiorno mi viene richiesta dall’hotel. quando viene richiesta, con ricevuta a parte del conto pagato, la si paga senza contestare. quindi dipende dall’albergatore se la applica oppure no!!
Di tutte queste polemiche vorrei capire una cosa. Perché il Comune di Castelvetrano ha aderito all’impegno con la Camera di Commercio di Trapani di contribuire con 200.000 euro al mantenimento dell’aeroporto di Trapani-Marsala? I trapanesi ed i marsalesi hanno sempre guardato Castelvetrano con distacco considerandoci un paese della periferia della provincia. Se l’aeroporto fosse stato nel territorio di Castelvetrano i trapanesi ed i marsalesi avrebbero uscito un euro? Tutte le istituzioni della provincia ci hanno sempre fregato il più possibile. Si son fregati il Tribunale, volevano fregarci l’autostrada. Se dovessi ricordarvi tutto ci vorrebbe qui un elenco infinito. Non dite che dagli arrivi di turisti in quell’aeroporto riceviamo benefici anche noi. Ci credo poco. Usciamo da quest’accordo e si risolve tutto.
do “
l’illegittimità
d
ell’utilizzo delle espressioni “responsabile degli obblighi tributari” e di “responsabile della
riscossione” perché si richiamano alla figura del “sostituto d’imposta” o del “responsabile
d’imposta” di cui all’art. 64 del DPR 29 settembre 1973, n. 600, che
individuano quanti sono tenuti
al pagamento dell’imposta in luogo di altri o insieme ad altri, e lamentano altresì che tale
formulazione rende incerta ed indeterminata l’esatta individuazione degli obblighi che gravano sui
gestori e conseguentemente le re
sponsabilità che sugli stessi incombono in caso di mancato
pagamento dell’imposta da parte del cliente della struttura
”
(TAR VENEZIA n. 1165 del 21
Allego parte di uno studio sull’argomento.
Il Comune di Castelvetrano ha un ufficio legale o sbaglio? E questo ufficio non aveva il dovere di studiare bene la problematica in modo da evitare le giuste lagnanze degli albergatori?
Io ho soltanto il titolo di scuola media inferiore……e lascio agli attenti commentatori più preparati di me le ovvie amare considerazioni!
Vito P.
E’ un fatto vero, a prescindere dai profili strettamente giuridici, che i titolari degli alberghi,in tutta Italia, hanno gradito poco l’introduzione di questo tributo, e l’onere conseguente di riscuoterlo e versarlo al Comune.
Mi pare,oggettivamente, che l’argomentazione logica del documento difensivo degli albergatori sia debole,quando ricordano che il Comune ha introdotto le norme regolamentari al 30 Giugno quando le prenotazioni con i prezzi erano già concordati. Di per sè, questa può essere una giustificazione che non ha nulla a che vedere con gli aspetti giuridici dell’obbligo di riscossione ! Per il futuro, però,il regolamento c’è, e come riescono a farsi pagare per l’ospitalità,si debbono far pagare l’imposta !