Territorio

Tempi di pagamento, ispezione MEF al Comune di Castelvetrano

In gergo tecnico si chiama audit, in termini pratici è una verifica di procedure e di dati. Una ispezione, insomma, da parte del Ministero dell’economia e delle finanze che ha incaricato un funzionario ministeriale per il Comune di Castelvetrano che dovrà controllare alcuni atti adottati dal Comune, a partire dal 2019; un controllo anche su quali misure sono state adottate per agganciare le retribuzioni dei dirigenti ai risultati dei tempi di pagamento. Il focus è sugli indicatori medi di pagamento da parte dell’ente locale, ossia il tempo che gli uffici comunali impiegano per pagare una fattura a un fornitore di beni e servizi oppure una ditta appaltatrice. Il Comune di Castelvetrano indossa la maglia nera. E non è il solo in zona: c’è, ad esempio, anche Campobello di Mazara (il dato 2024, al 30 settembre, è di 158,23 giorni) e Mazara del Vallo (l’ultimo dato pubblicato dal Comune è, addirittura, del 2023: 64,42 giorni). Basta guardare i dati pubblici sui siti web degli enti per accorgersene. Castelvetrano ha chiuso il 2024 con un indicatore annuale della tempestività dei pagamenti di 91 giorni. Che significa questo dato? Che ai normali 30 giorni (tra emissione fattura ed eventuale pagamento) che non vengono conteggiati, il Comune paga a 91 giorni. In totale? A 121 giorni da quando la fattura del fornitore è stata emessa. Nel 2023 l’indicatore annuale era di 140 giorni, nel 2022 di 122 giorni.

L’audit del Ministero dell’economia al Comune è proprio sui tempi di pagamento della pubblica amministrazione che naturalmente non vanno bene e vanno migliorati. E che questo sia un dato importante sul funzionamento della macchina amministrativa lo si rileva dall’attenzione che sia il Ministero dell’economia e l’Unione Europa stanno ponendo. A marzo prossimo l’Italia sarà sottoposta a verifica, proprio su questi dati, da parte dell’UE nell’ambito dell’utilizzo dei fondi PNRR.

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Max Firreri